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Disastro Lamorgese sui migranti. Salvini chiede il vertice con Draghi

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Un disastro in piena regola. Ora è arrivato il momento di intervenire. La spina nel fianco della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese si chiama «migranti» e il leader della Lega Matteo Salvini sollecita un incontro chiarificatore a tre, alla presenza del presidente del consiglio. Mario Draghi. Quando? Dal Viminale trapela che è solo questione di programmazione: il confronto si svolgerà non appena lo permetterà l'agenda del premier.

Nel frattempo - come riportato da La Stampa - i numeri confermano che siamo in piena fase di emergenza sbarchi, soprattutto sulle coste calabre. Ultimamente la rotta preferita è quella orientale, prevalentemente dalla Turchia: mentre da qui in passato provenivano piccole imbarcazioni, attualmente si assiste all'arrivo di pescherecci con oltre 300 persone a bordo. Ieri, a causa del maltempo, non si sono registrati sbarchi, ma nei due giorni precedenti tra Calabria e Sicilia sono giunte 1.097 persone, mentre altre 367 sono in attesa di farlo a bordo della GeoBarents di Medici Senza Frontiere. «Non possiamo aspettare ancora oltre. Abbiamo bisogno di un porto sicuro», è l'ennesimo appello che l'Ong affida a Twitter. E dal Viminale assicurano che le operazioni di prima accoglienza per questi extracomunitari saranno possibili non appena si troverà un porto sicuro disponibile. Cinque sono le navi quarantena che hanno il compito di offrire un primo riparo ai migranti, nella piena tutela della salute degli italiani che vivono sulle coste calabre e siciliane.

 

Ieri, a Roccella Ionica, in Calabria, sono state montate le tende di una tensostruttura. Intanto si procede allo smistamento, sull'intero territorio nazionale, dei migranti che hanno già superato il periodo di quarantena e sono stati identificati. In tutto, dall'inizio dell'anno a ieri, ne sono arrivati il doppio rispetto al 2020: 52. 665 contro 26. 915. Inevitabile la protesta della Lega: a parte Salvini, a rincarare la dose, ci ha pensato il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. «Tutti questi 50 mila immigrati arrivati resteranno in Italia e a breve saranno un problema sociale - ha tuonato -. Dove li metteremo? Come li manterremo? Come possono sperare di inserirsi a livello lavorativo se abbiamo una disoccupazione generale al 10%? Facile fare i Richard Gere che fanno passerella sulle navi delle Ong, ma poi i Gere tornano a Hollywood e questi 50mila immigrati restano qui in Italia, a spese degli italiani, mica nella sua villa a Hollywood».

Ma non va dimenticato - ricorda ancora La Stampa - che lo stesso presidente del Consiglio ha ribadito il dovere di salvare i migranti in mare, senza tralasciare il fatto che sul raddoppio degli sbarchi nel 2021 incidono condizioni geopolitiche ed economiche quali la crisi economica accentuata dalla pandemia del Covid e la crisi in Afghanistan. Proprio a causa della prevalenza della rotta turca, ieri la titolare del Viminale ha avuto un colloquio telefonico con il ministro dell'Interno della Repubblica di Turchia, Suleyman Soylu. Tra i temi trattati anche quello sulle organizzazioni criminali che sfruttano e alimentano i flussi dell'immigrazione irregolare nel Mediterraneo orientale. Dal Viminale precisano che «i ministri Lamorgese e Soylu hanno concordato l'agenda di un incontro bilaterale in presenza, che si svolgerà prossimamente a Roma, con una specifica attenzione anche alla prevenzione dei flussi migratori irregolari via mare».

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