L’allarme sicurezza

G20, polizia in assetto di guerra. Tiratori scelti ed elicotteri in volo sulla capitale

Allerta massima per il rischio di proteste e infiltrazioni, mobilitati reparti speciali e i militari dell’Esercito

di Marco Ludovico

(REUTERS)

3' di lettura

Vietato sbagliare, inammissibile qualunque spazio per disordini o violenze. La mobilitazione del ministero dell’Interno per il G20 è a pieni giri da giorni. Esprimerà tutta la sua forza di prevenzione: brucia il ricordo di piazza del Popolo e l’occupazione di Forza Nuova nella Cgil. La riunione dei massimi vertici di governo del mondo alla Nuvola dell’Eur non consente errori o sbavature. La ricognizione di ogni minaccia viene passata al setaccio e inserita nei dossier operativi.

Viminale in prima linea

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, segue passo dopo passo il processo di informazione e organizzazione delle forze dell’ordine. Il direttore generale della Pubblica sicurezza, Lamberto Giannini, coordina e indirizza il piano operativo generale. Il numero di carabinieri, poliziotti e finanzieri in campo a Roma per il G20 non è ancora noto ma un fatto è certo: saranno migliaia. In più, lo ha reso noto il Viminale dopo l’ultima riunione del Cnosp (Comitato nazionale ordine pubblico e sicurezza), ci saranno «500 unità aggiuntive delle Forze Armate» del contingente «Strade sicure», nonché «incrementata la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo della Capitale attraverso il concorso di assetti specialistici, ivi incluso il sistema anti-drone»

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Prefettura e Questura di Roma in fibrillazione

Roma è una città complicata da sorvegliare. Non è soltanto l’Eur da mettere sotto stretta sorveglianza - i lavori del G20 si svolgono al palazzo della Nuvola - ma anche, tra gli altri, il Vaticano e i Parioli, considerata la visita del presidente Biden a Papa Bergoglio e la residenza americana di villa Taverna, oltre tutti i siti istituzionali come Palazzo Chigi e il Quirinale. Ieri si è svolto un tavolo tecnico alla Questura guidata da Mario Della Cioppa, è probabile una convocazione del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi. In gioco anche l’Aisi (agenzia e informazioni e sicurezza interna) diretta dal prefetto Mario Parente. Attivato in sede permanente il Casa (Comitato analisi strategica antiterrorismo), presieduto dal direttore della Polizia di prevenzione, Diego Parente, riunisce e condivide tutti i segnali di minaccia rilevati dal comparto sicurezza e intelligence.

Le minacce antagoniste ed eversive

In pieno lavoro la Polizia postale e delle Telecomunicazioni sulle chat e i canali social già sotto controllo. La galassia della protesta è sterminata, va dagli antagonisti ai No Pass. Più difficile il riemergere in piazza della contestazione di estrema destra. Nel monitoraggio è incluso anche il potenziale arrivo dall’estero di anarcoinsurrezionalisti. Al momento, tuttavia, non risultano minacce cosiddette specifiche, cioè concrete e attuali. Ma non è detto fino all’ultimo. Proprio per questo, considerata la riunione del G20 a Roma come vetrina sul mondo per il governo presieduto da Mario Draghi, i responsabili della sicurezza nazionale hanno potenziato al massimo i due piani di lavoro: la ricognizione informativa di ogni possibile sospetto eversivo; la più ampia massa di forze dell’ordine mobilitate e dispiegate in ogni punto nevralgico. Non possono esserci più sorprese come l’invasione della Cgil degli estremisti di destra.

Elicotteri in volo, tiratori scelti

Ci sono in campo le unità antiterrorismo di carabinieri e polizia di Stato, i Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza) e i reparti mobili così come i battaglioni dell’Arma, i vigilli del fuoco per la prevenzione da attacchi Nbcr (nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche). Il questore Della Cioppa ha definito un’area di massima sicurezza all’Eur attorno al palazzo della Nuvola di dieci chilometri: a decine i varchi presidiati, a breve cominciano già le bonifiche con artificieri e unità cinofile. Come in un film, una serie di tiratori scelti saranno messi a guardia del palazzo della Nuvola dai tetti dei palazzi circostanti. E almeno tre elicotteri (Gdf, Cc e Ps) volteggeranno sui cieli della capitale in diretta connessione con la questura per segnalare qualunque minaccia.

Roma “No fly zone”

Divieto di volo, comunque, ci sarà per l’area della Nuvola e quella del centro storico. Chiuse dalle 19 del 29 ottobre fino alla fine dell’evento le stazioni della metropolitana Eur Fermi, Eur Palasport, Eur Magliana e Laurentina così come divieto di accesso alla circolazione sulle corsie centrali della Cristoforo Colombo da venerdì fino a domenica. Le ripercussioni sul traffico saranno notevoli, si tratta di un’arteria fondamentale per la viabilità romana: una prima prova per la Polizia di Roma capitale con il nuovo sindaco Roberto Gualtieri. Le forze dell’ordine poi dovranno fare i conti con alcune manifestazioni annunciate da attivisti e Cobas previste tra San Giovanni e l’Ostiense. I numeri dovrebbero essere ridotti ma bisognerà fare i conti con gli eventuali scalmanati. A ogni ora che passa, dita incrociate sempre più forte tra i responsabili della sicurezza romana e nazionale.

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