domani via all’esame in commissione

Semplificazioni fiscali, in pista alla Camera il pacchetto di proposte M5S-Lega

di Vittorio Nuti

Fisco più semplice in 30 mosse: dall’Iva alle dichiarazioni

2' di lettura

Divisi su pensione di cittadinanza e pace fiscale, uniti nella crociata per un Fisco più semplice. Che passa per un pacchetto di misure calibrate per ridurre al minimo oneri amministrativi e adempimenti a carico dei contribuenti: dal plafond per l'Iva dei soggetti in regime di split payment a una procedura meno complicata per le dichiarazioni d'intento Iva, e via semplificando. La prima iniziativa politica congiunta di M5S e Lega prende le mosse dalla Pdl “Misure di semplificazione fiscale, sostegno all'economia reale e contrasto all'evasione fiscale”, presentato oggi alla Camera dalla prima firmataria, la presidente pentastellata della commissione Finanze, Carla Ruocco, affiancata da Raffaele Trano, anche lui M5S, insieme a Carlo Alberto Gusmeroli e Giulio Centemero della Lega, tutti della VI commissione. Una conferma del fatto che la Pdl 1074 sarà la prima “bandiera” fiscale condivisa del governo giallo-verde.

Ritorno ai principi dello Statuto del contribuente
Il proposta di legge, ha spiegato Ruocco in conferenza stampa, codifica in una trentina di articoli alcune semplificazioni “trasversali” al dialogo tra cittadini, operatori economici e amministrazione finanziaria, «riprendendo i principi dello Statuto del contribuente tante volte calpestati nelle passate legislature e dai precedenti governi creando disagi alle imprese sul mercato». Tra gli esempi citati, l'abitudine di far debuttare nuovi modelli di dichiarazione a ridosso delle scadenze fiscali, e l'«anomalia» di far coesistere vari modelli per dichiarazioni che potrebbero facilmente essere accorpate in una sola, che la Pdl prova a risolvere estendendo il campo di applicazione dell'F24 «anche in una logica di ampliamento delle compensazioni» al settore tributi. Tra le novità anche l'estensione del regime di cassa ai tributi, a partire dalle tasse sulle locazioni, e misure per garantire «maggiore certezza nel quando, quanto e come si deve adempiere ai tributi», e l'abolizione delle comunicazioni Iva in concomitanza con l'avvio dell'obbligo di fatturazione elettronica.

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Norme a costo zero già in manovra 2019
Il disegno di legge Ruocco prevede poi lo spesometro a cadenza annuale, lo stop alla richiesta di dati già acquisiti in passato, e lo slittamento dal 31 ottobre a fine anno delle dichiarazioni Unico e Irap. L’amministrazione finanziaria non potrà comminare sanzioni al contribuente nel caso in cui il Fisco non fornisca per tempo (60 giorni) i relativi modelli di pagamento. Obbligo di compensazione normativa per l'Agenzia delle Entrate, che potrà introdurre nuovi adempimenti solo a condizione di averne prima eliminato un altro. Inoltre non si applicheranno sanzioni in caso di errori nella tenuta della contabilità cui non abbia fatto seguito una evasione di imposta. Si punta poi a introdurre il contraddittorio obbligatorio tra contribuente e uffici finanziari «in tutti i procedimenti di controllo fiscale, da attuare in via preventiva rispetto alla formazione dell'atto impositivo». Novità in arrivo anche per favorire il rientro dei cervelli dall'estero, con l’espanzione della platea degli aventi diritto alle agevolazioni fiscali legate al rientro in Italia. Secondo Ruocco, che ha annunciato l’avvio domani dell’esame in commissione, alcune delle proposte contenute nel ddl, e in particolare quelle a costo zero, potrebbero essere recepite già nella legge di bilancio 2019 in cantiere.

Carla Ruocco (M5S): le imprese si aiutano tagliando adempimenti e leggi inutili
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