e-commerce

Cina, Amazon si arrende ad Alibaba e JD.com e chiude il marketplace online

di Monica D'Ascenzo

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3' di lettura

Amazon lascia il mercato cinese, almeno con il suo marketplace online dedicato ai prodotti di terzi. D’altra parte la redditività del business nel Paese non giustificava l’impegno del gruppo americano, che si vede schiacciato, sul fronte dei prodotti locali, dalla concorrenza degli operatori cinesi. Basti pensare che Tmall del gruppo Alibaba e JD.com controllano l’82% del mercato dell’ecommerce cinese, lasciando pochi spazi di crescita a chi viene dall’estero.

Il gruppo di Bezos, quindi, ha deciso di chiudere il negozio online in Cina che consente ai consumatori locali l'acquisto di beni da venditori locali, confermando le difficoltà a competere in loco con i colossi Alibaba e JD.com. «Stiamo notificando ai nostri venditori che non opereremo più la piattaforma su Amazon.cn (in lingua cinese, ndr) e che non daremo più i relativi servizi dal 18 luglio» si legge in un comunicato del gruppo americano.

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«Negli ultimi anni, abbiamo trasformato la nostra attività di vendita al dettaglio in Cina per enfatizzare le vendite transfrontaliere e abbiamo riscontrato una forte risposta da parte dei clienti cinesi. La loro domanda di prodotti autentici e di alta qualità provenienti da tutto il mondo continua a crescere rapidamente e, data la nostra presenza globale, Amazon è ben posizionata per servirli» spiega Amazon, proseguendo: « Continuiamo ad effettuare degli aggiustamenti nella gestione operativa per concentrare i nostri sforzi sulle vendite transfrontaliere in Cina e per continuare a migliorare l’esperienza sia per i clienti cinesi sia per i nostri partner di vendita globali».

Equivale ad un’uscita dal mercato cinese per Amazon? Tutt’altro. «L’interesse di Amazon nei confronti della Cina rimane forte: abbiamo creato solide fondamenta in numerose attività di successo e continueremo a investire e crescere in Cina attraverso Amazon Global Store, Amazon Global Selling, AWS, ed i dispositivi ed i contenuti Kindle» spiega il gruppo americano di ecommerce.

Il gruppo ha anche presentato un impegno sul fronte occupazionale. La compagnia, infatti, offrirà supporto ai dipendenti in esubero per la ricerca di posti di lavoro all’interno di Amazon e all’esterno, considerando la revisione in corso del suo network logistico. Infine, la vendita dei lettori digitali Kindle proseguirà in Cina insieme ai contenuti, così come continuerà l’offerta di
cloud computing via Amazon Web Services: «l’impegno di Amazon verso la Cina resta forte» assicura la società.

Il mercato cinese dell’ecommerce
Il mercato cinese dell’ecommerce oggi conta 722, 4 milioni di utenti, che spendono 899 dollari ciascuno in media all’anno online, secondo i dati di Statista. Da qui a quattro anni le stime sono di una crescita degli utenti a quota 931,8 milioni per una spesa annua pro capite di 984,91 dollari.

Dati Statista

Un dato che può aiutare a comprendere l’evoluzione del settore è quello dell’uso di internet in base alle fasce di età. Tra i 16 e i 34 anni il 96% dei cinesi naviga almeno una volta al giorno su internet. Percentuale che si abbassa al 74% tra i 35 e i 44 anni. Il crollo si ha oltre i 45 anni quando scende al 38% e oltre i 55 anni quando si arriva solo a 2 cinesi su 10.

Dati Statista

Moda regina dell’ecommerce cinese
Ma quanto vale il mercato cinese dell’ecommerce? A conti fatti il mercato totale dell’ecommerce cinese, secondo Statista, vale ricavi per 584 miliardi di dollari e entro il 2022 potrebbe raggiungere quota 917,7 miliardi. A guidare le vendite è il comparto della moda con un fatturato di 195,7 miliardi, seguito dall’elettronica di consumo e dai media con 131,8 miliardi di ricavi. In prospettiva, al 2022 il fashion potrebbe arrivare secondo le stime a 310,25 miliardi di dollari, mentre il secondo posto in classifica dovrebbe essere occupato dal comparto giochi e hobby con 193,69 miliardi.

Una fetta di ecommerce che nfa gola non solo agli operatori locali, ma che richiede investimenti che devono valere la pena. E Amazon, almeno al momento, valuta che non sia così.

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