la vicenda Sea Watch e Sea Eye

Appello del Papa per i 49 migranti. Conte studia ipotesi di accoglienza “limitata”

di Alessia Tripodi

Migranti, sbarchi in calo in Italia

5' di lettura

Mentre il governo resta diviso sullo sbarco dei migranti ancora a bordo della Sea Watch e della Sea Eye, arriva l’appello di Papa Francesco: «Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare - ha detto il pontefice all’Angelus - e rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone».

Conte e l’ipotesi di un’accoglienza contingentata
A conferma delle posizioni diverse sul tema tra gli alleati di Governo, il Corriere della Sera riferisce di un week end di lavoro di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi: nonostante il rischio di uno strappo con Salvinim il premier sarebbe infatti pronto ad accogliere in Italia un quindicina dei 49 migranti bloccati al largo di Malta (donne e bambini, ma anche mariti per non smembrare i nuclei familiari). L'offerta di accoglienza “contingentata” su cui starebbe lavorando Conte in queste ore non sarebbe in contrasto alla linea ufficiale dell’esecutivo perchè i porti italiani continuerebbero a restere off limits per i migranti, e scatterebbe solo dopo lo sbarco a Malta dei migranti che si trovano della Sea Watch e della Sea Eye.

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In attesa degli svuiluppi, i media internazionali annunciano intanto la disponibilità della Germania ad accogliere i profughi, i l premier maltese Joseph Muscat fa sapere che Malta non diventerà il luogo dove vengono fatti sbarcare i migranti salvati dalle organizzazioni umanitarie che altri paesi non vogliono accogliere.

Lo scontro Di Maio-Salvini
La solidarietà invocata dal Papa è stata offerta almeno in parte dal vicepremier M5S Luigi Di Maio, che si dice pronto ad accogliere «donne e bambini», raccogliendo il plauso del presidente della Camera, Roberto Fico. Mentre il ministro dell’Interno e vicepremier Matte0 Salvini, rispondendo alle accuse della ong Sea Eye che scrive «L’Italia non è Salvinia», ribadisce che i porti italiani «sono e rimarranno chiusi per chi non rispetta le leggi», e che il numero di clandestini in Europa «è crollato» proprio grazie all’Italia. Quindi puntualizza: «Giusto che Di Maio parli», «benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma i n materia di migranti quello che decide sono io». E ancora: «Quanto migranti accogliamo? Zero, abbiamo già dato». E Di Maio controbatte: «A Salvini nessuno vuole togliere il potere, ma questa è una decisione che prende il Governo intero».

Il premier maltese: non creo precedente, no allo sbarco
In un’intervista a One Radio il premier maltese Muscat ha detto che è sua responsabilità non creare un precedente facendo sbarcare i migranti bloccati sulla nave SeaWatch, da giorni in acque maltesi per ripararsi dal maltempo. «Il governo - ha detto Muscat- deve trovare un equilibrio tra protezione di vite umane e proteggere Malta e la sua sicurezza, evitando che siano minacciate» ha detto il premier, spiegando che sono in corso discussioni con la Ue con l’obiettivo di trovare una soluzione per le navi SeaWatch e la SeaEye, e che Malta vuole rassicurazioni che quel che sta accadendo non si ripeta in futuro. «Se ci sono ong in futuro che fanno quel che vogliono, Malta dovrà occuparsene? No, questo non è quel che succederà» ha aggiunto Muscat, che in un chiaro riferimento all’Italia ha detto che «alcuni paesi» stanno cercando di «mostrare quanto siano duri, chiudendo i propri porti», e ha ricordato che Malta, la scorsa settimana, ha accolto 249 migranti.

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Germania pronta ad accogliere
Nella giornata di sabato, mentre Salvini tuonava contro l’Ue definendo
«vergognoso l’atteggiamento dell'Europa che tace» e ribadendo che «non cediamo ai ricatti e alle menzogne», alcuni media media internazionali, citando un portavoce dell’Interno di Berlino, riferivano della disponibilità della Germania ad accogliere i profughi nel contesto di una distribuzione europea «bilanciata». Una soluzione che era già stata auspicata ieri dal vicepremier M5s Luigi Di Maio, che aveva dichiarato la sua disponibilità ad accogliere «donne e bambini» per poi mettersi «al telefono con ognuno dei capi di Stato europei per costringerli a rispettare le quote previste per ogni Paese».

Fico: soccorrere chi fugge da morte. Cei: non rinunciare ad accoglienza
Dalla stessa parte del vicepremier M5S c’è il presidente della Camera, Roberto Fico: l’iniziativa di Di Maio «è un segnale importante - dice Fico - ma allo stesso modo «credo fortemente che l'Italia non debba essere lasciata sola». «Non possiamo permettere che vengano lasciati in condizioni inaccettabili degli esseri umani che fuggono da dolore, morte e sofferenza» aggiunge Fico, «la nostra civiltà si misura da questo». Un appello in tal senso è arrivato anche dalla Cei, con il vescovo Guerino Di Tora, presidente nazionale della Fondazione Migrantes, per il quale «come cristiani non possiamo rinunciare mai all’accoglienza». E il delegato Cei per la Sicilia, mons. Antonio Staglianò, che invoca «una pronta soluzione umanitaria» per i profughi di Sea Watch e Sea Eye, vittime di «un dramma che chiede un’urgente risposta umana, confidamo che i governanti di Europa e della nostra Italia ci ascoltino».

L’apertura del vicepremier M5S sull’accoglienza dei migranti, arrivata venerdì 4 gennaio dopo una telefonata con il premier Giuseppe Conte, aveva già suscitato il gelo di Salvini. Ma poi un chiarimento tra i due vicepremier aveva smorzato i toni e smentito le voci di una frattura nella maggioranza.

Salvini: nave di Sea Eye ha violato regole soccorso
Per Salvini la nave 'Prof Albrecht Penck' della ong Sea Eye, una delle due ferme vicino alle coste maltesi con 17 migranti a bordo, «ha violato una delle più logiche ed elementari regole per il soccorso delle persone in mare». «Nonostante avesse ricevuto una indicazione ufficiale dalla guardia costiera di Tripoli, che stava per intervenire e quindi chiedeva alla ong di restare ferma - dice infatti il ministro - aveva deciso di disobbedire, caricare a bordo gli immigrati e fuggire». E comunque, aggiunge Salvini, «visto che le navi delle ong hanno bandiera olandese e tedesca, chiedano aiuto a Berlino e Amsterdam per attivare immediatamente un corridoio umanitario. A questo proposito - spiega il ministro- non risulta che Olanda e Malta abbiano mai attivato corridoi umanitari come invece fatto dall’Italia».

Sea Watch: offerta italiana non credibile
In ogni caso, il portavoce della Ong Sea Watch, Giorgia Linardi, giudica «non credibile» l’offerta italiana di soccorso per donne e minori: «La dichiarazione del vice premier Luigi Di Maio - dice Linardi in un’intervista al Fatto Quotidiano - è stata prontamente smentita da Matteo Salvini: l’Italia resta in una posizione che, rispetto alle intenzioni, non è chiara. È un’opzione che non possiamo prendere sul serio».

Toscana, ricorso alla Consulta contro decreto sicurezza
Anche sulla questione Sea Watch Salvini si dice «sereno», resta però la tensione con i sindaci contrari alle norme del decreto sicurezza che vietano l’iscrizione all’anagrafe degli stranieri richiedenti asilo. Mentre la fronda dei primi cittadini contrari al giro di vite voluto dal Viminale si allarga, la Toscana annuncia che è pronto il ricorso alla Consulta. In una nota il presidente della regione Enrico Rossi, confermando il pieno sostegno alla protesta dei sindaci che, dice, «fanno bene a ribellarsi ad una legge disumana che mette sulla strada, allo sbando, decine di migliaia di persone che così diventano facile preda dello sfruttamento brutale e della criminalità organizzata, aumentando l'insicurezza».

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