IL RITRATTO

Dal calcio alla politica e ritorno, ma con uno scranno al Senato: Galliani nuovo ad del Monza

di Andrea Carli

L’ex premier Silvio Berlusconi ha affidato ad Adriano Galliani, oggi senatore tra le file di Forza Italia, il ruolo di amministratore delegato del Monza (foto Ap)

3' di lettura

Dal calcio alla politica, e poi ancora al calcio mantenendo un piede (o meglio uno scranno) in politica. Il senatore di Forza Italia Adriano Galliani è a un passo dal diventare amministratore delegato del Monza . Il manager “prestato alla politica”, passaggio che è avvenuto dopo 27 anni da amministratore delegato del Milan e 28 titoli messi nella bacheca di Milanello in tutte le principali competizioni, attende solo che le parti appongano la firma finale al contratto che sancisce la cessione del club brianzolo alla Fininvest di Silvio Berlusconi , del quale è stato per anni il braccio destro. Ora entrambi si apprestano a tornare alla vecchia passione, riposta in un cassetto con la vendita del Milan, ma solo momentaneamente.

E proprio il Cavaliere ha puntato sul geometra monzese, ancora oggi amato dai tifosi rossoneri (anche per i suoi slanci di entusiasmo in tribuna ad ogni goal del Milan, con fare poco compassato, durante le partite a San Siro e in trasferta), per rilanciare il suo partito. A Galliani, che come lui è persona pratica, Berlusconi ha dato la responsabilità sui Dipartimenti. L’obiettivo è rilanciare la squadra dopo i risultati non proprio soddisfacenti delle elezioni del 4 marzo. Una sorta di rivoluzione organizzativa, che si sviluppa anche con la scelta di conferire ad Antonio Tajani la vice presidenza. Con questo nuovo assetto Berlusconi cerca di evitare che Forza Italia rimanga schiacciata all’opposizione di un esecutivo Conte dove la Lega acquista sempre più potere e si candida a essere il “traino” della coalizione di centrodestra, pur rimanendo al governo con M5s.

Loading...

Galliani è stato eletto per Forza Italia nel collegio plurinominale Lombardia 3 (Varese, Como, Lecco), lo stesso in cui per la Lega era capolista Umberto Bossi. Per lui non è stato il primo approccio alla politica: circa ventenne si era candidato, senza poi essere eletto, a sindaco della sua città, Monza, in quota Dc. Lo spaesamento, dopo tanti anni trascorsi a lavorare al fianco di campioni, c’è stato, eccome: «Ad Arcore ieri Berlusconi mi ha salutato con un “buongiorno senatore” e mi sono girato per vedere a chi si rivolgeva...”, confida. «Non ho dormito, sono andato in giro a prendere voti. Non sono un politico, ma Berlusconi mi ha voluto perché pensa che sono un uomo del fare».

Parole che confermano ancora di più, qualora fosse già abbastanza evidente, che l’esperienza alla guida (gestionale) del Monza, che attualmente milita nella serie C, costituisce, ai suoi occhi, un piacevole ritorno al passato, alla passione di una vita: il calcio. In realtà Galliani, che continuerà a svolgere il suo incarico politico, ha già “indossato gli scarpini”, almeno con il pensiero: «Noi abbiamo totale fiducia nell’allenatore del Monza, Marco Zaffaroni, e nel direttore sportivo, Filippo Antonelli», ha sottolineato. «Zaffaroni e Antonelli sono ultra riconfermati, stanno facendo benissimo e godono della assoluta fiducia da parte della futura proprietà. Basta mettere in giro nomi. Non abbiamo pensato, né tanto meno fatto trattative con nessuno per ruoli nel Monza», ha aggiunto il senatore, componente della Commissione industria di Palazzo Madama.

Ma perché l’uomo di sport ha deciso di, per ricorrere a un’espressione cara all’ex capo del Governo, di “scendere in campo”, in politica? Lo racconta Galliani, in un’intervista di qualche mese fa a Mattino 5. «Berlusconi da tanto tempo ci provava a chiedermi di candidarmi, dal 1994; ma gli dissi sempre di no perché ritenevo che essendo io il gestore del Milan e visto che la squadra ha tifosi di destra e di sinistra un mio ruolo politico fosse incompatibile. Chiusa quella avventura gli ho detto di sì». «Credo di poter portare la mia passione in politica. Senza passione non si fa niente. Inizio la mia avventura con grande passione. Spero di fare grandi cose e ce la sto mettendo tutta». «Posso dare una mano nel cercare di aiutare a fare ripartire la economia - continua Galliani -. Dobbiamo creare nuovi posti di lavoro. Cercherò di capire la burocrazia e di fare un dribbling alla Kaka. Ci metto tanto impegno. Da brianzolo di Monza non avrò tanta fantasia ma ho tanta voglia di lavorare». Magari, in attesa del Monza, qualche dribbling alla Kaka, tra una pausa dei lavori e l’altra, ci scappa anche nelle aule di Palazzo Madama. O meglio: alla Reginaldo, attaccante del Monza 1912. Anche lui brasiliano.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti