Convegno “André Gide" alla Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Caserta

Giovedì 2 novembre 2017, ore 9.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Giovedì 2 novembre 2017 alle ore 9.00 presso la sala Gaetano Liccardo, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Viale Ellittico 31 a Caserta, si terrà la giornata internazionale “André Gide face aux sciences humaines et sociales”. Il Convegno, organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche “Jean Monnet” della stessa Università, in collaborazione con l’Università della Lorena, Centre Écritures EA 3943, con l’Association des Amis d’André Gide, con la Fondation Catherine Gide e con La Renaissance Française vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti, quali Pierre Masson (Università di Nantes), Jean-Michel Wittmann (Università della Lorena), Riccardo Benedettini (Università di Verona), Fabio Libasci (Università di Verona), Stéphanie Bertrand (Università della Lorena), Carmen Saggiomo (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”) e Angelo Zotti (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”).
Sono previsti in apertura i saluti diGian Maria Piccinelli (Direttore del Dipartimento di Scienze politiche “Jean Monnet”), di Anna Soncini (Università di Bologna) e di Rosanna Gorris Camos (Università di Verona).
I l convegno esplorerà la figura e l’opera di André Gide (Premio Nobel per la letteratura – 1947) nei suoi molteplici aspetti, stabilendo una mirata correlazione con temi di carattere letterario, sociale e criminologico.
Fra i titoli delle relazioni si sottolineano:« Gide, Lévy-Bruhl et les noirs » (Pierre Masson), « Gide entre Darwin et le darwinisme social » (Jean-Michel Wittmann), « Qu’est-ce que la vérité ? Gide et ses Souvenirs de la Cour d’assises» (Riccardo Benedettini), « L’amour des garçons entre théorie et poésie : de Gide à Pasolini, Foucault et Bersani » (Fabio Libasci), « Le traité gidien, au carrefour des savoirs et des disciplines scolaires » (Stéphanie Bertrand), « Gide face à Dostoïevski : entre le maudit et le Bonheur » (Carmen Saggiomo), « Lafcadio et la valeur de l’autoréalisation à tout prix » (Angelo Zotti).
André Gide è stato uno degli scrittori più influenti del primo Novecento europeo.
Maestro di più generazioni, la sua influenza si è estesa dalla cultura al costume, sia per l’incessante ricerca di nuove forme letterarie sia per le sue coraggiose prese di posizione in materia morale e politica. Centrali nella sua produzione sono i temi del viaggio e della confessione, insieme con quelli della sincerità e della spontaneità. Decisiva è stata la sua influenza su molti scrittori di caratura internazionale, quali Sartre, Malraux, Camus, Barthes(in Francia), Rilke, Mann, Flann O’Brien, Huxley, James Baldwin, Yukio Mishima e molti altri.
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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