il pd non partecipa al voto

Presidenza Rai, Foa passa in commissione Vigilanza con l’ok di Forza Italia

di Andrea Gagliardi

Rai: vigilanza boccia Foa, lite Salvini-Berlusconi

3' di lettura

La commissione di Vigilanza sulla Rai ha espresso parere favorevole alla nomina di Marcello Foa a presidente della tv pubblica. I voti favorevoli sono stati 27, 3 i contrari, una scheda nulla e una bianca. Hanno votato 32 componenti della bicamerale su 40. È stato raggiunto quindi il quorum di due terzi previsto
dalla legge per rendere efficace la nomina del presidente. Quorum che non era stato raggiunto invece nella votazione del 1° agosto. Forza Italia ha votato questa volta a favore, insieme a M5s e Lega. Il Pd non ha partecipato al voto. Ultimo passaggio sarà il cda di viale Mazzini, che si riunirà giovedì o venerdì per la ratifica

Foa: mai militato in partiti, né preso tessere
«Non ho mai militato in un partito, né prese tessere, né cercato appoggi politici per fare carriera. Sono stato sempre coerente con me stesso, cercando di fare con umiltà il mio mestiere in base agli insegnamenti dei maestri, da Montanelli e Cervi» ha detto Foa (ex inviato del Giornale), ridesignato alla presidenza Rai dal cda di viale Mazzini lo scorso 21 settembre, ascoltato in mattinata in commissione di Vigilanza.

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Foa: miei valori pluralismo e indipendenza
Nell’audizione Foa ha richiamato tra i suoi valori il «pluralismo», «l’indipendenza» e la «capacità di servire i lettori con umiltà e onestà intellettuale». E ha spiegato che «il mandato ricevuto dal governo non è politico, ma professionale», «fa appello al mio percorso professionale, e io intendo onorarlo in nome dei valori del giornalismo». Nella sua relazione in commissione di Vigilanza, in cui ha ripercorso tutta la sua carriera professionale, Foa si è definito «un liberale di cultura antica, della scuola di Montanelli». E ha aggiunto, rivolto ai parlamentari della Vigilanza: «Sono consapevole dei doveri del ruolo di garante del pluralismo e della qualità del giornalismo, ai quali mi ispirerò nei prossimi tre anni, sempre se riceverò la vostra fiducia».

«Mai avuta intenzione offendere Mattarella»
Foa ha rievocato il recente «scontro» con il capo dello Stato documentato in un tweet. Era il 27 maggio quando cinguettò: «Il senso del discorso di Mattarella: “io rispondo agli operatori e economici e all'Unione europea, non ai cittadini”. Disgusto». Oggi la rettifica. «Non è mai stata intenzione offendere o mancare di rispetto al Presidente Mattarella: non è nel mio costume, raramente attacco e manco di rispetto, men che meno nei confronti della massima carica dello Stato, per il sentimento di stima nei suoi confronti, per il rispetto per il suo ruolo di servitore dello Stato e per la sua storia, che ha visto il sacrificio supremo di un membro della sua famiglia».

In un altro passaggio dell’intervento in commissione Vigilanza Rai, Foa ha dichiarato inoltre che «per difendere il pluralismo, pilastro della nostra democrazia, siamo consapevoli che «la concorrenza non è più soltanto delle emittenti private, ma anche e soprattutto di colossi come Netflix, Amazon, Apple, che stanno diversificando la loro offerta e hanno un fortissimo seguito e richiedono perciò scelte intelligenti, originali e non facili. Ma dobbiamo affrontarle se vogliamo che la Rai resti sempre un punto di riferimento culturale e giornalistico, diversificando linguaggi, canali, applicando nuove logiche di diffusione e fruizione».

Forza Italia vota a favore
Oggi era previsto un doppio round in Vigilanza: dopo l’audizione del presidente in pectore, alle 19.30 c’è stato il voto della commissione, chiamata a esprimere il suo sì definitivo a maggioranza di due terzi. Decisivo il contributo di Forza Italia per il quorum: uno scoglio sul quale la nomina di Foa si infranse il 1° agosto, ma che stavolta è stato superato dal patto Salvini-Berlusconi di dieci giorni fa, che ha retto a San Macuto. «Sui vari temi Foa mi ha rassicurato rispetto a una funzione che sarà di garanzia del pluralismo informativo e quindi del compito che spetta al presidente della Rai. Forte di questo, l’orientamento è quindi di votare la sua nomina» ha detto Giorgio Mulè, capogruppo FI in Vigilanza, dopo l'audizione di Foa. Ultimo passaggio sarà il cda, che si riunirà giovedì o venerdì per la ratifica.

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Pd non partecipa al voto
Il Pd è restato sulle barricate contro una nomina definita «illegittima». La consigliera Rita Borioni, unica a votare no in cda, ha già preannunciato ricorso. I dem hanno deciso di non partecipare in serata al voto in commissione di Vigilanza sulla nomina di Marcello Foa a presidente della Rai, parlando di «figura più lontana da quei criteri di equilibrio, credibilità e professionalità che servono a guidare il servizio pubblico, la più grande azienda culturale del Paese». Ma al netto di possibili battaglie giuridiche, e dei pareri legali di segno opposto depositati in Vigilanza , dopo un mese e mezzo di stallo tra giovedì e venerdì l’azienda dovrebbe avere un vertice pienamente operativo.

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