Il prigioniero Arda, nuovamente arrestato, scrive una lettera alla madre

Il prigioniero palestinese Mahmoud Arda, 46 anni, ha inviato una lettera alla madre attraverso il suo avvocato, come ha riferito venerdì scorso Quds News Network.

La lettera dice quanto segue:

“Vorrei salutarti, mamma, e dirti che ho cercato in tutti i modi di venire ad abbracciarti prima che tu lasci questo mondo, ma non ci sono riuscito.

Sei nel mio cuore e nella mia mente. La buona notizia è che ho mangiato fichi in molti luoghi della nostra patria. Ho anche mangiato fichi d’India, melograni, sommacco e timo selvatico. Ho anche mangiato guava per la prima volta in 25 anni. Avevo un barattolo di miele in regalo per te. Estendi i miei saluti alle mie sorelle defunte Basima, Ruba, Khitam e Saeda, e anche ai miei fratelli, perché mi mancano molto.

Ho annusato il profumo della libertà ed abbiamo visto che il mondo è cambiato. Ho scalato le montagne della Palestina per lunghe ore e abbiamo attraversato vaste pianure. Ho visto come la piana di Arraba, la mia città natale, è una piccola parte di Bisan e Nazareth.

I miei saluti a tutti i miei familiari ed amici. I miei saluti a mia nipote, Sinat: ho indossato i suoi calzini camminando nelle montagne. I miei saluti ad Abdullah, Hadil, Yusef, la moglie di Raddad, e tutta la famiglia, Sara, Rahaf, Ghada, Muhammad e tutti. Un saluto speciale a Huda. Mi manca così tanto e le manderò tutta la storia”.

Arda, 46 anni, ha trascorso oltre 28 anni della sua vita nelle carceri israeliane, di cui 25 continuativi. Sta scontando una pena all’ergastolo.

Il 6 settembre, assieme ad altri cinque detenuti, è riuscito ad organizzare una fuga rocambolesca dal carcere di massima sicurezza di Gilboa. Tuttavia, è stato catturato dalla polizia israeliana alla periferia di Nazareth, a nord della Palestina occupata.

(Fonti: QNN, Palestine Chronicle, Social Media).

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi