Maestra ferma prete: “Non si può pregare”/ Stop a Padre Nostro e benedizione scuola

- Alessandro Nidi

Una maestra ha stoppato un prete a scuola durante la benedizione dei locali: "Non è consentito pregare". Interrotto il Padre Nostro

carro funebre Prete (Pixabay)

Ha dell’incredibile quanto è accaduto a Precenicco, in Friuli-Venezia Giulia, dove una maestra ha letteralmente interrotto un prete mentre si apprestava a benedire la scuola primaria recitando la preghiera del “Padre Nostro“. Un gesto di intolleranza laicista che ha fatto il giro del web e dei giornali, dove è stata ricostruita accuratamente la vicenda. Il tutto risale alla giornata di mercoledì 15 settembre 2021, quando si è tenuta una cerimonia a seguito di opportuni lavori di restauro dell’istituto intitolato al duca d’Aosta Emanuele Filiberto.

Fra i presenti, scrive “La Verità” sulla sua edizione odierna, figurava anche don Cristiano Samuele Zentilin, il quale, con una mano sull’aspersorio si apprestava a recitare una preghiera, quando è stato bruscamente bloccato da una maestra: “Non è consentito”. Un’affermazione tanto imprevista quanto forte, di fronte alla quale il parroco, spiazzato, si è subito fermato. Inevitabilmente, fra tutti gli astanti è calato il gelo, dal momento che nessuno poteva attendersi una reazione del genere, tanto più quando tra i convocati all’evento c’è un sacerdote che, giocoforza, è chiamato a benedire i locali attraverso la preghiera.

MAESTRA FERMA SACERDOTE DURANTE BENEDIZIONE: LO SCONCERTO DEL MONDO POLITICO

L’episodio ha creato non soltanto imbarazzo, ma anche profondo disappunto nel mondo politico, come evidenziato dal consigliere regionale Mauro Di Bert su “La Verità”: “Il sacerdote aveva appena invitato alla tolleranza nei confronti degli altri, spiegando che l’ora di religione serve anche a educare alla convivenza. Chi ha invitato il parroco lo ha fatto per garantire la benedizione che conosciamo, salvo poi fermarlo davanti a tutti”.

Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin: “Recitare in pubblico il Padre nostro viene ritenuto un atto politicamente scorretto, da proibire. Non sono affatto d’accordo con questa impostazione culturale, che con la scusa di non urtare la sensibilità altrui, rischia estraniarsi non solo dai nostri valori, ma anche dalle nostre tradizioni”. Anche l’altro consigliere regionale presente, Maddalena Spagnolo, ha preso le distanze dal gesto: “Così si rischia di perdere il senso della nostra cultura e della tradizione religiosa oltre che, prima ancora, il buon senso. Ben vengano le benedizioni degli edifici scolastici, svolte come devono essere svolte”.







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