La maggioranza va sotto sull'ex ospedale Maddalena

La mozione contro il governo è passata con 12 sì, 6 no e un astenuto.

L'ex ospedale Maddalena

L'ex ospedale Maddalena

Rovigo, 29 settembre 2018 - All’una e mezza di notte la maggioranza è andata sotto. Un estenuante consiglio comunale, iniziato ieri alle 19, si è protratto per oltre sei ore. La mozione, passata con 12 sì, 6 no e 1 astenuto, nata tra i banchi della stessa maggioranza per mettere in imbarazzo il sindaco leghista sull’ex ospedale Maddalena, era all’ultimo punto. Si chiedeva a Bergamin di criticare apertamente la Regione e il governo, quindi Luca Zaia e Matteo Salvini, «di esprimere in maniera formale dissenso contro la scelta di bloccare il finanziamento del bando periferie». Rovigo sognava 13,5 milioni per acquistare l’immobile fatiscente e riqualificare un’area molto degradata nel quartiere Commenda. In parlamento però, Lega e Movimento 5 stelle hanno congelato i finanziamenti. Non solo quelli destinati al capoluogo polesano. Ci rimetteranno tutti i Comuni che dopo due anni sono ancora al palo. Pare si salverà solo chi è già avanti con le assegnazioni dei lavori. Bergamin, visibilmente scocciato, poco dopo l’una di notte ha dichiarato: «Finché siamo qui a parlare magari qualche clandestino sta scavalcando la rete con la refurtiva di qualche abitazione svuotata». Poi ha condannato il clima di scontro interno, a detto :«A salire sul ring non ci sto».

E guardando Luca Paron ha urlato: «Esco dall’aula e vado al Maddalena a controllare che non ci siano clandestini che scavalcano». Poi se n’è andato. Paron è proprio il consigliere di maggioranza che ha presentato e sostenuto la mozione. È collega del presidente del consiglio Paolo Avezzù sia nel gruppo Obiettivo Rovigo, sia fuori dall’aula, in Forza Italia. Oltre a loro due hanno votato sì Simone Dolcetto (Forza Italia), e 9 consiglieri d’opposizione: Nadia Romeo, Giorgia Businaro, Nello Chendi e Andrea Borgato del Pd; Ivaldo Vernelli e Francesco Gennaro del Movimento 5 stelle; Silvia Menon, Mattia Milan e Marco Bonvento della lista di Silvia Menon. Contro hanno votato Luca Gabban (gruppo misto) e i leghisti Giancarlo Andriotto, Nicola Marsilio, Riccardo Ruggero, Stefano Raule e Michele Aretusini. Andrea Denti, del gruppo misto ma tesserato Lega, si è invece astenuto. Gli altri 14 consiglieri al momento non erano in aula, alcuni da ore, altri erano usciti da poco.