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Destiny 2: I rinnegati è un ritorno alle origini? La sindrome abbandonica del Guardiano

di Luca Tremolada

Destiny 2 I rinnegati

2' di lettura

Sono un “buon Guardiano”, non nel senso che sono un forte giocatore di Destiny ma che sono un onesto mestierante che ha speso parecchie ore dentro il Mmo (Massive Multiplayer Online Game) di Bungie. I Rinnegati, l'espansione che inaugura il secondo anno di vita di Destiny 2, arriva dopo mesi complicati, con defenzioni di massa annunciate, grandi entusiamsmi esibiti e cocenti delusioni condivise. Alti e bassi, forse fisiologici per un gioco dalle ambizioni sterminate. Nato nel 2014 con le risorse per durare fino al 2024 ha “cambiato” più volte idea ascoltando la gigantesca community di giocatori che ha affollato e forse continua ad affollare il progetto di uno sparatutto fantascientifico calato dentro un mondo online persistente. L’uscita dell’espansione “I rinnegati” è stata accolta dalla critica e dal sottoscritto come un felice ritorno alle origini. E dimostra l’umiltà di riprendere da dove si era smarrita la strada privilegiando quindi quelle componenti legate alla narrazione, alla costruzione dei personaggi, al senso del gameplay che è poi il vero cuore pulsante dell’universo di Bungie.

Destiny 2 I rinnegati

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La storia. La campagna comincia con una rivolta scoppiata all’interno della prigione degli Anziani, capitanata dal principe degli Insonni Uldren Sov. Sopravvissuto all'assalto all'Astrocorazzata, Uldren riesce a reclutare alcuni dei più pericolosi ricercati della prigione sorvegliata da Variks. Nella rivolta perderà la vita Cayde-6, uno dei personaggi principali di Destiny 2. La nostra missione sarà quindi vendicare il simpatico e ormai defunto pistolero.

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Le novità. Tante piccole cose che però per un giocatore fedele fanno la differenza: ad esempio sono stati rivisti gli equilibri (la progessione nel gioco non è più così rapida) e le attività sono più integrate nella storia. La novità più macroscopica è Azzardo: due squadre di quattro giocatori giocano in due arene separate, affrontando diverse tipologie di nemici. L’esito e la strategia adottata porterà una delle due squadre a prevalere sull’altra. Si può anche visitareil campo nemico per creare scompiglio.

Il trailer

Raid concluso. A poco meno di due settimane dal lancio è arrivato il Raid
Ultimo Desiderio ed è stato completato, come riporta Eurogamer, sabato scorso dal Clan Redeem in ben 18 ore e 14 minuti (qui trovate il video). Sono stati così sbloccate nuove contenuti sono disponibili per tutti due nuovi contenuti: uno Strike a tema Città Sognante ed una nuovissima mappa per la modalità azzardo

Il giudizio. Da “buon” Guardiano, peraltro non molto critico, resta da capire come Bungie manterrà la promessa di un supporto costante e se saprà continuare su questa strada alternando contenuti gratuiti a espansioni a pagamento. Il dubbio è che la tenuta di una arena non dipenda solo dalla verve creativa dei creatori. Per tornare a giocare allo stesso gioco servono motiviazioni, nuovi sfide e vecchi amici. Se questi ultimi se non sono andati è difficile ritrovare l’entusiamo di un tempo.

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