Europee, Berlusconi ‘gela’ Salvini/ “Alleanza innaturale Ppe-Populisti”: Governo con M5s? “Armata Brancaleone”

- Niccolò Magnani

Berlusconi "gela" Salvini sulle Elezioni Europee: "alleanza Ppe-populisti è innaturale". Leader Forza Italia contro M5s: "Governo Armata Brancaleone, Matteo torna con noi"

Murales su Berlusconi, Salvini e Di Maio Berlusconi, Salvini e Di Maio (Murales a Roma, LaPresse 2018)

C’è ancora vita nel Centrodestra? Berlusconi, Salvini, un Governo “anomalo” con i Cinque Stelle che proprio non va giù al leader di Forza Italia e la forte incognita “alleanza alle Europee 2019”. L’ex Cavaliere torna a parlare dopo qualche giorno ma non cambia il “refrain” principale: «Salvini fermi il Governo con i M5s, altrimenti non scontate le alleanze nelle prossime elezioni». In una intervista a Bruno Vespa – in occasione della presentazione dell’ultima fatica letteraria del conduttore di Porta a Porta – e poi con alcune dichiarazioni rilasciare a Tg Com24, Berlusconi prova a smuovere l’alleato nel Centrodestra: «È probabile che Salvini prospetti l’ipotesi di allearsi con la parte conservatrice del PPE, ma mi pare francamente difficile da realizzare. Sarebbe un matrimonio innaturale. Il Partito popolare europeo è fortemente europeista. Non gli piace questa Europa, ma vuole essere il motore del suo cambiamento. Noi consideriamo indispensabili due traguardi per l’Unione europea: una politica estera comune e una politica di difesa comune». È poi sempre lo stesso Berlusconi a spiegare che ad oggi, se il Centrodestra si presentasse alle Elezioni, «conquisterebbe la maggioranza assoluta».

BERLUSCONI: “SALVINI MI HA ASSICURATO FUTURO CON NOI”

Va detto che rispetto al 4 marzo chi farebbe un vero passo in avanti è proprio la Lega di Salvini, visto che secondo i sondaggi il partito di Berlusconi non andrebbe oltre il 10% nella più rosea della situazioni. «La solidità del nostro patto è stata dimostrata alle elezioni regionali. Salvini mi ha assicurato che per la Lega il futuro sarà con noi», rilancia il leader di Forza Italia che punta ad una sorta di rinnovamento interno del proprio movimento politico, «Il nostro nome lo troviamo sempre più giusto, quando sono ormai passati 25 anni dal suo battesimo. L’ Altra Italia è solo una definizione, un modo per indicare quella maggioranza di italiani ragionevoli, di buon senso e di buona volontà che, come noi, amano l’Italia, credono in un buon governo, sono rimasti sconcertati dai governi degli ultimi anni e che, alle elezioni del 4 marzo, in parte sono rimasti a casa e in parte hanno votato per punire la politica tradizionale». Se dunque da un lato si frena l’avanzata di Salvini verso un’alleanza Ppe-populisti, Berlusconi medita allo stesso tempo una possibile “chiusura” della Lega con l’alleanza grillina: «il Governo è un’Armata Brancaleone, non c’è più spazio per i Cinque Stelle». A chi addirittura ipotizza un possibile ingresso “esterno” nel Governo del Cambiamento, Berlusconi stronca subito «Voteremo solamente alcune misure del decreto sicurezza ma devono essere efficaci e rispettose dei diritti dei cittadini. Di fronte a uno stato etico che stabilisce che cosa è bene e che cosa è male e che trasforma i cittadini in sudditi, mi pare che ci siano tutte le premesse di una deriva autoritaria», conclude Berlusconi nel libro “Rivoluzione” di Bruno Vespa.





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