tensioni nella maggioranza

Dl sicurezza e prescrizione, partita doppia nel governo

di Barbara Fiammeri

(ANSA)

2' di lettura

Su prescrizione e decreto sicurezza nella maggioranza si sta giocando una partita doppia. Al Senato sembra ormai certa la richiesta da parte del governo del voto di fiducia sul decreto sicurezza. La vuole Luigi Di Maio (ieri lo ha detto pubblicamente) sia per rendere ininfluente il dissenso interno al M5s, sia per evitare che ai voti di maggioranza si uniscano anche quelli dei 79senatori di Fi e Fdi che hanno già detto voterebbero si qualora il governo non metta la fiducia. Anzi il partito di Giorgia Meloni è pronto anche a sostenere in ogni caso il provvedimento astenendosi in caso di fiducia.

La disfida dei “tempi”

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Matteo Salvini non si mette di traverso purché la fiducia serva ad accelerare i tempi e infatti per il ministro dell’Interno il via libera di Palazzo Madama dovrebbe arrivare nel giro delle prossime ore. Prospettiva che invece il M5s non accredita in quanto vuole condizionare il “si” al decreto all’intesa sulla prescrizione, la nuova norma inserita con un emendamento a sorpressa nel disegno di legge anticorruzione all’esame della Camera. Accordo che richiede la presenza dei due vicepremier.

Camera e Senato in stand by
Salvini e Di Maio rientreranno rispettivamente dal Ghana e dalla Cina tra stasera e domani mattina. Prima di allora quindi difficilmente ci sarà una schiarita. Il risultato è che l’aula del Senato è stata sconvocata in attesa dell’arrivo del maxiemendamento su dl sicurezza su cui verrà posta la fiducia e altrettanto è avvenuto alla Camera dove le commissioni riunite Giustizia e Affari costituzionali, che stanno esaminando il ddl anticorruzione, hanno incrociato le braccia confidando nell’imminente “chiarimento” tra i leader sulla prescrizione.

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