Rapina Rovigo, studentessa aggredita e buttata a terra. "Uno choc"

Ragazza derubata nella zona della stazione

La stazione di Rovigo pattugliata dagli agenti della Polfer

La stazione di Rovigo pattugliata dagli agenti della Polfer

Rovigo, 30 gennaio 2019 - Sono stati attimi di paura, ieri in via Marconi, per una ragazza rodigina aggredita e derubata da due uomini mentre stava andando a prendere il treno in stazione. Erano circa le 5.45 quando la giovane, dopo avere parcheggiato l’auto nell’area di sosta dell’università, proprio mentre percorreva le scale in direzione della stazione, è stata aggredita brutalmente da due uomini che volevano portarle via la borsetta.

«Due uomini – ha spiegato la ragazza sotto choc – mi hanno buttato per terra. Sono riusciti a strapparmi la borsa ed a correre verso un’auto ferma, a quel punto sono saliti e sono scappati». La giovane donna nella caduta avrebbe riportato ferite lievi, ma per lei poteva andare davvero peggio. A quell’ora infatti, complice anche la stagione invernale, l’area della stazione non è particolarmente affollata. Probabilmente i due malviventi hanno deciso di derubare la pendolare approfittando proprio del fatto che all’alba il parcheggio dell’università che si trova accanto alla stazione dei treni è una zona priva di telecamere e nasccosta agli occhi dei passanti. «Sono terrorizzata – ha raccontato la giovane –. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentita sola e impotente. Non sono riuscita a reagire, ero paralizzata dal terrore».

La donna nella borsa aveva il portafoglio con alcuni documenti, l’agenda ed alcuni abbonamenti ferroviari che le servono per raggiungere il posto di lavoro. La ragazza è riuscita a temersi almeno le chiavi dell’auto e il cellulare che custodiva nella tasca del cappotto. Del caso se ne stanno occupando gli uomini della Polfer, ai quali la ragazza pare si sia rivolta dopo l’aggressione.

Con l’episodio di ieri, tra i pendolari torna la paura di essere vittime di furti e aggressioni da parte di malviventi. Viale Marconi infatti, anche in passato, è stato scenario di borseggi e di furti. Non solo. L’area dei giardinetti del Cur, lungo via Marconi, essendo una zona abbastanza nascosta e lontana da occhi indiscreti, è spesso diventata un luogo di prostituzione e spaccio. Da diverso tempo, sia i pendolari che i residenti di via Marconi chiedono al Comune l’istallazione lungo il viale di nuove telecamere di videosorveglianza in grado di riprendere tutta la zona. Non è la prima volta che si verificano in città episodi di questo tipo, che hanno come vittime le donne.

Alcuni anni fa la barista di un locale che si affaccia proprio sulla piazza era stata attorniata, tra l’altro in centro, da un gruppo di ragazzini che le avevano portato via la borsa. La ragazza tra l’altro era stata aggredita e aveva riportato lividi al volto. Un’esperienza che le era rimasta impressa e che l’aveva lasciata per mesi sotto choc. Da allora per un lungo periodo aveva paura a girare in centro da sola.

Sempre un’altra barista aveva subito un’analoga sorte, i quel caso mentre tornava a casa dopo aver lavorato fino a tardi nel locale. Le erano stati rubati tutti i soldi che aveva nella borsetta. Non si trattata di una grossa cifra ma per lei erano i risparmi di mesi di lavoro che teneva ancora nella borsa perché non era riuscita a depositarli nella sua banca. Aggressioni e paura che fanno aumentare di conseguenza l’acquisto di strumenti di difesa che fino a pochi anni fa era ben raro venissero usati, tra questi bombolette di spray al peperoncino ed ancora bisturi che alcune ragazze tengono nella borsa. «Non esco mai di casa la sera – le parole di una ragazza – se non ho messo la bomboletta nella borsetta. Non mi sento sicura, soprattutto in certi orari».