Reggio Emilia, faceva il passeur di clandestini. Arrestato

La condanna di un indiano residente a Campagnola è diventata definitiva

Il reato era stato commesso a Ventimiglia

Il reato era stato commesso a Ventimiglia

Campagnola (Reggio Emilia), 14 aprile 2018 – Con due suoi connazionali di nazionalità indiana operava come “traghettatore” di immigrati clandestini. Nel dicembre 2016 erano stati fermati nei pressi di Ventimiglia, al confine italo-francese, con due furgoni su cui si trovavano dodici profughi indo-pakistani (sette clandestini, due dei quali minorenni e cinque privi di titolo per la libera circolazione nell'Unione Europea), arrivati in Italia probabilmente via terra, dopo un viaggio infinito.

I tre indiani erano stati arrestati. L’attività aveva portato al sequestro dei due monovolumi, più una terza auto usata come staffetta, e circa quattromila euro guadagnati con il trasporto, che era di circa 500 euro a testa, metà da pagare alla partenza e metà al momento dell'arrivo in Francia.

E’ seguito l’iter processuale con la condanna a tre anni, un mese e 10 giorni di reclusione per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La sentenza è divenuta esecutiva per un indiano di 43 anni, residente a Campagnola. E ora è arrivato l’ordine dell’Ufficio esecuzioni penali della Procura di Imperia, che ha sancito la detenzione dello straniero. I carabinieri di Campagnola lo hanno raggiunto nell’abitazione per portarlo in carcere, per scontare un residuo di pena di due anni, sette mesi e 27 giorni di reclusione.