Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Caso Sarti, arriva la legge contro il "revenge-porn"

Salvini: "Vicenda disgustosa". E chiede informazioni alla polizia postale

Carlantonio Solimene
  • a
  • a
  • a

La vicenda della nuova diffusione sulle chat di filmati e immagini private appartenenti alla deputata grillina Giulia Sarti potrebbe accelerare l'iter della legge sulla cosiddetta revenge porn, vale a dire la diffusione non autorizzata sulla Rete di contenuti a sfondo sessuale. Ieri in commissione Giustizia di Palazzo Madama, è stata infatti svolta la relazione introduttiva del disegno di legge che porta la firma della senatrice di M5s Elvira Evangelista, che introduce la nuova fattispecie di reato. Il leghista Andrea Ostellari, che oltre a essere relatore è anche presidente della commissione, nella riunione di ieri, ha disposto un ciclo di audizioni sul tema, prima di arrivare, verosimilmente, alla redazione di un testo base che potrebbe essere largamente condiviso, visto che, sull'argomento esiste una larga convergenza tra tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. «Proporrò alcune modifiche - ha spiegato Ostellari - fra cui l'ulteriore inasprimento delle pene, previste dalla bozza, per chi pubblica materiale senza consenso, contando su un rapporto fiduciario con la persona offesa e, soprattutto, in caso di morte di quest'ultima. Un'adeguata riflessione sarà dedicata anche ai concetti di pubblicazione e diffusione, considerate le diverse modalità con cui le attuali tecnologie possono concorrere a creare patimento nelle vittime. È giunto il momento di dire basta. Se ricatti, minacci o pensi di vendicarti in un modo infame, finisci in galera». Anche l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, di Leu, sta da tempo lavorando per l'introduzione del reato di diffusione illecita di contenuti a sfondo sessuale, ponendo l'accento, oltre che sulla repressione del reato, sul percorso di sostegno psicologico e riabilitazione delle vittime. Nei giorni scorsi, erano stati i senatori di FI a presentare un ddl che prevedere pene fino a sei anni di reclusione per chi si renda colpevole di revenge porn. Intanto il caso della Sarti continua a far parlare. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è intervenuto per garantire che si occuperà personalmente della vicenda. Al momento, riferisce il Viminale, le verifiche della Polizia Postale non hanno rilevato la presenza in rete di nuove foto e video. Le immagini si stanno diffondendo attraverso le applicazioni di messaggeria. Salvini ribadisce la massima attenzione contro questi fenomeni: «È una vicenda disgustosa e molto grave. È nostro dovere proteggere la libertà e la privacy di Giulia Sarti e delle altre persone, spesso giovani, che subiscono e/o hanno subito lo stesso vergognoso trattamento». Solidarietà a Giulia Sarti è stata espressa anche dalla mamma di Tiziana Cantone, la ragazza del napoletano che si tolse la vita proprio a causa della diffusione di alcuni contenuti multimediali che la vedevano protagonista in momenti di intimità. "Mi dispiace tantissimo che le sia capitato questo, ma magari, essendo una parlamentare, quanto accaduto può diventare un input per legiferare e intervenire finalmente su questo fenomeno" ha detto Maria Teresa Giglio, madre di Tiziana.  Il garante per la privacy Antonello Soro ha invece invitato i media a evitare attacchi nei confronti della Sarti, già presumibilmente provata emotivamente da quanto accaduto nelle ultime settimane, con la diffusione delle vecchie immagini private anticipata dai nuovi sviluppi dell'inchiesta delle Iene sulla cosiddetta "rimborsopoli" grillina.

Dai blog