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Manovra, fiducia a mezzanotte per salvare le vacanze

La Conferenza dei capigruppi accelera l'iter della legge di Bilancio. Voto domani in notturna, ok della Camera entro il 23

Carlantonio Solimene
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La manovra arriva nell'aula di palazzo Madama, senza che la commissione Bilancio abbia toccato palla. La conferenza della capigruppo del Senato, ha annunciato il presidente di turno, Roberto Calderoli, ha proceduto all'organizzazione in assemblea della discussione del disegno di legge di bilancio: la seduta decisiva si terrà domani venerdì 21 dicembre dalle  9 di domani mattina. Si passerà quindi, dopo le 12, al voto degli emendamenti della seconda sezione e, successivamente, si esaminerà all'esame della prima sezione. Siccome il governo, afferma il presidente, "ha preannunciato l'intenzione di chiedere la fiducia sulla prima sezione del ddl, la conferenza dei capigruppo ha previsto l'articolazione dei tempi successivi: la discussione sulla fiducia avrà la durata di circa 4 ore. Alle ore 22 si svolgeranno in un'unica fase le dichiarazioni di voto sulla fiducia e sul complesso della legge. Seguirà la chiama. Votato articolo 1 la seduta sarà sospesa, per consentire al governo di presentare la nota di variazione, che non appena trasmessa sarà deferita alla V commissione. L'assemblea procederà quindi al voto della nota di variazione e al voto finale del disegno di legge". L'accelerazione, che mira ad approvare la fiducia al Senato intorno alla mezzanotte, è finalizzata a portare il provvedimento alla Camera entro il weekend e a tentarne la definitiva approvazione entro domenica sera, in modo da non "rovinare" le feste natalizie ai parlamentari. L'opposizione ha però protestato in maniera veemente contro la decisione della maggioranza di portare il provvedimento in Aula senza relatori e senza che in Commissione fosse stato votato un solo articolo. In particolare Pd e Leu hanno deciso di abbandonare i lavori. "In 6 giorni non è mai stato discusso neanche un articolo. Arriva in Aula un maxi-emendamento mai votato da nessuno. È la prima volta nella storia della Repubblica. E' un'emergenza democratica" ha accusato il capogruppo dem a Palazzo Madama, Andrea Marcucci. "Non si è mai visto che il Senato debba votare una legge di Bilancio senza prima l'esame e neanche un voto nella Commissione. Noi chiediamo quindi che la Commissione esamini e voti la manovra e che poi l'Aula sia convocata il 24 e il 26 dicembre per l'approvazione" ha detto la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini - Non è possibile che il governo ci faccia discutere stasera ancora sulla manovra approvata alla Camera che è carta straccia, che sarà superata dal maxiemendamento che la cambierà totalmente. Non possiamo discutere stasera su argomenti a piacere. Come non è possibile votare la fiducia alle 23 di domani sera e che ci si mandi in diretta televisiva con le dichiarazioni di voto in un'ora notturna che servirebbe solo per fare concorrenza a Marzullo e al Consorzio Nettuno. È una cosa inaudita".

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