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Dal 12 giugno al 23 agosto

Le Ninfee di Claude Monet a Palazzo Ducale, l’esperienza dell’arte in solitudine

La mostra permette di restare da soli con l’opera per alcuni minuti in totale “solitaria”

Andrea Carotenuto
2 minuti di lettura

L’opera in mostra a Palazzo Ducale

 

Le Ninfee di Monet a Palazzo Ducale di Genova

Genova – A tu per tu con una delle opere più belle di Claude Monet, accompagnato dalla musica per pianoforte o dalle parole dell’autore sul dipinto o, ancora, nel totale silenzio. Uno dei sogni di ogni visitatore di mostre che si rispetti può essere trasformato in realtà, dal 12 giugno al 23 agosto a Palazzo Ducale che ospita uno dei più celebri dipinti della storia dell’arte offrendo la possibilità di trascorrere alcuni minuti da soli, in una sala riservata, in compagnia delle Ninfee di Claude Monet, uno dei maestri dell’Impressionismo.

L’opera proviene dal Musée Marmottan Monet di Parigi ed è una delle 250 opere che l’artista francese dedicò a questo magnifico fiore, in una ricerca spasmodica dell’attimo di perfezione dell’incontro tra la luce che inonda i fiori e il riflesso dell’acqua.

Per la prima volta sarà possibile ammirare l’opera per alcuni minuti, soli o con qualche familiare, per una esperienza difficilmente ripetibile. Un’iniziativa che intende far diventare il distanziamento sociale l’occasione per un’esperienza estetica immersiva ed emozionante.

«Questa mostra è una sfida alla riscoperta della contemplazione, del contatto e della forza espressiva di un’opera – spiegano a Palazzo Ducale - In un tempo che ci costringe a costruire barriere per proteggerci, l’invito del Ducale è quello ad un incontro diretto con un capolavoro, per metterci in ascolto di quanto l’arte con grande capacità narrativa riesce a dire di sè, ma anche di noi. Più di ogni altro è Monet, che con la sua pittura fluida ed avvolgente, col suo narrare personale eppure universale, può permetterci di vincere questa sfida».

L’opera in mostra a Palazzo Ducale

 

«L’opera di Monet – spiega Barbara Grosso, assessore alla Cultura del Comune di Genova – è affiancata da uno straordinario ritratto della Contessa Beatrice De Bylandt di Giovanni Boldini che proviene temporaneamente dalle Raccolte Frugone di Nervi per dialogare con le Ninfee di Monet. Per un vero duello di raffinatezza ed eleganza».

Nell’opera esposta al Ducale Monet offre la visione di un “mondo fluttuante”, spazio piano dove si fa fatica a distinguere l’immagine dal suo riflesso,  dove due cascate di salici, vicino ai bordi laterali, incorniciano un tappeto di ninfee su cui poggiano i riflessi delle nuvole.

Le Ninfee sono caratterizzate dall’assenza di fondo: l’orizzonte è aperto, non vi è né terra, né cielo, ma solo l’onda ed il  fogliame ricoprono la tela luminosa e sovrastata da corolle di fiori eterei; rappresentano una tappa fondamentale nell’arco della produzione artistica di Monet, poiché sintetizzano l’evoluzione finale non solo dello stile dell’artista, ma dell’intera corrente pittorica impressionista nella quale egli si inserisce.

A corredo  della mostra  alcune fotografie del Maestro, un video introduttivo  che ne racconta la vita e un video d’epoca  (1915 ca.) che riprende Monet mentre dipinge nel suo giardino a Giverny.

Per informazioni e per prenotare la visita è possibile consultare il sito palazzoducale.genova.it.

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