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Europee, al via le candidature M5S. Ma sarà Di Maio a scegliere i capilista

di Manuela Perrone

(ANSA)

3' di lettura

Provati dal voto abruzzese, i Cinque Stelle aprono le danze per le candidature alle europee e rivoluzionano il sistema di selezione. Chi si aspettava un ridimensionamento del ruolo del capo politico, Luigi Di Maio, dovrà ricredersi. Secondo il regolamento pubblicato su Rousseau, infatti, sarà lui in qualità di capo politico, sentito il garante Beppe Grillo, a scegliere i capilista nelle cinque circoscrizioni, candidati che dovranno comunque rispettare i requisiti previsti per tutti gli altri. E la scelta rispetterà il criterio della residenza, del domicilio personale e professionale e/o del centro principale degli interessi vitali del candidato. I nomi dei capilista così identificati saranno soltanto ratificati dal voto degli iscritti su Rousseau.

Il nuovo regolamento stabilisce per la prima volta che «il capo politico, sentito il Garante, ha facoltà di valutare la compatibilità della candidatura con i valori e le politiche del MoVimento 5 Stelle, esprimendo l’eventuale parere vincolante negativo sull’opportunità di accettazione della candidatura; tale parere vincolante può essere espresso fino al momento del deposito delle liste elettorali».

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Per un Movimento nato sotto la bandiera dell’orizzontalità e della democrazia diretta, questo passaggio segna la definitiva trasformazione in partito. Calato nel contesto odierno, dopo il tracollo in Abruzzo e le critiche di molti all’eccessivo verticismo, suona anche come una blindatura del leader, concordata con Davide Casaleggio che proprio ieri ha stoppato l’ipotesi di affiancare al capo politico una “segreteria” e di prevedere articolazioni territoriali più strutturate.

Non è l'unica novità. Alle europarlamentarie debutterà infatti il sistema “meriti”, che però includono sia le competenze in senso stretto sia il livello di partecipazione alle attività del M5S e agli eventi formativi su Rousseau. I votanti sulla piattaforma online potranno ordinare e scegliere i candidati sulla base di nove fattori, dall’intensità della partecipazione, appunto, agli eventi nazionali o territoriali del Movimento (svolta entro il 10 marzo) ai titoli di studio, dalla conoscenza dell’inglese (almeno livello B2) all’aver preso parte alla formazione su Rousseau, da premi o menzioni speciali alla “supercompetenza” in particolari ambiti. Anche l’aver già svolto un mandato elettivo vale l’attribuzione di un “merito”.

Evidente il tentativo di selezionare meglio la classe dirigente del M5S, che si è rivelata finora un tallone d'Achille. In sede di votazione l’ordine di presentazione dei candidati sarà determinata proprio dal possesso dei “meriti”: chi ne ha di più sarà visualizzato nelle posizioni più alte.

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La chiamata alle armi per le europarlamentarie è inaugurata da un post sul Blog delle Stelle che contiene già una dichiarazione politica di intenti. «L’appuntamento europeo è di primaria importanza per il futuro del nostro Paese e dell'Europa stessa», scrive il Movimento. «La politica dell’austerity ha fallito, generando un dissenso diffuso in ogni Paese dell’Unione. È per questo che il M5S può e deve ricoprire un ruolo chiave all’interno del prossimo Parlamento europeo».

Le candidature potranno essere avanzate da oggi alle ore 12 di lunedì 25 febbraio, nonostante non siano ancora affatto chiare le future alleanze del M5S: Luigi Di Maio ha finora incontrato forze molto eterogenee (i gilet gialli di Christophe Chalencon , i polacchi di Kukiz'15, i croati di Zivi zid e i finlandesi di Liike Nyt) e intende siglare un Manifesto comune sui temi della democrazia diretta e della cittadinanza digitale. Ma il lavoro è ancora in fieri e irto di difficoltà.

Per candidarsi è di nuovo indispensabile presentare il certificato penale e dei carichi pendenti (requisito spesso dribblato in passato: alle ultime politiche, ad esempio, Salvatore Caiata, seppur eletto, è stato costretto a passare al Misto per non aver informato delle indagini a suo carico), nonché leggere e accettare il regolamento e il codice di condotta. Altra novità è invece la funzione “Open Candidature” di Rousseau dove caricare tutti i documenti.

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