I volontari in Vaticano
Reggio Emilia, 10 aprile 2019 - Barba e capelli per i più poveri e pasti per almeno cinquecento persone bisognose. La solidarietà reggiana arriva a Roma, e precisamente in Vaticano, dove per tre giorni, fino a stamattina, un folto gruppo di volontari è impegnato alla Barberia in piazza San Pietro, ma anche alla Casa del dono di Maria, gestito dalla suore di Madre Teresa di Calcutta. Un gesto solidale che vede impegnati i volontari della Gnokkeria di San Martino in Rio, guidati dal sindaco Paolo Fuccio, ma anche barbieri e parrucchiere di Reggio e di altri paesi della provincia, tra cui Casina, accompagnati da un rappresentante del Comune e dal parroco.
Una quindicina di professionisti di taglio e acconciatura si sono alternati alla Barberia Vaticana, sotto il porticato del Bernini. Ma alle cucine hanno lavorato i cuochi della Gnokkeria, preparando cinquecento pasti a base di gnocco fritto, affettati misti e Parmigiano Reggiano, annaffiati da “un dito” di vino, sufficiente per far sentire il buon sapore di un altro dei prodotti tipici della terra emiliana alle persone bisognose che si rivolgono alle strutture assistenziali per avere un pasto. E va detto che all’unanimità è stato promosso lo gnocco fritto reggiano, che è stato apprezzato da tutti. Una trasferta romana preparata da tempo grazie al lavoro di una delegazione reggiana guidata dal sindaco Fuccio, che già nelle scorse settimane si era recata in Vaticano per ottenere tutti i permessi.
“In questi giorni stiamo fornendo pasti ai bisognosi – confermava ieri il sindaco Fuccio – mentre i barbieri e le parrucchiere sono impegnati alla Barberia Vaticana. Un bellissimo gesto di una comunità, in attesa di partecipare direttamente all'udienza del mercoledì in Piazza San Pietro alla presenza di Papa Francesco”. Aderiscono all’operazione le aziende Tessilgoal, latteria la Famigliare,Cantina Sociale di San Martino in Rio, Salumi Veroni, Sv Service di Salsi e Martino, che hanno messo a disposizione il materiale necessario per poter preparare i pasti per i bisognosi. Un’esperienza che i volontari reggiani avevano già vissuto in passato e che certamente sarà riproposta ancora, anche nei prossimi anni.