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La Réclame che ha fatto storia nei manifesti di Leonetto Cappiello

di S.Bio.

2' di lettura

A Livorno una mostra per ricordare il padre della cartellonistica pubblicitaria, Leonetto Cappiello, e un omaggio alla grafica pubblicitaria, in particolare alla pubblicità di inizio ‘900 che fu una realtà di sorprendente varietà e interesse. La ricerca di una promozione pubblicitaria “alla moda” era infatti molto diffusa tra gli imprenditori livornesi dell'epoca, che non mancavano di rivolgersi sia a prestigiosi pittori che a specialisti del “cartellonismo” per promuovere i loro prodotti.

La Réclame che ha fatto storia nei manifesti di Leonetto Cappiello

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Leonetto Cappiello ebbe un’intuizione d’ avanguardia, proponendo l'immagine che sostituisce il prodotto, e la si ritrova in molte delle realizzazioni dell'artista. Così un periodo della produzione di Cappiello si caratterizza per la realizzazione di manifesti che, su sfondo scuro, riproducono il prodotto da promuovere assieme a immagini di soggetti e personaggi animati che diventano patrimonio dell'opinione pubblica, innescando quei processi di identificazione che sono peculiari della pubblicità. Gli esempi sono innumerevoli: la rana con le scarpe di Chaussures J. B. Torrilhon (c. 1920), il diavolo verde del Maurin Quina Le Puy (c. 1906), il re degli amari (Fernet – Branca, Milano) vestito di sole bottiglie (1909), il clown di Bitter Campari (1921), il celebre Pierrot sputafuoco (1909, per Thermogène).

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La mostra “Réclame. Leonetto Cappiello e le stagioni della grafica pubblicitaria” è a Livorno, fino al 17 febbraio 2019 alla Biblioteca Labronica di Villa Fabbricotti, e propone svariati oggetti pubblicitari d'epoca provenienti da collezioni private così da far conoscere le gloriose stagioni della grafica pubblicitaria e dei linguaggi legati alla comunicazione di eventi e prodotti di consumo.

Leonetto Cappiello, quale capostipite della pubblicità moderna, offre una preziosa opportunità di conoscenza unita al confronto con la grafica odierna, che ha sempre più carattere digitale. Con un doveroso omaggio al maestro livornese, che poco più che ventenne si trasferì a Parigi divenendo per decenni protagonista del manifesto pubblicitario.

La mostra è promossa dal Comune di Livorno e Itinera - Progetti e ricerche, in collaborazione con la Fondazione Livorno Arte e Cultura e alcuni collezionisti privati. È curata da Antonella Capitanio; il catalogo è edito da Sillabe.

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