Trasporto aereo

Il governo punta all’ingresso del Mef nel capitale di Alitalia

di Giorgio Pogliotti

Il lunghissimo prestito ponte di Alitalia: arriva la terza proroga

2' di lettura

Per Alitalia si guarda al modello francese con un impegno diretto dello Stato, simile a quello della Francia in Air France, di cui detiene circa il 14% del capitale. Il governo sta studiando il possibile ingresso diretto del Mef nel capitale di Alitalia, che dovrà però essere sottoposto al parere dell’Unione europea, secondo quanto riferiscono i sindacati al termine dell’incontro con il ministro Luigi Di Maio al Mise. Entro fine gennaio è attesa la fine della due diligence che serve a confermare l’interesse reale di Fs, insieme al piano industriale con il coinvolgimento di uno o più partner: in corsa ci sono Delta ed easyJet, che potrebbero partecipare anche in forma di consorzio.

L’Antitrust dovrà pronunciarsi sul progetto con le Fs
Sul “progetto AZ” promosso dalle Fs d'integrazione tra treno e aereo, bisognerà attendere il pronunciamento dell’Antitrust, e ciò giustifica la proroga al 30 giugno del rimborso del prestito ponte da 900 milioni di euro (1 miliardo circa con gli interessi), contenuta nel decreto semplificazioni che ha avuto il via libera del consiglio dei ministri. Proroga su cui dovrà esprimersi Bruxelles che ha già avviato un’indagine sugli aiuti di Stato che ha per oggetto il prestito ponte.

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Anche Lufthansa resta in partita
Ma sulla vendita aleggia anche il nome di Lufthansa che non è stata mai nominata dal ministro, che al colosso tedesco ha fatto riferimento parlando in maniera generica di «altri soggetti» che non hanno formalizzato alcuna offerta. Resta da capire se questo ruolo defilato assegnato da Di Maio a Lufthansa nell’operazione Alitalia è condiviso anche dalla Lega. Il ministro ha voluto rassicurare i sindacati spiegando che nella vendita di Alitalia «farò tutto quello che è in mio potere per garantire la più ampia tutela dell’occupazione». Di Maio ha citato anche la Cassa depositi e prestiti come strumento per finanziare il leasing degli aeroplani, senza però fornire alcuna ulteriore indicazione.

La proroga del Fondo di solidarietà nella conversione del Dl
Quanto alla richiesta dei sindacati di ottenere la proroga del Fondo di solidarietà del trasporto aereo, alimentato dai 3 euro a passeggero di addizionale comunale, che serve per finanziare gli ammortizzatori sociali, Di Maio ha spiegato che probabilmente non riuscirà ad introdurla in legge di Bilancio, ma sarà inserita nella conversione del decreto legge con la proroga del prestito ponte.

Preoccupazione dei sindacati per il quadro di incertezze
Preoccupazione è espressa da piloti e assistenti di volo della Fnta (la federazione che riunisce Anpac, Anpav e Anp) per le «poche certezze sulle reali possibilità di reperire le risorse necessarie a capitalizzare la nuova azienda che ammontano a circa due miliardi», inoltre «non risultano chiare le volontà dei due partner internazionali, Delta e easyJet, che hanno manifestato interesse di avere nel nuovo progetto». Anche Fabrizio Cuscito (Filt-Cgil) evidenzia che ad «oggi non abbiamo ancora risposte chiare sul piano e la composizione azionaria della compagnia». Per Claudio Tarlazzi (Uilt) «è urgente che Alitalia sia dotata di un piano industriale di rilancio e di investitori», più ottimista Salvatore Pellecchia (Fit-Cisl) «se gli impegni saranno confermati, ci potrà essere il rilancio».

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