si valuta la chiusura di impianti

Auto, Ford e Jaguar Land Rover tagliano migliaia di posti di lavoro

Scure Antitrust su produttori e finanziarie auto

2' di lettura

La casa automobilistica americana Ford taglierà migliaia di posti di lavoro in Europa, dove attualmente impiega circa 54mila dipendenti in 15 stabilimenti (situati in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Romania, Russia e Slovacchia), nel tentativo di riportare il business alla redditività con una ristrutturazione che potrebbe portare anche alla chiusura di impianti.
Lo ha annunciato la stessa società senza fornire dettagli sulla quantità di posti di lavoro che saranno tagliati. «Il miglioramento dei costi strutturali sarà supportato da una riduzione dei posti di lavoro in eccesso in tutte le funzioni», ha affermato l’azienda in una nota, annunciando l’avvio delle consultazioni iniziali con le parti sociali.
Tra le iniziative che il gruppo intraprenderà «nel breve termine» figura «la riduzione dei costi strutturali» che saranno favoriti «dalla riduzione del surplus di forza lavoro attraverso tutte le funzioni».

«Ford punta a raggiungere la riduzione del costo del lavoro, per quanto possibile, attraverso esodi volontari». «Ci saranno impatti significati nella regione. Guarderemo a tutte le opzioni», inclusa la chiusura di impianti, afferma Bloomberg, che ha intervistato Steven Armstrong, capo della divisione europea, e ha quantificato in migliaia gli esuberi che interesseranno il Vecchio Continente. La divisone europea di Ford - con stabilimenti in Germania, Spagna, Polonia, Romania e Russia - ha perso nel terzo trimestre dell’anno 245 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 192 milioni dello stesso periodo del 2017.

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Accanto al taglio dei costi, spiega ancora la nota, Ford ridisegnerà i suoi modelli in modo da arrivare a una «più mirata line up di veicoli» costituendo tre divisioni dedicate, rispettivamente, ai veicoli commerciali, passeggeri e importati e offrendo ai clienti l’opzione di vetture elettriche su tutti i modelli. Verranno «migliorate o abbandonate le linee di veicoli meno redditizie» e «affrontato» il problema dei «mercati meno performanti».

Già annunciata «una revisione strategica» di Ford Sollers, joint-venture in Russia. L'obiettivo nel lungo termine, che potrebbe anche beneficiare di una «potenziale alleanza con Volkswagen per sostenere la crescita dei veicoli commerciali», è quello di arrivare a un ebit margin del 6%.

Anche Jaguar Land Rover taglia posti di lavoro
Anche Jaguar Land Rover - multinazionale del gruppo indiano Tata Motors, ma che un tempo faceva parte di Ford - ha annunciato che taglierà 4.500 posti di lavoro, a livello mondiale, in seguito al calo della domanda per i diesel e al rallentamento del mercato cinese. Le uscite rappresentano circa il 10% della forza lavoro totale. I tagli rientrano nel piano di riduzione dei costi da 3,2 miliardi di dollari annunciato lo scorso anno. «Assumiamo queste azioni per aiutare a centrare una crescita di lungo termine», ha spiegato Ralf Speth, l'amministratore delegato di Jaguar Land Rover. L'iniziativa punta a «salvaguardare il nostro futuro e assicurarci la possibilità di massimizzare le opportunità create dalla crescente domanda per le auto autonome, elettriche e le tecnologie condivise».

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