Francesco Visentini, funerale a Loreo. "Addio capitano, ora ci guardi dal cielo"

Il saluto commosso del sacerdote ai funerali dell’armatore: centinaia di persone in chiesa, i figli in lacrime

La folla saluta il feretro sul sagrato della chiesa

La folla saluta il feretro sul sagrato della chiesa

Loreo (Rovigo), 24 aprile 2019 - «Salutiamo capitano Francesco che ha chiuso gli occhi alla terra per aprirli al cielo» così don Angelo Vianello ha dato l’ultimo saluto tra la commozione a Francesco Visentini, 94 anni. Gremita la chiesa per l’addio saluto al fondatore del Cantiere Navale Visentini. «Siamo qui assieme a tuo fratello Attilio, ai tuoi figli Mario, Anna e Giovanni a dirti il nostro grazie – ha continuato il parroco –. Hai avuto in dono grandi doti che hai utilizzato a beneficio di tanti. Il Signore nel Vangelo parla di talenti. E tu Francesco ne avevi tanti di talenti che hai usato con coraggio e lungimiranza senza mai tirarti indietro. Con tenacia e hai vissuto la tua esistenza».

Don Angelo lo ha descritto come un uomo profondamente buono, un grande lavoratore e capace di creare lavoro. Un esempio di correttezza e serietà. «Ha vissuto un’esistenza libera nel cuore, era buono con i lavoratori e la sua vita è stata carica di gratitudine – ha affermato –. Ora dobbiamo ricordare Francesco, lo salutiamo e che possa riposare nella pace». La messa è stata concelebrata da don Lino Mazzocco, parroco di Rosolina, cittadina dove Visentini abitava, e da don Mario Pinton, ex parroco di Rosolina ora di San Pietro di Cavarzere, e da don Giantonio Trenti, parroco di Scalon di Porto Viro e di Ca’ Cappello, dove ci sono i Cantieri Navali. Alla messa era presente anche il sindaco di Loreo Moreno Gasparini. «Se Francesco non ci fosse stato e come se non fosse mai esistita la Fiat – queste le sue parole –. Ha portato benessere al territorio».

Tra le navate, amici e conoscenti commossi. «Ha fatto tanta beneficenza alla nostra parrocchia – ha raccontato un amico – e non ha mai voluto farlo sapere. Era generoso, un grande uomo». Era presente anche l’avvocato Fulvia Fois. «Uno uomo caparbio, forte, determinato. Aveva ben chiari i suoi obiettivi – ha raccontato –. La sua mente era brillante, fuori dal comune. Aveva ben chiaro il valore del denaro e del sacrificio». Numerose le autorità, tra i presenti il sindaco di Rosolina Franco Vitale, l’ex senatore Bartolomeo Amidei, l’assessore Alberto Doni. Non potevano mancare l’allenatore della squadra di calcio Delta Porto Tolle, Gianluca Zattarin con il capitano Enrico Gherardo ed i giocatori Matteo Meucci e Andrea Nobile. Francesco Visentini nella sua vita ha creato un vero e proprio impero economico, dai traghetti alle navi, fino ai possedimenti agricoli e alle valli. L’impresa era iniziata negli anni Quaranta dal padre di Francesco che possedeva un piccolo cantiere a Loreo e lavorava come meccanico. A metà degli anni ’50, Francesco decise di portare il cantiere a Porto Viro. Forte è stata l’espanzione nel corso degli anni dalla costruzioni di chiatte motorizzate e di imbarcazioni per i traporto locale; fino a quella di traghetti per merci e passeggeri per la navigazione internazionale. Il gruppo possiede cantieri anche in Cina dove vengono realizzate navi cargo. Negli anni Novanta il colosso ha anche acquistato terreni, 8mila ettari in Italia, 22mila ettari negli Stati Uniti ed in Sud America.