Associazione Nuova Civiltà delle Macchine. Nuovo ciclo di incontri: "La realtà delle migrazioni. Conoscere di più per agire meglio."

Mercoledì 20 febbraio 2019 - ore 18/20 Salone Comunale - Piazza A. Saffi,8 - Forlì
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Associazione Nuova Civiltà delle Macchine.

Nuovo ciclo di incontri:
"La realtà delle migrazioni. Conoscere di più per agire meglio."

Mercoledì 20 febbraio 2019 - ore 18/20
Salone Comunale - Piazza A. Saffi,8 - Forlì

Relazioni di
Valerio Calzolaio e Cristina Molfetta.

Coordina Marco Borraccetti.







Alcuni dati inerenti l’andamento demografico.

L’ISTAT ci ha appena informato che il 2018 è stato il 4° anno consecutivo di calo demografico: il saldo naturale è negativo (-187mila), risultando il secondo livello più basso nella storia dopo quello del 2017 (-191mila). Questi dati includono anche il fenomeno delle migrazioni: tengono conto sia dei flussi in entrata sia di quelli in uscita.
I cittadini stranieri residenti sono 5 milioni 234mila (+17,4 per mille) e rappresentano l’8,7% della popolazione totale: i dati fanno riferimento alle persone registrate alle anagrafi comunali che hanno una cittadinanza diversa da quella italiana (sia UE che extra UE). Gli stranieri non comunitari, quelli che nell’immaginario collettivo sono percepiti come i “veri stranieri”, sono circa 3,5 milioni.

Nel 2018, il saldo migratorio con l’estero è stato positivo per 190mila unità e registra un lieve incremento sull’anno precedente, quando risultò pari a +188mila. Aumentano sia le immigrazioni, pari a 349mila (+1,7%), sia le emigrazioni, 160mila (+3,1%). I flussi in ingresso, perlopiù dovuti a cittadini stranieri (302mila), hanno toccato il livello più alto degli ultimi sei anni. Solo 40mila emigrazioni per l’estero, su complessive 160mila, coinvolgono cittadini stranieri. Tra i cittadini italiani continuano a essere più numerose le partenze dei ritorni: nel 2018 risultano, infatti, 47mila rimpatri e 120mila espatri.

Questi dati non includono chi è in Italia con regolare visto ma non ha la residenza nel nostro paese (stimati in circa 400.000 persone), chi è in lista per il riconoscimento di rifugiato o chi ha fatto la richiesta d'asilo e chi è qui in modo irregolare (stimati complessivamente in altre 400-500 mila persone).

L’incontro
L'obbiettivo è quello di proporre un duplice approfondimento:

1) una riflessione sul cosa è successo alla nostra specie nel tempo e per capire quali sono le peculiarità del fenomeno migrazioni in questa particolare fase storica

2) conoscere gli aspetti salienti dell'accordo mondiale firmato a dicembre 2018 a Marrakech da 164 paesi ma non dall'Italia. L'accordo, non vincolante e che è frutto di un lavoro di oltre 2 anni in ambito ONU, indica 23 obbiettivi da portare avanti per cercare di poter avere migrazioni sicure, ordinate e regolari. Il governo ha deciso di rimandare la decisione al parlamento. La decisione del rinvio nasce dal fatto che il tema è divisivo all'interno della maggioranza di governo.

A 70 anni dall'approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dopo aver contribuito alla elaborazione di questo accordo, desta una qualche preoccupazione il fatto che il nostro paese rischi di finire nella lista dei paesi che non firmeranno l’accordo. E se non vogliamo stare negli accordi internazionali cosa vogliamo? Di quale mondo vogliamo fare parte?

Per informazioni:
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Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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