Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Siete l'Italia dei no". "State coi nazisti": guerra totale Lega-M5S

Carlantonio Solimene
  • a
  • a
  • a

Non accenna a diminuire la tensione tra Lega e MoVimento 5 Stelle. All'indomani di un Consiglio dei ministri che ha fatto registrare l'ennesima fumata nera sulla vicenda dei rimborsi ai truffati delle banche e prodotto l'approvazione del Decreto Crescita (ma solo con la formula "salvo intese") gli alleati sono tornati a punzecchiarsi. Era stato Matteo Salvini, in mattinata, ad aprire le ostilità, dicendosi stanco della politica "dei troppi no", un riferimento per niente velato all'alleato di governo. Luigi Di Maio non ha aspettato molto per replicare. "Poche parole e affrontiamo questo momento con il massimo della serietà e non con questi slogan, al solito, 'si blocca il Paese', 'troppi no'. Lo sanno benissimo anche loro che, quando lavoriamo sui casi concreti sulle questioni che riguardano gli italiani, non ci batte nessuno" ha detto il vicepremier grillino a margine di un incontro a Milano con Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda. La stoccata più dura sarebbe però arrivata in seguito: "Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo con forze politiche che faranno parte del gruppo con cui si alleerà la Lega, che addirittura, in alcuni casi, negano l'Olocausto" ha detto Di Maio. "Stiamo parlando di gruppi parlamentari - ha aggiunto - che sono usciti dal Parlamento, quando si commemorava la strage dell'Olocausto e quello che hanno fatto nei campi di concentramento, quindi quando vedo queste cose mi preoccupo. E' mio dovere come forza politica e come capo politico del M5S dire che quelle cose non mi appartengono, infatti noi creeremo un gruppo unico e indipendente in Parlamento europeo con altri movimenti civici come il nostro e non staremo con queste ultradestre, che quando si tratta di scontri ideologici mi preoccupano non poco". Parole molto pesanti che seguono la presa di distanza sui diritti durante lo scorso weekend, quando Salvini aveva presenziato al Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona e Di Maio aveva definito "da fanatici" l'evento. E probabilmente non è un caso se il leader del MoVimento 5 Stelle ha deciso di calcare la mano su questi aspetti. Una settimana di contrapposizione, infatti, sembra aver giovato ai grillini. Per lo meno a quanto risulta dagli ultimi sondaggi, che segnalano un'inversione delle tendenze degli ultimi mesi. Per la seconda settimana - stando a quanto emerge dalla rilevazione settimanale condotta da Index Research per Piazza Pulita - continua a scendere la Lega e c'è una ripresa del Movimento Cinque Stelle. Il Carroccio registra, dal 28 marzo al 4 Aprile, un -0,9% passando dal 34,5 al 33,6. Per i grillini, questa settimana, un +0,5%. Il Movimento passa, dunque, dal 20,6% al 21,1%, alle politiche il 32,7%. Si arresta, invece, la rimonta del Pd. Dal 21,1%, del 28 marzo, al 20,8% del 4 Aprile. In pratica, Di Maio ha controsorpassato Zingaretti. Che, nella dinamica dello scontro tra i due alleati di governo, rischia di restare invisibile sullo sfondo.

Dai blog