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Migranti sulla nave della Marina, domenica (e non sabato) l'arrivo a Genova

A fine mattinata, il ministro Salvini ha confermato che «la nave della Marina con a bordo un centinaio di immigrati ha avuto indicazione di dirigersi a Genova, ma nessun extracomunitario resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani»

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Genova - Dovrebbe arrivare domenica 2 giugno e non sabato 1 (come era stato annunciato in mattinata), il pattugliatore Cigala Fulgosi, la nave della Marina Militare che ha salvato 100 migranti a 90 miglia a sud di Lampedusa e per cui il Viminale ha indicato il porto di Genova come terminale del corridoio umanitario. La nave, secondo fonti accreditate, è ancora in Sicilia, al porto di Augusta e in base alle caratteristiche dell'imbarcazione avrà bisogno di almeno 22-24 ore di navigazione, anche a seconda delle condizioni del mare, per raggiungere Genova.

Domani mattina è prevista una riunione in prefettura ma, nel caso in cui il pattugliatore dovesse attraccare nel porto del capoluogo ligure, sono tre le soluzioni ipotizzate di concerto tra le varie istituzioni interessate. Le persone a bordo, tra loro anche donne e bambini, dopo le visite mediche e l'identificazione, potrebbero essere smistate in alcune strutture di accoglienza accreditate sul territorio, per un tempo massimo di due o tre giorni, in attesa delle indicazioni del Viminale; accolte in un unico centro più capiente, come la nuova struttura a disposizione della Prefettura nel quartiere di San Benigno o ancora potrebbero restare a bordo fino alla destinazione finale. Quest'ultima soluzione sarebbe quella favorita dal Comune e condivisa anche con le altre autorità poiché quella con il più semplice monitoraggio e con il minore impatto sul territorio.

In mattinata l'ammiraglio Nicola Carlone, comandante del Porto di Genova aveva parlato di domani, sabato 1 giugno. «Se arriva, arriva domani mattina. Ieri sera si parlava di 36 ore di tempo. Siamo verificando che ormeggi avremo disponibili in porto, per decidere la soluzione migliore con la prefettura e con le amministrazioni locali. Penso che nelle prossime ore ci sarà sicuramente una riunione»: aveva detto l'ammiraglio.

Successivamente, era stato poi lo stesso governatore della Liguria, Giovanni Toti, a confermare in qualche modo le "stime" dell'ammiraglio: il presidente della Regione lo aveva reso noto dopo una telefonata con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

Secondo quanto anticipato anche ieri, nessuno dei migranti dovrebbe rimanere in Liguria, dove dovrebbero avvenire solo le operazioni di identificazione e i controlli sanitari: il governo italiano starebbe trattando la ripartizione dei migranti con altri paesi europei; nelle prossime ore, o al più tardi domani mattina, in Prefettura sarà convocato un incontro per definire i dettagli di tutte le operazioni collegate all'attracco della nave.

L'ammiraglio: è una nave come tante
Prima dell'annuncio di Toti, l'ammiraglio Carlone aveva detto che «dal punto di vista tecnico-nautico è una nave come tante altre della Marina, di dimensioni anche abbastanza contenute. Anche il numero dei migranti a bordo è contenuto: i controlli potranno svilupparsi in tempi contenuti. Stiamo già predisponendo dove poterla ospitare. Dal punto di vista degli ambiti portuali, abbiamo diverse banchine in grado di ospitare la nave. Sarà il sistema a terra che condizionerà le modalità».

Ancora: «In funzione dell'orario d'arrivo - ha spiegato l'ammiraglio - possiamo mettere a disposizione attracchi sia sul lato passeggeri sia su quello commerciale. Quando avremo previsioni di arrivo più dettagliate, potremo circoscrivere le aree ma ovviamente dovremo condividere le scelte con il prefetto, in base agli elementi di organizzazione per i protocolli sanitari e di polizia. Come autorità marittima posso dire che il porto di Genova cresce: dopo il "test" del primo approdo a calata Bettolo, anche l'accosto di una nave con i migranti sarà una novità».

Bucci: siamo a disposizione della Prefettura
Da parte sua, il sindaco di Genova, Marco Bucci, parlando a margine di un incontro pubblico, ha detto che «non ci sono notizie chiarissime: siamo a disposizione della Prefettura, ovviamente. Queste cose sono gestite dalla Prefettura, e non da noi. Noi faremo tutto quello che il governo o la Prefettura ci dicono di fare». Ancora: «Da quanto mi hanno accennato, è un canale umanitario, non si parla di accoglienza. Un canale umanitario di sbarco è assolutamente una cosa normale, non è questione di accogliere o non accogliere».

Interpellato sull'eventualità che qualcuno possa rimanere sul territorio genovese, il primo cittadino ha precisato che «non sono cose che devo fare io: non prendo posizioni, ognuno deve fare il proprio lavoro. Io cerco di fare il lavoro del sindaco».

Salvini: nessuno resterà in Liguria
A fine mattinata, proprio su questo punto, il ministro Salvini ha confermato che «la nave della Marina con a bordo un centinaio di immigrati ha avuto indicazione di dirigersi a Genova, ma nessun extracomunitario resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani».

La nave imbarcherà personale sanitario
Nel tragitto verso nord, il pattugliatore d'altura della Marina Militare Cigala Fulgosi imbarcherà personale sanitario e materiale necessario a garantire l'adeguato supporto durante la navigazione alle persone soccorse.
La nave è parte integrante dell'operazione Mare Sicuro, finalizzata alla protezione degli interessi nazionali nel Mediterraneo centrale, oltre a condurre attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all'attuale situazione di sicurezza presente in Libia. Allo scopo di continuare ad assicurare la protezione degli interessi nazionali, il dispositivo aeronavale di Mare Sicuro sarà pertanto opportunamente riorientato e un'altra unità sostituirà il Cigala Fulgosi.

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