al via la raccolta firme

Castrazione in caso di pericolosità sociale e recidiva: ecco la proposta di legge della Lega

di Andrea Marini

Salvini: calendarizzare subito la legge sulla castrazione chimica

2' di lettura

«Per pedofli e stupratori galera e castrazione chimica. Vieni a firmare la proposta di legge della Lega!». Il Carroccio ha avviato una raccolta firme (che proseguirà l’11 e il 12 maggio) a sostegno della propria proposta di legge a favore della castrazione chimica per pedofili e stupratori. In parlamento, ad ora, ci sono due testi: uno alla Camera che ha come primo firmatario il sottosegretario leghista all’Interno Nicola Molteni (la proposta ufficiale per cui si stanno raccogliendo le sottoscrizioni) e l’altro in Senato, sottoscritto da Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato del Carroccio. Tuttavia gli alleati di governo M5S hanno già comunicato la loro contrarietà.

La valutazione del giudice sulla pericolosità sociale
La proposta Molteni (sottoscritta anche da 17 deputati del Carroccio, ma ferma in commissione giustizia ormai da un anno) prevede che i condannati per violenza sessuale, atti sessuali con minori, atti sessuali in presenza di under 14 ai fini di farli assistere (corruzione di minorenne), possano essere sottoposti a castrazione chimica (“blocco androgenico totale”) su decisione del giudice, valutati la pericolosità sociale, la personalità del reo e i suoi rapporti con la vittima.

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Trattamento sempre adottato per recidiva e reati a danno di minori
La proposta Molteni prevede che la castrazione chimica sia sempre disposta dal giudice in caso di recidiva e quando la violenza sessuale sia commessa su minori. La castrazione chimica andrà comunque inserita in un programma di recupero psicoterapeutico e sarà il giudice a indicare il metodo di blocco androgenico totale da applicare e in quale struttura sanitaria pubblica.

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La scelta del condannato
Chiunque sia stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale, atti sessuali con minori, atti sessuali in presenza di under 14 ai fini di farli assistere (corruzione di minorenne), indipendentemente dalla valutazione del giudice, può sempre chiedere di essere ammesso volontariamente alla castrazione chimica.

La castrazione chirurgica
La proposta di legge a firma Calderoli (presentata a fine aprile) prevede, invece, la castrazione chirurgica nei casi di recidiva . Inoltre, demanda a un successivo decreto attuativo (a firma del ministro della Giustizia di concerto con quello della Salute), da adottare entro sessanta giorni dalla entrata in vigore della legge, i metodi di applicazione e le strutture sanitarie pubbliche nelle quali eseguire la castrazione chimica e quella chirurgica.

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