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Morta Anna Maria Canopi, badessa a San Giulio e figura di spicco del monachesimo italiano

(© marco albonico)

2' di lettura

Si è spenta questa mattina all’età di 87 anni madre Anna Maria Canopi, badessa emerita del monastero benedettino dell’isola di San Giulio a Orta (Novara). Figura di spicco della Chiesa italiana, aveva fondato il monastero 46 anni fa e l’aveva diretto fino allo scorso anno, passando la mano per motivi di salute alla nuova badessa, Maria Grazia Girolimetto.

Tra le più significative personalità del monachesimo italiano, Anna Maria Canopi (al secolo Rina) nacque a Pecorara, nel Piacentino, in una famiglia numerosa e profondamente religiosa. Spostatasi nel Pavese, compì gli studi superiori nel capoluogo, dove visse anche ai tempi dell’università, lavorando anche come assistente sociale. Si laureò in lettere alla Cattolica di Milano mentre maturava in lei il desiderio di vivere l’esperienza monastica.

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Entrata nell’abbazia benedettina di Viboldone nel luglio 1960, il 30 maggio 1965 prese i voti solenni. Nell’immediato dopo Concilio partecipò alla revisione della nuova traduzione della Bibbia Cei e alla preparazione dei nuovi libri liturgici. Assecondando un desiderio dell’allora vescovo di Novara, mons. Aldo Del Monte, nel 1973 diede inizio, con cinque consorelle, alla vita monastica sull’isola di San Giulio, presso il Lago d’Orta.

Nel 1993 diventò la prima donna a firmare le meditazioni per la Via Crucis del Pontefice (Giovanni Paolo II) al Colosseo. La comunità Mater Ecclesiae, sempre più fiorente e ricca di vocazioni (sono circa ottanta le religiose che vi abitano), negli anni ha fondato altre realtà ad essa collegate: nel 2002 viene fondato il priorato Regina Pacis a Saint-Oyen, in Valle d'Aosta (oggi abbazia autonoma), che ha ricevuto le visite di Giovanni Paolo II e di papa Benedetto XVI; nel 2008 un altro priorato a Fossano, mentre alcune monache sono state chiamate a rivitalizzare i monasteri di Sant’Antonio abate a Ferrara e di San Raimondo a Piacenza.

Madre Anna Maria Canopi era anche una feconda scrittrice di temi monastici e spirituali (circa un centinaio le pubblicazioni all’attivo), studiosa di mistica e di Sacra Scrittura, punto di riferimento per credenti e laici in ricerca nella diocesi di Novara, ma anche da numerosi parti d’Italia. (M. Do.)

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