l’esponente socialista slovacco

Sefcovic si candida alla Commissione Ue. «Preoccupato per Salvini»

dal nostro corrispondente Beda Romano

No ai populismi, i Dem e En Marche si alleano per le elezioni Ue

2' di lettura

BRUXELLES - Si precisa giorno dopo giorno la corsa alla presidenza della prossima Commissione europea. Dopo la candidatura del popolare tedesco Manfred Weber all'inizio di settembre, oggi a candidarsi per i socialisti è stato Maros Sefcovic, vice presidente slovacco dell’esecutivo comunitario. Nelle sue prime dichiarazioni pubbliche, l’ex diplomatico ha criticato i suoi avversari politici, in particolare il vicepremier italiano e leader della Lega Matteo Salvini.

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«Voglio essere in prima fila nel rafforzare i nostri sforzi collettivi, a livello socialista, in modo da promuovere soluzioni che siano convincenti e di ispirazione per i popoli d'Europa», ha detto Maros Sefcovic, 52 anni, in una dichiarazione pubblica stamani qui a Bruxelles. «La mia visione è chiara: la nostra Europa ha bisogno del sostegno di tutti». L'uomo politico, che alla Commissione è responsabile delle politiche energetiche, si è opposto alla «mentalità da muro di filo spinato».

«Siamo tutti preoccupati», ha detto il vice presidente della Commissione, riferendosi alla situazione politica italiana. «Dobbiamo assicurarci che in futuro l’Italia torni a essere di nuovo il grande Paese del G-7 fortemente pro-europeo». Il vicepremier Matteo Salvini ha risposto: «Ennesimo attacco dell'Europa (…) Adesso si interessano a noi, ma per anni gli euroburocrati hanno ignorato le richieste d'aiuto del nostro paese per fermare gli sbarchi (...) Farebbero meglio a chiedere scusa e a tacere».

Maros Sefcovic è il primo candidato socialista alla guida della Commissione, nel contesto delle elezioni del maggio prossimo che serviranno a rinnovare il Parlamento europeo. Mentre l'Alta Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini ha già annunciato che non intende candidarsi, l'olandese Frans Timmermans, attualmente primo vice presidente dell’esecutivo comunitario, e Pierre Moscovici, commissario agli affari monetari, stanno ancora riflettendo sul daffarsi.

Per ora, sul fronte popolare il solo candidato è Manfred Weber, attuale capogruppo del partito al Parlamento europeo. Una scelta finale a livello popolare verrà presa a Helsinki all'inizio di novembre, mentre a livello socialista la selezione del candidato avverrà all'inizio di dicembre in Portogallo. Le parole di Maros Sefcovic, implicitamente critiche del governo Conte, confermano che la campagna elettorale in vista del voto di maggio è già iniziata.

Il commissario Moscovici aveva lasciato intendere giovedì scorso che in Europa potrebbero esserci attualmente sulla scena politica dei “piccoli Mussolini”. Il riferimento è sembrato a Matteo Salvini. La campagna elettorale rischia di creare problemi di credibilità ai membri della Commissione europea che hanno deciso o decideranno di candidarsi, problemi di credibilità che si riverbererebbero inevitabilmente sullo stesso esecutivo comunitario.

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