«Una moschea a San Polo? Il sindaco chiarisca»

L’allarme della Lega in Val d’Enza: «Dopo Veggia un altro caso? L’amministrazione spieghi che cosa viene fatto in questa struttura»

Una delle foto scattate dai residenti

Una delle foto scattate dai residenti

Reggio Emilia, 14 maggio 2018 - Dopo il caso Veggia esplode un’altra polemica contro la possibile nascita di una moschea-centro islamico in provincia di Reggio Emilia.

Stavolta a finire sotto i riflettori è la possibile creazione di un centro culturale islamico in Val d’Enza. A sollevare la polemica è il responsabile sicurezza e immigrazione della Lega provinciale, Matteo Melato.

«Dopo il caso che sta tenendo banco nel distretto ceramico in merito alla possibile realizzazione di una cittadella islamica in cui i cittadini si sono già fermamente opposti – si legge in una nota –, ora rischia di esplodere un altro caso anche a San Polo d’Enza. Dopo il tam tam di voci in paese che ponevano il dubbio della nascita di un centro islamico in una struttura in cui ha messo le basi un’associazione culturale, ora arrivano le prime conferme con una preoccupazione crescente da parte di tutta la comunità sampolese».

A conferma delle preoccupazioni vengono allegate anche alcune foto scattate dai residenti, che dimostrerebbero come vi siano già attività in essere nella struttura.

«L’amministrazione deve quindi spiegare se ha dato loro l’autorizzazione senza informare i cittadini oppure se queste attività vengono fatte senza autorizzazione – incalza il Carroccio –. La Lega esprime tutta la sua preoccupazione anche per l’inizio del Ramadan che potrebbe vedere questo centro come il riferimento di tutta la Val d’Enza. Cosa viene fatto in questa struttura? È una moschea? È un centro culturale islamico? Noi chiediamo risposte al più presto a questa amministrazione uscente, anche per le crescenti e mai sopite tensioni a livello internazionale che rischiano di creare tensioni a livello sociale come già si registrano anche a Veggia».

Sul caso interviene anche il candidato sindaco della lista ‘Per San Polo’ Carlo Bronzoni: «Mentre termina Rievocandum, a San Polo apre il nuovo centro islamico della Val d’Enza.Tolti dai vetri i giornali utilizzati per coprire luci e finestre, viene segnalato un parcheggio ed arrivano i primi ospiti. In previsione dell’imminente periodo di Ramadan, riteniamo opportuno chiedere un’assemblea perché vengano fornite ai cittadini maggiori informazioni a riguardo. Come a Veggia di Casalgrande, quello che preoccupa è la carenza di comunicazione. Da anni la Lega è impegnata a contrastare un’integrazione fuori controllo a tutela di tutti».