mercato dell’arte

Art Dubai: Chloe Vaitsou nuova direttrice dell’edizione 2019

di Maria Adelaide Marchesoni

Chloe Vaitsou

2' di lettura

Il prossimo appuntamento di Art Dubai (20-23 marzo 2019, Madinat Jumeirah) sarà guidato da una nuova direttrice dopo che lo scorso luglio Myrna Ayad, in carica dal 2016, aveva dato le dimissioni. Chloe Vaitsou è stata nominata International Director e la sua collaborazione con la fiera inizierà a partire dal prossimo 1° dicembre. Chloe Vaitsou, che lavorerà a fianco del direttore artistico Pablo del Val, dovrà attraverso un programma strategico innovativo e allo stesso tempo ambizioso sviluppare l'audience, in particolare quella più interessante per una fiera, ovvero i VIP, oltre a far crescere il profilo internazionale di Art Dubai lanciando nuove iniziative non solo commerciali.
Tra le precedenti esperienze professionali, Vaitsou si è occupata dello sviluppo dell'audience per Frieze Fairs , in particolare per il segmento VIP di Frieze London, Frieze Masters & Frieze New York, oltre a realizzare diversi progetti curatoriali per mostre tra cui presso l' Institute of Contemporary Arts (ICA) di Londra e la Biennale di Atene in Grecia.

Da sinistra, Elise Atangana, (Foto: Eva Bartussek), Fernanda Brenner (Foto: Everton Ballardin) e Munira Al Sayegh.

Art Dubai ha, inoltre, fornito qualche anticipazione sulla prossima edizione. In attesa di conoscere l'elenco delle gallerie che sarà reso noto nel mese di novembre, la fiera potrà contare sulla collaborazione di tre curatori ospiti, Élise Atangana, Fernanda Brenner e Munira Al Sayegh, provenienti rispettivamente da Francia, Brasile e Emirati Arabi Uniti, una scelta che consolida la posizione di Dubai come punto d'incontro globale per la culturale.
Le sezioni Moderno e Contemporaneo saranno messe in dialogo, offrendo una lettura più coesa della storia dell'arte della regione e, per il secondo anno, sarà presente la sezione Residents, più ampia rispetto all'anno passato, con un focus sull'America Latina e sarà co-curata dalla brasiliana Fernanda Brenner insieme alla curatrice degli Emirati, Munira Al Sayegh.
Il 2019 vedrà anche una nuova sezione Bawwaba, parola araba che significa “gateway” e si concentrerà su diverse aree geografiche e punti di vista distinti dal canone occidentale. In particolare saranno presentate le opere di singoli artisti, che vivono o lavorano in Medio Oriente, Africa, Asia centrale e meridionale e America Latina. A curare questa nuova sezione sarà Élise Atangana (Camerun / Francia).

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Infine sul fronte degli sponsor sono stati confermati tutti i principali, da Piaget al gruppo bancario svizzero privato Julius Baer , ad eccezione, come noto, della società di private equity Abraaj Group che lo scorso giugno ha avviato la liquidazione dopo che il suo fondatore il pakistano Arif Naqvi era stato accusato di aver investito in modo non corretto il denaro degli investitori. Lo scorso marzo, Art Dubai aveva annunciato una nuova partnership con il Misk Art Institute , un'organizzazione fondata dal principe ereditario Mohammed Bin Salman bin Abdulaziz Al Saud dell'Arabia Saudita, che sarà avviata nei prossimi mesi.

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