capitani d’industria

Addio al papà dei biscotti Galbusera. Ha creato un’industria partendo da un laboratorio

di Carlo Andrea Finotto

3' di lettura

Il made in Italy e l’industria nazionale hanno perso uno dei suoi capitani: Mario Galbusera, fondatore del famoso biscottificio in Valtellina, è morto all’età di 93 anni. La Galbusera è uno di quei casi tipici in Italia in cui un’azienda cresciuta nei decenni ha via via stretto sempre di più i legami con il territorio, dando vita a una reciproca identificazione. Un po’, per citare qualche esempio analogo anche se con dimensioni differenti, come la Ferreo con Alba, la Ferrari con Modena-Maranello, Luxottica e gli occhiali con il Bellunese, Ermenegildo Zegna con Biella. O, ancora, Benetton-Treviso, Barilla-Parma, solo per fare qualche esempio.

Mario Galbusera, è stato alla guida del gruppo con sede produttiva a Cosio Valtellino (in provincia di Sondrio, e sede commerciale ad Agrate Brianza) per oltre 60 anni. Nato a Morbegno nel 1924, Galbusera avrebbe compiuto 94 anni in giugno.

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Tutto ha avuto inizio in un caffè pasticceria di Morbegno, altro piccolo paese situato in Valtellina. Nel laboratorio attiguo alla pasticceria del padre Ermete ha preso corpo il «sogno di portare i biscotti oltre i confini di quel luogo».
«Il Cavaliere Mario Galbusera – precisa una nota dell’azienda – iniziò la sua attività con il fratello Enea aiutando il padre che aveva aperto un laboratorio di pasticceria a Morbegno nel 1938. Ma è negli anni ‘60 e ‘70 che la Galbusera diventa una realtà industriale di successo con la costruzione della fabbrica di Cosio Valtellino. Da allora l'azienda ha continuato a crescere coinvolgendo figli e nipoti e delegandone, all'inizio degli anni 2000, la conduzione».

Quel sogno di portare i biscotti di famiglia bel oltre i confini locali, lombardi e italiani Mario Galbusera, nominato cavaliere del Lavoro nel 2002, poteva dire di averlo realizzato, dando vita a una delle più importanti realtà imprenditoriali del Paese. A livello di comunicazione, nei decenni scorsi l’azienda aveva lanciato una pubblicità televisiva che aveva “fatto storia”, con il personaggio Mago G.

Nell’ambito dell’espansione, a fine 2013 il gruppo Galbusera ha acquisito da Sammontana lo storico marchio milanese Tre Marie, noto per la produzione di panettoni e prodotti dolciari. L’operazione è divenuta poi operativa a partire da inizio 2014 e includeva tutti i prodotti da ricorrenza.

Negli ultimi anni Mario Galbusera ricopriva il ruolo di presidente onorario.

«Era una leggenda per l'industria dei prodotti da forno – prosegue la nota dell’azienda valtellinese –. È stato pioniere nella creazione di prodotti altamente qualitativi e salutistici anticipando di venti anni le tendenze di oggi. Era una leggenda anche per la Valtellina: un uomo di prodotto che ha speso buona parte
del suo tempo con gli operai sulle linee di produzione preoccupandosi con
passione della qualità e di garantire l’occupazione ai propri dipendenti».

«Un imprenditore stimatissimo e molto amato sul territorio» è il commento di Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco-Sondrio. «Con i suoi prodotti - sottolinea Riva – ha portato la Valtellina ben oltre i confini della provincia. Un imprenditore che ha influito sulla vita di centinaia di famiglie garantendo occupazione ma anche attenzione, che non ha mai fatto mancare in particolare a dipendenti e collaboratori dei quali ha saputo riconoscere il valore e il ruolo all’interno dell'azienda».

Negli anni – sottolinea una nota della Confindustria territoriale – l’azienda Galbusera si è consolidata e si è espansa, «ha sempre saputo innovare pur non dimenticando mai le sue radici e restando fedele alla filosofia aziendale degli inizi attenta alla qualità dei prodotti. Anche grazie a questa ricetta il cavalier Mario Galbusera ha contribuito a scrivere la storia dell'industria alimentare del territorio e del Paese».

Lorenzo Riva, nel suo ricordo sottolinea come Mario Galbusera sia stato «un esempio per il coraggio, la lungimiranza e lo spirito di sacrificio con il quale ha dedicato tanta parte della sua vita all’attività imprenditoriale, pur restando un uomo fortemente legato alla famiglia. In questo momento di dolore, sono vicino con tutta l’Associazione alla famiglia e in particolare a Cristina Galbusera, che mi ha preceduto alla guida di Confindustria Lecco e Sondrio e prima ancora è stata Presidente di Confindustria Sondrio».

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