Suore votano PD alle primarie e preti dicono messa vestiti per Carnevale

di Carlo Franza

Domenica 3 marzo 2019 tutti in attesa e in apprensione per conoscere il nuovo segretario del PD. Sarà Martina, sarà Giachetti o sarà Zingaretti? Sappiamo che dalle urne delle primarie è fuoriuscito il nome di Zingaretti, e fin qui niente di nuovo o di strano. Lo strano invece ci viene da questa immagine che vi presento. E’ una bella foto scattata a Ferrara (3 marzo 2019) di suore in fila ai banchetti del Partito PD per le primarie, e soprattutto di consacrate che vanno a votare un partito che sponsorizza aborto, matrimoni fra persone dello stesso sesso, utero in affitto, adozioni a chiunque, ecc. ecc.

Lontani i tempi in cui la chiesa scomunicava la sinistra, ricordo bene gli anni Cinquanta del Novecento. Sicuramente le suore avranno avuto il permesso per tale scelta da Bergoglio che proprio stamane ( 4 marzo 2019) nell’omelia in Santa Marta l’aveva fino alla noia con i “pettegolezzi” , come se noi giornalisti a fare il nostro dovere e dunque dando notizie a destra e a manca, documentando ogni cosa, facessimo del pettegolezzo e del terrorismo.

Con tutti i danni che il suo pontificato sta facendo alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, Bergoglio non s’avvede degli scandali madornali che preti e vescovi fanno in tutto il mondo, dall’Italia agli Stati Uniti, all’Australia e in America del Sud. Gli scandali e i crimini del cardinale Theodore McCarrick, 88 anni, arcivescovo emerito di Washington, o del Cardinale australiano George Pell, o dell’Ambasciatore Vaticano a Parigi Mons. Luigi Ventura, di Monsignor Zanchetta -argentino- oggi in Vaticano, sono da spretamento e mi fermo qui perché nell’elenco ve ne sono migliaia e migliaia.

Fa notizia in tal senso il sito “Rete L’Abuso”, nomi e documenti che vanno dalle diocesi salentine a quelle siciliane, fino a Milano. Per tutto ciò Bergoglio parla di “pettegolezzo”, invece di prendere misure estreme e battersi il petto per i peccati gravissimi dei suoi sudditi.Miniato-2-700×467 Dopo aver “alzato i toni” durante l’omelia a Santa Marta, Papa Bergoglio si trasforma di nuovo nell’uomo mite e disponibile da gran furbastro che noi tutti abbiamo imparato a conoscere e, ancora una volta, elargisce un consiglio che, se messo in pratica a suo dire, ci avvicinerebbe di un gradino in più al Paradiso. Non è Bergoglio che ci dà il Paradiso, è Cristo che legge nel profondo di ogni cuore e di ogni essere umano.

Ha detto stamane Bergoglio: “Fare chiacchiere è terrorismo perché quello che chiacchiera è come un terrorista che butta la bomba e se ne va, distrugge: con la lingua distrugge, non fa la pace. Ma è furbo, eh? Non è un terrorista suicida, no, no, lui si custodisce bene”. E ancora sue parole : “Ogni volta che mi viene in bocca di dire una cosa che è seminare zizzania e divisione e sparlare di un altro…mordersi la lingua! Io vi assicuro, eh? Che se voi fate questo esercizio di mordersi la lingua invece di seminare zizzania, i primi tempi si gonfierà così la lingua, ferita, perché il diavolo ci aiuta a questo perché è il suo lavoro, è il suo mestiere: dividere”.

Sa bene Papa Bergoglio che oggi la Chiesa di Cristo è divisa proprio per sua colpa, visto che non ha mai risposto ai quattro “dubia” che illustrissimi cardinali porgevano a lui e ai quali non è stata mai data risposta. Proviamo a dare uno sguardo veloce a notizie che ci arrivano fresche da più parti del mondo, proprio in occasione del carnevale.

Volete sapere cosa fanno parroci e preti vari per festeggiare il carnevale? In una parrocchia in Germania, il parroco entra nello spirito del Carnevale, e celebra la messa mascherato da cuoca, -per questo il cappellone – con in mano un cucchiaio di legno…E va bè… E poichè abbiamo parlato del Papa che predica vi presento un predicatore sui generis, il monaco olivetano con occhiali a forma di cuore, abate di San Miniato in Toscana, che predicherà gli esercizi spirituali al Pontefice e alla Curia romana, dal 10 al 15 marzo 2019 ad Ariccia-Roma; è Padre Bernardo Gianni, che nelle foto vediamo in situazioni festose, certamente non quaresimali. Papa, vescovi e preti poi il Mercoledì delle Ceneri si cospargeranno (abusivamente) il capo con le ceneri alla luce del “memento mori”.

Carlo Franza

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