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Giro di prostituzione a Savona, il vicino: «Non si poteva mai dormire e ho fatto un esposto»

Parla il vicino di casa di via Crispi che ha fatto scoprire ai carabinieri il giro di prostituzione tra Savona e Cairo

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Savona - «Per due mesi non ho dormito: in quell’appartamento lavoravano dalle 8 di mattina fino alle 5 di notte, praticamente 24 ore al giorno». A svelare il retroscena è uno dei residenti dello stabile di via Crispi a Savona dove è stata scoperta una casa di appuntamenti nell’ambito dell’indagine che, lunedì, ha portato all’arresto di tre maitresse cinesi, Ying He, Hong Li, Ying Li, queste ultime due sono sorelle, e un savonese, Massimo Borioli. Tutti e quattro, nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari Fiorenza Giorgi, su richiesta del pubblico ministero Massimiliano Bolla, sono accusati di concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Secondo l’accusa, infatti, le donne, con l’aiuto dell’uomo (che aveva una relazione con una di loro) gestivano tre case squillo, due a Cairo, in corso Marconi e in viale Martiri della Libertà, e una appunto in via Crispi, nel quartiere Lavagnola.

L’indagine poi sfociata nelle misure cautelari è partita dopo le segnalazioni di alcuni cittadini insospettiti dall’insolito andirivieni di uomini, a tutte le ore del giorno, nei loro condomini. Tra gli autori degli esposti consegnati ai carabinieri anche l’inquilino di via Crispi che stava vivendo una situazione insostenibile: «Ero esasperato, a volte i clienti sbagliavano porta e bussavano a me nel cuore della notte. Ho avuto ripercussioni anche sul lavoro perché non dormivo per i rumori che provenivano dalla camere da letto. Non si poteva andare avanti così e per questo ho segnalato la situazione. In questo senso ci tengo a ringraziare anche gli uomini della polizia municipale di Savona, guidati dal comandante Igor Aloi che si è interessato in prima persona del problema quando ha ricevuto l’esposto. Ritengo che anche il loro intervento sia stato determinanti».

Intanto sul fronte giudiziario, proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri per ricostruire in dettaglio come si svolgeva l’attività di prostituzione. Inoltre, ieri mattina, sono stati fatti per rogatoria a Genova gli interrogatori di garanzia dei quattro arrestati. Per il momento restano tutti detenuti in carcere.

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