Caritas Roma, allarme povertà 100mila famiglie prete raccoglie +1200 Kg per poveri zona
Chiesa e Società Lazio Roma

Caritas Roma, allarme povertà 100mila famiglie prete raccoglie +1200 Kg per poveri zona

mercoledì 16 gennaio, 2019

ROMA 16 GENNAIO - Caritas Roma, emergenza povertà 100mila famiglie. Prete raccoglie +1200 Kg per poveri con partnership con supermarket e parrocchiani
Numeri drammatici dall'ultimo rapporto Caritas su Roma:16000 imprese chiuse negli ultimi cinque anni e 100mila le famiglie senza occupati. Più di 1200 chili fra prodotti alimentari e articoli per gli indigenti vengono raccolti grazie alla partnership stretta da Don Antonio Pompili con il vicino supermarket nella zona San Giovanni a Roma e con il supporto del gruppo Caritas parrocchiale di volontari avviato nella stessa parrocchia.

Aumentano le povertà e le diseguaglianze a Roma secondo il rapporto della Caritas di Roma per l’anno 2018 ‘La poverta’ a Roma: un punto di vista’. I numeri parlano chiaro: 16000 imprese chiuse negli ultimi cinque anni, in 10 anni aumentano del 47,8% le famiglie con un solo reddito, i redditi sono profondamente diseguali a seconda del municipio di residenza fino anche al centro, un quarto dei giovani romani tra i 18 e i 29 anni è disoccupato. Un quadro preoccupante quello della povertà e delle profonde differenze economiche e sociali che spaccano la città di Roma. Dal rapporto si legge che sono 21.149 le persone che a Roma hanno chiesto aiuto alla Caritas nel 2018 con richieste di cibo, casa e lavoro.

In prima fila a Roma, fra le tante parrocchie e centri di aiuto, nella zona centrale di San Giovanni, il parroco di San Martino I Papa Antonio Pompili, che ha creato una partership con il vicino supermercato vicino, chiedendo ai parrocchiano di lasciare parte della spesa per i poveri della zona.

Don Antonio Pompili, parroco della chiesa di San Martino I Papa, nella centrale zona di San Giovanni a Roma, creare una partnership con il vicino supermercato per raccogliere prodotti alimentari e articoli utili per i poveri della chiesa. E’ iniziato tutto con l’insediamento di don Antonio Pompili nella Chiesa di San Martino I Papa a Roma, quando il neo parroco chiede ai parrocchiani di recarsi a far compere nel vicino supermercato Tigre e, fra gli acquisti personali chiede loro di i riservare un po’della spesa per le persone bisognose della parrocchia.  Le persone in difficoltà della Parrocchia vengono ricevute e ascoltate dal centro Caritas fondato dallo stesso don Pompili, assieme ad alcuni collaboratori della parrocchia.

Così Don Antonio Pompili biblista, araldista e parroco di San Martino I Papa in Roma: “All'inizio del mio ministero di Parroco di San Martino Primo Papa , nel 2011, ho deciso la nascita di un centro di ascolto Caritas che potesse offrire la sua assistenza ai poveri, rendendo disponibili a questo scopo alcuni locali parrocchiali.  Sebbene la zona di San Giovanni sia alquanto centrale e più fortunata di altre, non mancano casi di indigenza, situazioni di "periferia" - per usare un termine caro al nostro Vescovo il Papa Francesco - se non dal punto di vista geografico, dal punto di vista esistenziale. Stiamo parlando di famiglie o singole persone (prevalentemente italiane), che non hanno sufficienti mezzi per acquistare prodotti alimentari, ma anche semplicemente persone che vivono in solitudine o affrontano le più diverse forme di disagio. Persone che desiderano in primo luogo essere ascoltate, comprese, accolte e poi certamente, nella misura del possibile, essere aiutate umanamente e spiritualmente”.

"Così, tra le altre iniziative, abbiamo stretto un rapporto di collaborazione con un vicino supermercato, che ci consente con scadenza mensile di effettuare una "spesa solidale" di alimenti e altri beni di prima necessità". 

I parrocchiani infatti sanno che il pomeriggio del lunedì della prima settimana di ogni mese possono recarsi in questo supermercato e acquistare alcuni prodotti particolarmente necessari per le famiglie in difficoltà come ad esempio: pasta, legumi, pannolini, omogeneizzati, carne in scatola, olio, ecc. In tutto si riesce a raccogliere oltre 100 kg di prodotti alimentari in un solo giorno al mese, grazie alla generosità della comunità e all'intenso lavoro dei volontari del centro di ascolto, oltre che di altri fedeli i quali generosamente prestano all'occorrenza il loro aiuto. I volontari della parrocchia, aspettando al di là delle casse, raccolgono i prodotti e, aiutandosi con carrelli e cesti, li portano nella sala parrocchiale adibita a dispensa, dove questi vengono conservati per essere poi distribuiti settimanalmente, con pacchi completi, ai bisognosi. L’operazione ha avuto un buon riscontro e decine e decine di persone si recano ogni primo lunedì del mese nel supermercato di zona per lasciare un po’ della propria spesa ai volontari posizionati all’entrata del negozio. Così una collaboratrice del gruppo Caritas parrocchiale: “La nostra è una parrocchia molto generosa, che riesce persino ad assicurare ogni mese una bottiglia d’olio d’oliva ad ogni persona che ce la chiede”. Prosegue: “Prima bussavano alla nostra porta molti extracomunitari, oggi sono prevalentemente italiani in grandi difficoltà economiche. A inizio mese ad ogni messa si ricorda ai parrocchiani di ricordarsi degli ultimi ed in particolare della nostra raccolta alimentare solidale. Sui volantini che diffondiamo chiediamo gli alimenti o i prodotti strettamente necessari alle famiglie bisognose: pasta, olio, tonno pelati, legumi, caffè, zucchero, biscotti, carne in scatola, latte, omogeneizzati, pannolini”.






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