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Smartphone, arriva Xiaomi e cresce più di Huawei: da maggio un 5G a meno di 600 euro

di Luca Tremolada

3' di lettura

“This is the real 5g, not the fake 5g”. Donovan Sung, product manager di Xiaomi dal palco del palazzo dei congressi di Barcellona sventola il primo smartphone 5G della casa cinese, come dire noi ce l'abbiamo, ha un prezzo ed è pronto per il mercato. Notch a goccia, tre fotocamere verticali disposte a semaforo e un prezzo davvero ultra-competitivo. Xiaomi qui al Mobile World Congress di Barcellona gioca subito la carta del prezzo sfidando il pubblico di giornalisti a indovinare quanto euro costeranno i suoi telefoni, un modo per ricordare a tutti di che pasta sono fatti e che sul prezzo puntano davvero molto. La versione 5G si chiama Mi Mix3 5G e arriverà a maggio al prezzo di 599 euro. In Italia ci sarà anche una versione da 128 Gb.

Come è la fotocamera? Si basa su piattaforma Qualcomm Spectra 380 ISP ed è una combinazione di tre fotocamere: un sensore da 48 Mp, il Sony IMX586 a cui si aggiunge una fotocamera grandangolare da 16 Mp e uno zoom da 12 Mp. Il comparto fotografico ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui quelli del sito DxOmark che la piazza al secondo posto e al primo sulla qualità dei video.
Come è il Mi9. Xiaomi lo ha definito come lo smartphone più bello che abbia mai prodotto. E come si presenta per i competitor come il nemico da battere nella fascia medio-alta. A partire dalle caratteristiche tecniche: segnalare un processore Qualcomm Snapdragon 855, schermo Amoled da 6.4 pollici Full HD e Ram che va da 6Gb a 8Gb. La batteria è da 3300 mAh ed è predisposto per la ricarica senza fili che promette di essere la più veloce del mondo: il 100% in 90 minuti. Colori cangianti che fanno molto giovane sarà disponibile in nero, blu e viola lavanda. Arriverà il 28 febbraio a cento euro in meno rispetto al 5G, quindi parliamo di uno smartphone da 499 euro.

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Ci sono anche le lampadine Led. Presentate come “one more thing” per fare il verso alla celebre presentazione di Steve Jobs, Xiaomi ha svelato in ultimo anche lampadine led che cambiano colore. Prezzo? 19,9 euro, meno della concorrenza come hanno a più riprese sottolineato.

Chi è Xiaomi. La traduzione del nome cinese di Xiaomi dovrebbe essere qualcosa di simile a “poco riso” o “una manciata di riso”. Arrivato in Italia a maggio (i suoi prodotti erano già presenti attraverso altri canali di distribuzione) in Europa è il quarto marchio in termini di vendite con una quota del 6%. Nell'ultimo anno però è il produttore cinese che è cresciuto di più nel Vecchio continente con un tasso di crescita del 63% (secondo la società di analisi Canalys). Neppure Huawei corre così veloce. A novembre, per capirci, ha aperto in Italia il punto vendita online e il suo primo store. Sono seguite in brevissimo tempo nuovi annunci, e i manager cinesi promettono decine di nuove inziative entro il 2019. In Europa sta andando piuttosto bene. Attualmente, il grosso del giro d'affari di Xiaomi arriva dal settore smartphone. Oggi sembra più volere puntare a diventare un centro di distribuzione per big cinesi e terze parti, un grande mall dell'elettronica aperto e in grado di offrire prodotti integrati. Come dire, loro, guardano oltre gli smartphone.

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