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Sulla Flat tax ricomincia la guerra: "Costa 59 miliardi". Ma a Salvini ne bastano 15

Matteo Salvini

Il vicepremier attacca il Mef: "Numeri strampalati"

Silvia Sfregola
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"Per avviare la flat tax per le famiglie serviranno fra i 12 e i 15 miliardi per una rivoluzione epocale. Sarebbe un primo colpo sostanzioso e garantirebbe l'abbattimento fiscale non a tutti, ma a tanti" ribadisce il vicepremier Matteo Salvini a Rtl 102.5, spiegando che le cifre che circolano di 50-60 miliardi sono "strampalate, non siamo al Superenalotto". Il ministro dell'Interno ha aggiunto che "l'Iva non abbiamo nessuna intenzione aumentarla, perchè pagherebbero i consumatorti. In questo momento in ascolto tante partite iva che pagheranno solo 15% tasse con meno burocrazia. Stfgesso percorso stiamo lavorando perc hè riguardi anche le famiglie. Così Salvini sulla flat tax alza la posta. "Noi non abbiamo smesso di lavorare" e "nel 2019 vogliamo entrare anche nelle case delle famiglie dei lavoratori dipendenti italiani". Il leader della Lega, insomma, rilancia sulla misura economica, cavallo di battaglia del centrodestra, e questo non sfugge a Luigi Di Maio. Il capo politico pentastellato di fatto non chiude le porte ad un allargamento della tassa piatta e conferma la volontà di trovare una soluzione "insieme alla Lega, come abbiamo sempre fatto". Attenzione però "l'importante è non fare facili promesse alla Berlusconi, come rappresentanti dello Stato non dobbiamo mai dimenticarci di avere delle responsabilità nei confronti dei cittadini". Una frenata che arriva poco dopo essere stato reso pubblico il contenuto di una simulazione del Mef, datata l'8 febbraio 2019, che sulla flat tax, applicata alle famiglie, calcola una spesa di 59,3 miliardi. Un documento circolato, si vocifera, tra i parlamentari della maggioranza, di cui però i leghisti non sanno nulla. "Mai visto" confida una fonte autorevole del Carroccio e comunque "non c'entra nulla con la nostra proposta di Flat tax". Nella simulazione il peso della clausola di salvaguardia sarebbe di 4,4 miliardi. Il testo fa riferimento ad una duplice aliquota: del 15% fino a 80mila euro di reddito e del 20% per i redditi eccedenti tale soglia. E la misura, secondo il documento, favorirebbe un numero di nuclei familiari pari a 16,4 milioni mentre il vantaggio medio familiare sarebbe di circa 3600 euro. Nella simulazione infatti si fa riferimento a una flat tax che prevede una deduzione di 3mila euro per ciascun componente del nucleo familiari con reddito fino a 35mila euro mentre per i redditi superiori ai 50mila euro all'anno non sarebbe prevista alcuna deduzione. Un testo, sottolineano dal Carroccio, fatto uscire ad arte in risposta alle richieste di Salvini e comunque, spiega il sottosegretario ai Trasporti, Armando Siri, "antecedente alle nostre elaborazioni". "La nostra proposta di Flat Tax Fase II - sottolinea - ha un'incidenza di circa 12 mld e si riferisce ad un intervento di riduzione dell'imposta per tutte le famiglie fino a 50 mila euro di reddito". Si apre quindi un altro fronte, su cui Lega e M5S sono pronti a confrontarsi.

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