Inchiesta

Mazzette in Valle d’Aosta, condannato l’ex governatore Rollandin. L’ombra delle elezioni anticipate

di Ivan Cimmarusti

Augusto Rollandin

2' di lettura

L’ex governatore della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, è stato condannato a quattro anni e sei mesi per corruzione. Il processo ruota attorno a un giro di corruzioni che avrebbero fatto capo al leader storico dell’Union Valdôtaine. L’indagine, uno stralcio di un altro procedimento per ’ndrangheta, è stato coordinato dal procuratore capo Paolo Fortuna e dal sostituto Luca Ceccanti, che hanno dimostrato il presunto «sistema» di interessi trasversali del politico, in grado di muovore appalti in favore di un imprenditore, creando un sospetto danno alla Regione. L’ente, però, non si è costituito parte civile.

La difesa: «Condanna non giustificata»
«È una condanna che non si giustifica perché il materiale probatorio non dimostra l'esistenza di una corruzione, ora non possiamo far altro che aspettare le motivazioni e leggerle e certamente fare appello». Questo il commento dell’avvocato Giorgio Piazzese, difensore di Rollandin, sei volte governatore , ex senatore e attuale vice presidente del Consiglio Valle nonché leader storico dell’Union Valdôtaine.

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Interdizione per cinque anni
Il giudice ha disposto nei confronti di Rollandin l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, ma ha «bocciato» l’ipotesi di associazione per delinquere. Inoltre, Rollandin verrà sospeso nelle prossime settimane dal Consiglio regionale, in applicazione della legge Severino. Pene rilevanti anche per il manager della Finaosta Gabriele Accornero (4 anni, 6 mesi e 20 giorni) e per l’imprenditore Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio valdostano (3 anni e 8 mesi), entrambi accusati di corruzione e turbativa d’asta.

Le imputazioni
L’inchiesta - ribattezzata ”Effrenata audacia” (citazione dalle Catilinarie di Cicerone) - riguarda: le pressioni di Rollandin per trasferire la società elettrica Deval da un capannone di Autoporto spa assegnandolo al Caseificio valdostano; la gara vinta dall’azienda di Cuomo per le forniture da 70 mila euro ad una gara di corsa in montagna; e l’affidamento per 120 mila euro di lavori nel Forte di Bard. Tutte iniziative che coinvolgevano direttamente la Regione (attraverso sue partecipate). Nate da uno stralcio di intercettazioni su un’operazione contro le infiltrazioni della ’ndrangheta, le indagini sono state condotte dai carabinieri di Aosta.

Possibili elezioni anticipate
La notizia della condanna di Rollandin in pochi minuti ha fatto il giro della Valle d’Aosta, creando scompiglio soprattutto nell'attuale maggioranza in Regione (composta da forze autonomiste). Sono tanti gli elementi che minano la stabilità politica, a partire dai numeri (un risicato 18 a 17 tra gli schieramenti) per arrivare fino al recente arresto di un consigliere regionale dell’Union valdotaine per legami con la ’ndrangheta. Le elezioni anticipate, oggi, sembrano dietro l'angolo.

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