Prosa a Rubiera con 'Amleto take away"

Giovedì 21 febbraio al teatro Herberia lo spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari

Una scena di Amleto take away

Una scena di Amleto take away

Reggio Emilia, 19 febbraio 2019 – Appuntamento giovedì 21 febbraio, alle ore 21, con la stagione di prosa del teatro Herberia di Rubiera, ideata e promossa da La Corte Ospitale, che prosegue con Amleto take away della compagnia Berardi Casolari. Uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi, che gli è la valso il premio Ubu 2018 come miglior attore e Gabriella Casolari, musiche di Davide Berardi e Bruno Galeone, luci di Luca Diani, produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo Milano. Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva». È una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa. «Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e l e temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili. In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare. Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato, passo dopo passo, il personaggio ideale cui affidare il testimone di questa indagine. Ma l’Amleto di Amleto Take away procede anche lui alla rovescia: è un Amleto che preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. È consapevole ma perdente, un numero nove ma con la maglia dell’Inter e di qualche anno fa, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà. Inizio spettacolo ore 21. Biglietto intero € 14; ridotto € 12 riservato socio arci/coop; ridotto € 8 under 25 anni, over 65 anni, carta doc Emilia-Romagna, universitari Unimore; ridotto € 2 per under 25 residenti a Rubiera.