Atlas of Transitions Biennale "HOME" PROGRAMMA.

BOLOGNA, 1 - 10 Marzo 2019.
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Atlas of Transitions Biennale

"HOME"

BOLOGNA, 1 - 10 Marzo 2019.

PROGRAMMA.


Tania Bruguera (Cuba).

REFERENDUM
performance partecipata
1-10 marzo | diversi luoghi della città

L’artista e attivista cubana Tania Bruguera indìce a Bologna Referendum. La performance, intesa come “arte di comportamento”, vede l’attivazione di una campagna referendaria urbana che chiama gli abitanti della città a esprimersi su una questione riguardante la migrazione, nata da un dibattito pubblico che ha coinvolto realtà del territorio, attivisti, organizzazioni impegnate nell’accoglienza e cittadini. Bacheche urbane, interventi radiofonici, dibattiti pubblici, postazioni in teatri, centri culturali e circoli sociali giocano un ruolo decisivo nella realizzazione del progetto. Per le dieci giornate di HOME è possibile votare in diversi luoghi mentre un tabellone segnerà i risultati giornalieri, monitorando l’orizzonte di scelta dei partecipanti.

La lista dei seggi di votazione è consultabile sul sito bologna.emiliaromagnateatro.com


SCHOOL OF INTEGRATION
progetto speciale per Atlas of Transitions Biennale
1-10 marzo | DAMSLab




Tania Bruguera istituisce a Bologna una Scuola di Integrazione sul modello di quelle tedesche, ma ribaltandone la prospettiva, le lezioni infatti saranno condotte in questo caso da membri di comunità straniere residenti a Bologna. I contenuti degli incontri, con frequenza giornaliera, sono dedicati ogni giorno alla cultura di un paese diverso, spaziando dalle competenze artigianali, linguistiche e musicali, alle tradizioni culinarie e immaginari pop: Eritrea, Africa Occidentale, Ucraina, Marocco, Palestina, Rom e Sinti, Cina, Senegal, Perù, Iran.
In collaborazione con Centro Interculturale Zonarelli

1 marzo // ore 20.30 Lezione #1 Eritrea
2 marzo // ore 18.00 Lezione #2 Africa Occidentale
3 marzo // ore 18.00 Lezione #3 Ucraina
4 marzo // ore 18.00 Lezione #4 Marocco
5 marzo // ore 18.00 Lezione #5 Palestina
6 marzo // ore 18.00 Lezione #6 Rom e Sinti
7 marzo // ore 18.00 Lezione #7 Cina
8 marzo // ore 18.00 Lezione #8 Senegal
9 marzo // ore 19.00 Lezione #9 Perù
10 marzo // ore 18.00 Lezione #10 Iran


Tania Bruguera
Artista visiva e attivista, vive e lavora tra l'Avana e New York. I suoi progetti sono pratiche partecipative che ribaltano il ruolo dei cittadini da semplici spettatori ad “attori attivi”, con l’obiettivo di svelare e colpire gli effetti prodotti dall’operato delle forze politiche sulla società. È stata insignita della Laurea Honoris Causa alla School of the Art Institute di Chicago, selezionata tra i 100 Leading Global Thinkers dalla rivista Foreign Policy, inserita nell’elenco dell’#Index100 Freedom Expression Award, ha ricevuto il Premio Herb Alpert, e vinto il Radcliffe e Yale World Fellow. È la prima artista-in-sede del New York City Mayor’s Office of Immigrant Affairs.
Dal 2002 al 2009 ha sviluppato il programma “Catedra de Arte de Conducta” (“Arte di Comportamento”), un progetto pedagogico dedicato alla creazione di un curriculum artistico alternativo a quello accademico cubano, con sede a casa dell'artista. Dal 2003 la sua ricerca si basa sull'idea di l’Arte Útil, che suggerisce un utilizzo dell'arte come strumento per l'attivazione di modelli sostenibili mirati al cambiamento sociale. Le sue opere sono state esposte nei maggiori musei ed esposizioni internazionali, tra le altre: Documenta 11 (2002), 49a e 53a Biennale di Venezia (2001-2009), Tate Modern di Londra, (2008-2018), Guggenheim e MoMa di New York, Manifesta 12 (2018), MUAC – Mexico City (2018), Serpentine Gallery (2017), Centre d'Art Pompidou (2010). Tania Bruguera ha recentemente inaugurato l’Istituto Internazionale per l'”artivismo”, Hannah Arendt all’Avana, una scuola e uno spazio espositivo e discorsivo per cittadini, artisti e attivisti cubani.


Venerdì 1 marzo

ore 18.00 – DAMSLab
TANIA BRUGUERA
Referendum
opening performance + incontro
incontro con Tania Bruguera
coordinano Elisa Del Prete e Piersandra Di Matteo

L’artista e attivista cubana incontra gli abitanti di Bologna per ripercorrere, in forma di dialogo, i nodi teorici e tematici della sua ricerca artistica e per inaugurare ufficialmente la campagna referendaria con l’apertura dei seggi di votazione di Referendum. Bruguera racconta inoltre le ragioni che l’hanno portata a fondare una scuola temporanea guidata da associazioni e comunità straniere.


ore 20.30 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #1 Eritrea
Lodare o biasimare in rima: la poesia orale eritrea
L’essere umano nella cultura eritrea è considerato immortale. L’alba della vita inizia con i trilli, prosegue con ninne nanne ancestrali, prende corpo nell’aulò, componimento poetico cantato nelle manifestazioni pubbliche che inneggia agli antenati e accompagna l’uomo fino e oltre la morte, rendendolo eterno nella continuità mnemonica. La poetessa Ribka Sibhatu ci conduce negli universi poetici della sua terra, mentre officia la cerimonia del caffè, di cui narra leggende e storie.
In collaborazione con Next Generation Italy.


Sabato 2 marzo

ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #2 Africa Occidentale
Dimmi che pagne vuoi e ti dirò chi sei
Alla scoperta dei messaggi nascosti nelle colorate stoffe africane

Le stoffe africane parlano, sono messaggi in codice che raccontano desideri, avvertimenti, affetti. Tra i tessuti provenienti dall’Africa Occidentale e Sub-Sahariana saranno esposti i wax, stoffe provenienti da Costa d’Avorio, Gambia, Senegal, Nigeria, e i bogolan, tessuti dipinti a mano del Mali, di cui saranno spiegate tecniche di produzione, simbologie e proverbi. I sarti di Vicini d’Istanti offriranno la possibilità di ritagliare e cucire per creare un prodotto sartoriale.
In collaborazione con Associazione Vicini d’Istanti.





ore 21.30 – DAMSLab
NADIA BEUGRÉ / LATITUDES PROD LILLE (Costa d’Avorio)
spettacolo
Quartiers Libres
prima nazionale
coreografia e interpretazione Nadia Beugré
concezione e drammaturgia Boris Hennion
paesaggio sonoro Mathieu Grenier
produzione Latitudes Contemporaines

*posti limitati, prenotazione consigliata
a seguire incontro con Nadia Beugré

Cosa succede se varchiamo la soglia del divieto? Se ci inoltriamo in luoghi interdetti? Quartiers Libres si confronta con gli spazi-tabù, lì dove si negoziano forme di espressione, sottomissione, rivelazione. Una figura femminile intraprende una intensa lotta per addomesticare lo spazio, alla ricerca di una zona franca, senza limitazioni. Il corpo si avvicina agli spettatori per immagazzinare energia e andare più a fondo, come un mammifero marino che risale in superficie per prendere aria. In un universo sonoro prepotente e lieve allo stesso tempo, corpo e resti inorganici si fondono, si confondono creando un paesaggio.

Nadia Beugré
Muove i primi passi nella danza al Dante Théâtre, dove esplora le tradizioni della Costa d’Avorio. Nel 1997 fonda con Béatrice Kombé la compagnia Tché-Tché, riconosciuta da diversi premi internazionali. Prosegue la sua formazione coreografica all’Ecole des Sables di Germaine Acogny (Senegal) e nel 2009 al Ex.e.r.ce – Danse et Image presso il Centro Coreografico di Montpellier, dove realizza il solo Quartiers Libres, presentato al Théâtre de la Cité Internationale di Parigi, poi negli Stati Uniti, in molte città europee e in Brasile. Le sue opere sono state presentate al Festival La Bâtie di Ginevra, Festival d’Autumn di Parigi, Holland Festival, Bergen, Darmstadt, Strasburgo, Tolosa, Arles, Lille, Rennes. Attualmente è in preparazione L’Homme Rare, che debutterà al Festival Montpellier Danse 2019. Nadia Beugré collabora con coreografi internazionali, tra gli altri Seydou Boro, Alain Buffard, Dorothée Munyaneza e Boris Charmatz. È artista associata a Vooruit Ghent (2017-2021).


Domenica 3 marzo

ore 15.30 – DAMSLab
KRISTINA NORMAN / SABRINA MARCHETTI (Estonia/Italia)
Incontro
Home Is Where I Stand
residenza in collaborazione con Associazione Culturale Italia-Ucraina
progetto in coproduzione con Santarcangelo dei Teatri, Homo Novus Festival Riga, Kanuti Gildi SAAL

In residenza di creazione nell’ambito di HOME, l’artista estone Kristina Norman presenta una parte del percorso di ricerca finalizzato alla docu-performance Lighter Than Woman. Al centro della sua indagine il lavoro domestico compiuto da lavoratrici, comunemente definite “badanti”, provenienti dai paesi dell’Est, le famiglie per cui prestano servizio e le donne assistite. Al dialogo con la documentarista e le persone coinvolte nel percorso artistico, partecipa Sabrina Marchetti, sociologa dei processi culturali all’università Ca’ Foscari di Venezia, coordinatrice del progetto ERC “DomEQUAL: Paid Domestic Work and Global Inequalities”. Parleranno di migrazioni femminili, diritti e discriminazioni nell’ambito del lavoro di cura nel settore domestico.

Kristina Norman
Artista e documentarista estone. È laureata in Arti Visive alla Estonian Academy of Fine Arts, dove attualmente insegna. Il suo lavoro indaga le ambiguità delle “verità” storiche, memoria collettiva, identità. Al centro del suo interesse c’è un’indagine sul potenziale politico dell’arte in relazione ai diritti umani.
Per anni si è occupata del tema del monumento e dell’eredità culturale dell’ex Unione Sovietica. Su questi argomenti ha realizzato Monolith (2007), Community (2008), e After-War (2009), serie di installazioni dedicate al monumento del Soldato di Bronzo e alla minoranza russa di Talinn. Nelle sue opere più recenti 0.8 Square Metres (2012) e Common Ground (2013), Bring Back My Fire Gods (2018) si è occupata di reclusione politica e migrazione. Kristina Norman è la più giovane artista ad aver rappresentato l’Estonia alla Biennale di Venezia (2009).







Sabrina Marchetti
Laureata in Filosofia alla Sapienza di Roma (2002), si è poi specializzata in Studi di Genere presso l’Università di Siena e l’Università di Utrecht (Paesi Bassi) dove ha conseguito un dottorato in Gender & Ethnicity (2010). È stata post-doc fellow al Dipartimento di Studi di Genere dell’Università di Linköping (Svezia) e al Global Governance program dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. Da luglio 2016 è professoressa associata di Sociologia dei processi culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove coordina il progetto ERC “DomEQUAL: Paid domestic work and global inequalities”.

ore 17.00 – Teatri di Vita
DOROTHEÉ MUNYANEZA / COMPAGNIE KADIDI (Ruanda)
spettacolo
Samedi Détente
in francese sovratitolato in italiano
concezione e coreografia Dorothée Munyaneza
con Nadia Beugré, Alain Mahé, Dorothée Munyaneza
scenografia Vincent Gadras
direttore di produzione Emmanuel Magis, assistenza Rachel Allary
produzione Kadidi Company con il supporto di Anahi/Emmanuel Magis

prima nazionale
*prenotazione consigliata
a seguire incontro con Dorothée Munyaneza, modera Rossella Menna (studiosa di teatro e dramaturg)

“Samedi Détente” è il titolo di un popolare programma radiofonico che la cantante, coreografa e autrice Dorothée Munyaneza ascoltava in Ruanda da bambina, prima che il genocidio devastasse il Paese. Quali parole sanno oggi farsi carico di quel terribile sterminio di 800.000 persone, compiuto in soli 100 giorni? Cosa implica la condizione di essere stati testimoni oculari? In un lavoro poetico, capace di mescolare ricerca acustica, narrazione e presenza corporea, Munyaneza attraversa una storia, la sua, inseguendo i tracciati della propria memoria che rivendicano il diritto di manifestarsi.
In collaborazione con Teatri di Vita.

Dorothée Munyaneza
Cantante, coreografa e autrice ruandese, residente a Marsiglia, si è occupata del genocidio tutsi, della violenza di genere, della disuguaglianza razziale. Formatasi in ambito musicale alla Jonas Foundation di London, e in seguito in Studi Musicali e Sociali a Canterbury, prende parte all’album Anatomic degli Afro Celt Sound System, compone ed esegue le partiture vocali della colonna sonora del film Hotel Rwanda. Nel 2006, incontra il coreografo francese François Verret e lavora in alcune sue produzioni (Sans Retour, Ice, Cabaret and Do you remember, no I don’t). Da quel momento matura l’idea di fondere canto e danza contemporanea nel suo lavoro. Nel 2010 Martin Russell produce il suo primo album Earth Songs, in collaborazione con James Brett. Dal 2013, anno della fondazione della compagnia Kadidi, dà vita a lavori autonomi in qualità di ideatrice e coreografa.

ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #3 Ucraina
Pysanka: il rito delle uova
In Ucraina la decorazione delle uova è un vero e proprio rito. La famosa pysanka è infatti un uovo pasquale, decorato e colorato con una tecnica a base di cera calda e colori naturali. I motivi vengono incisi tramite un punteruolo speciale chiamato pysachok o kistka. La stessa parola pysanka deriva dal verbo “pysaty” (“scrivere” in ucraino): letteralmente infatti si scrive sulle uova, come avranno occasione di sperimentare i partecipanti alla lezione-laboratorio.
In collaborazione con Associazione Culturale Italia-Ucraina.

ore 21.30 – DAMSLab
NADIA BEUGRÉ / LATITUDES PROD LILLE (Costa d’Avorio)
spettacolo
Quartiers Libres
seconda replica (vedi giornata del 2 marzo)
*Posti limitati, prenotazione consigliata





Lunedì 4 marzo

ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #4 Marocco
Alla scoperta dello zájal: arte poetica e sonorità arabe
Nello stesso periodo in cui dilagano i Rolling Stones, in Marocco esplode il caso dei Nass El Ghiwane: gruppo musicale che fonda il suo successo sulla valorizzazione delle canzoni e della poesia popolare marocchina. Attraverso i loro brani, che spesso prendono la forma metrica dello zájal, si ripercorrono gli anni del boom di popolarità del gruppo, visitando tradizioni come lo Saharawi, rito tradizionale del thè.
In collaborazione con ALMI Associazione Lavoratori Marocchini in Italia.

ore 20.15 - Cinema Lumière / Cineteca di Bologna
ALYAM, ALYAM
film di Ahmed El Maanouni (Marocco)
1978 | 90' | lingua originale con sott. italiano
Alyam, Alyam racconta le circostanze che hanno condotto al crollo della società tradizionale marocchina: la forza che nasce dalla disperazione e lo spietato consumarsi di generazioni sono evidenziate dalla musica d’apertura, dall’ossatura dell’edificio vuoto che si riempie di persone, dallo spazio del villaggio, dall’ultima inquadratura del film, con la folla che spunta da dietro una collina deserta.
In collaborazione con Cineteca di Bologna.


Martedì 5 marzo

ore 11.00 – Sala VIII Centenario
CRAIG CALHOUN (Stati Uniti)
lecture in lingua inglese
Interdisciplinary knowledge for a complicated world
Lo studioso americano analizza come le trasformazioni globali contemporanee, quali il futuro del lavoro e delle nuove tecnologie, così come il cambiamento climatico o le migrazioni, non possono essere comprese all'interno delle singole discipline. Con l’obiettivo di costruire una connessione tra accademia e società civile, Calhoun esplora il rapporto tra società complessa, interdisciplinarietà e sapere pubblico.
In collaborazione con l’Università di Bologna.

ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #5 Palestina
Grammatica del ricamo: motivi decorativi e colori degli abiti tradizionali palestinesi
L’abito tradizionale Al-Thob, nato più di cinque mila anni fa, è sin dal principio strettamente collegato al territorio in cui viene prodotto. Colori e ricami differiscono a seconda della posizione geografica: dal tipo di vestito indossato dalle donne palestinesi è possibile distinguere la regione di provenienza. Durante la lezione saranno mostrate differenze e particolarità degli abiti, con l’accompagnamento delle melodie popolari suonate dal vivo.
In collaborazione con il gruppo Hudud Associazione Donne di Sabbia.

ore 20.00 - Cinema Lumière / Cineteca di Bologna
LA STRADA DEI SAMOUNI
film di Stefano Savona (Italia-Francia)
2018 | 128' | lingua originale con sott. italiano
Samouni è una famiglia palestinese della periferia rurale di Gaza decimata dai bombardamenti israeliani d'inizio 2009. Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un sicomoro che non c’è più. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Ora devono ricostruire le case, il quartiere, la propria memoria. Immagini reali e racconto animato tratteggiano un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti dell’operazione “Piombo fuso”. Premiato come miglior documentario all'ultimo Festival di Cannes.
In collaborazione con Cineteca di Bologna.





Mercoledì 6 marzo

ore 14.00 – DAMSLab
ARTE ÚTIL
seminario
Broadcasting the archive #11 - Bologna
condotto da Alessandra Saviotti
*partecipazione gratuita su prenotazione

Qual è il (con)fine dell’arte? Può l’arte essere uno strumento per attivare un cambiamento reale? Arte Útil pensa l’arte come un dispositivo capace di promuovere e suggerire trasformazioni sociali. Lo testimoniano i 300 casi-studio presenti nel suo archivio. Prendendo le mosse da queste “buone pratiche”, la curatrice Alessandra Saviotti conduce un seminario sui concetti e i criteri che definiscono l’Arte Útil.
Prendono parte all’incontro: Cheap Street Poster Art, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi / Ateliersi, Maddalena Fragnito/Macao, Fabrizio Urettini/Talking Hands & guest.
In collaborazione con l’Associazione Ubu per Franco Quadri.

ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #6 Rom e Sinti
Immaginari e progetti intorno al concetto di abitazione
a cura di Ateliersi
L’opinione comune imputa a rom e sinti la scelta di non vivere in una casa in muratura per ostinazione culturale, sebbene molti siano costretti a ripararsi in baracche di rifiuti quando avrebbero altri progetti. L’affezione ai luoghi viene spesso negata da sgomberi, ma le esperienze di costruzione di nuove dimensioni abitative non sono poche e derivano da scelte personali perseguite con immaginazione e tenacia. Vincenzo Spinelli condivide la propria esperienza di transizione abitativa.

ore 19.30 – Cinema Lumière / Cineteca di Bologna
ZIMMERFREI (Italia)
film + incontro
Saga #1 | Yakub
soggetto di ZimmerFrei
regia Anna de Manincor
fotografia Roberto Beani
suono Massimo Carozzi
direttrice di produzione Serena Gramizzi
produzione ERT – progetto “Atlas of Transitions”, co-produzione Bo Film, con il contributo del Comune di Bologna, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna Film Commission

Saga è un film a episodi girato nell’arco di due anni a Bologna: città natale, d’adozione o d’elezione di alcuni giovanissimi abitanti, cittadini del presente che ne ereditano il passato e ne scriveranno il futuro. Il primo episodio ruota intorno a Yakub, partito dalla Nigeria a 15 anni, catapultato in Libia e sbarcato in Italia a 17. Yakub cammina tutto il giorno. Ovunque si trovi punta sempre verso il centro, a volte esce per andare in un posto e poi perde il filo. Da pochi mesi ha compiuto 18 anni e il suo status è cambiato. È l’inizio di una nuova saga. Dopo la proiezione Anna de Manincor e Massimo Carozzi / ZimmerFrei, i protagonisti e la troupe raccontano la genesi del lavoro.
Repliche 15 e 28 marzo alle ore 20.00 presso Cinema Lumière/Cineteca di Bologna.

ZimmerFrei
Il collettivo ZimmerFrei è stato fondato nel 2000 a Bologna dalla filmmaker Anna de Manincor, l’artista Anna Rispoli e il sound designer Massimo Carozzi. La pratica artistica di ZimmerFrei mescola i linguaggi e realizza opere di diverso formato: video e film documentari, installazioni sonore e ambientali, serie fotografiche, performance, progetti di arte pubblica, interventi multimediali e laboratori di ricerca nel campo della percezione e trasformazione urbana. Da più di dieci anni ZimmerFrei si dedica all’esplorazione di contesti urbani e rurali in via di trasformazione in cui si formano e si disfano cittadelle e comunità temporanee, esplorando i confini tra spazio pubblico e territori privati. I due cicli di film Temporary Cities e di performance partecipative Family Affair sono stati prodotti durante residenze in Francia, Belgio, Polonia, Ungheria, Portogallo, Olanda, Svizzera e Italia. L’ultimo film di ZimmerFrei, Almost Nothing | CERN Experimental City, è dedicato alla comunità di fisici del CERN di Ginevra ed è una co-produzione italo-franco-belga. Il film ha vinto il festival Signs des Nuits di Parigi, è stato premiato dalla giuria inter-religiosa al Festival Visions du Réel di Nyon e ha ricevuto la menzione speciale nel concorso Biografilm Festival – Bologna 2018.


Giovedì 7 marzo


ore 9.30 – 17.45 – DAMSLab
A World in Transition. In-between Performing Arts and Migration
International conference in lingua inglese
a cura del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna

Costruire ponti tra ricerca teorica e arti performative, oltre le mura del teatro e dei settori disciplinari, in un movimento di andata e ritorno tra dimensione locale e transnazionale. Mettendo in dialogo chi fa ricerca sul campo e chi opera attraverso pratiche performative, la conferenza A World in Transition. In-between Performing Arts and Migration vede studiosi e artisti internazionali confrontarsi sui diversi linguaggi in grado di costruire immaginari e narrative alternative sulla migrazione, alimentare la definizione di strumenti scientifici trasversali, dare corso alla creazione di spazi simbolici e fisici in cui si manifesta il carattere dinamico e produttivo della diversità.
In collaborazione con il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e ERT Fondazione.

ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #7 Cina
Chinese Karaoke
canzoni cinesi e melodie italiane, storia di una contaminazione nata negli anni ‘80
Dopo la riforma economica cinese del 1978, la musica occidentale inizia a diffondersi in Cina. Un ruolo centrale è assunto dalla casa discografica Polygram. Prende piede il karaoke, ancora oggi una delle forme di intrattenimento più popolari tanto da influenzare linguaggi quotidiani, comportamenti sociali ed estetiche. Durante la lezione, grazie alla realizzazione di testi italianizzati, i partecipanti potranno cantare canzoni cinesi contaminate con successi musicali italiani.
In collaborazione con Associazione WUXU.

ore 20.15 – Cinema Lumière / Cineteca di Bologna
BABA
film di Wang Shuo (Cina)
2000 | 85' | in versione originale con i sott. italiano
Baba (Papà) è il primo e unico film del romanziere Wang Shuo, vera icona culturale cinese. Adattato dal suo romanzo Sono tuo padre (1990), è la storia di un padre vedovo alle prese con un figlio adolescente nella Pechino degli anni ‘90. Unendo satira, commedia e dramma, il film indaga la caduta del patriarcato e la diversa concezione dell’amore tra coloro che sono cresciuti alla fine dell’era di Mao e le nuove generazioni. Baba è stato interpretato come un’allegoria del governo cinese e bandito dalla censura: ad oggi non è ancora mai stato mostrato al pubblico cinese.
In collaborazione con Cineteca di Bologna.


Venerdì 8 marzo

ore 14.30 – DAMSLab
ART+FEMINISM
edit-a-thon collettivo
supervisione WikiDonna Camelia Boban
con le scuole Isart Liceo Artistico “F. Arcangeli”, Liceo “Laura Bassi”, Liceo Classico “Luigi Galvani”, Liceo Scientifico “A.B. Sabin”

Nato con l’intento di colmare il gap di genere che caratterizza le voci di Wikipedia, sviluppato in più di 35 paesi del mondo, il progetto internazionale Art+Feminism arriva a Bologna e coinvolge gli adolescenti di 6 classi di diversi Istituti Superiori. Dopo un lavoro di studio, ricerca e redazione, in occasione della festa delle donne, gli studenti coinvolti si danno appuntamento per animare un edit-a-thon collettivo, in cui pubblicare online le voci di attiviste, artiste, combattenti, filosofe, militanti, cantanti, donne che si sono distinte in diversi campi del sapere, provenienti da Iran, Algeria, Cuba, Ruanda, Egitto, Palestina, Libia, Etiopia, Nigeria e tanti altri paesi.





ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #8 Senegal
Battere, sfregare, colpire: suonare lo Mbalach
Mbalach è il nome di un tamburo e di un ritmo tipico del Senegal. Il tamburo ha molteplici funzioni: comunicare, curare, cacciare gli spiriti maligni, festeggiare, danzare. Se nella musica il ritmo è la parte più istintiva e primordiale, è nella dimensione collettiva che si celebra la sua natura liberatoria. I partecipanti sperimenteranno varie tipologie di percussioni per imparare a battere, sfregare, colpire.
In collaborazione con ACABAS.

ore 20.30 – DAMSLab
FATOUMATA BAGAYOKO / COMPAGNIE JIRILADON (Mali)
performance
Fatou t’as tout fait
in lingua bambara sovratitolato in italiano
concezione, coreografia e performance Fatoumata Bagayoko
musica Strange Way, Manuel Wandji
produzione Compagnie Jiriladon / C'est comment

prima nazionale
*posti limitati, prenotazione consigliata

“Ho deciso di raccontare un evento a cui ho assistito più volte. Porto i segni della sua prevaricazione sul mio corpo. Una cicatrice, una manca irreversibile che terrò per sempre con me. Ne voglio fare un atto di protesta”. Con una breve performance solista, dai tratti simbolici e rituali, la giovane coreografa maliana Fatoumata Bagayoko conduce lo spettatore ad affrontare la (sua) mutilazione genitale. Dolore, paura, rabbia si fanno danza e parole in cui è inscritto il danno indelebile dell’infibulazione, pratica di iniziazione a cui le adolescenti della sua terra sono sottoposte in nome di una tradizione patriarcale.

Fatoumata Bagayoko
Danzatrice e coreografa di Bamako (Mali). Si avvicina alla danza da bambina durante le cerimonie tradizionali delle famiglie del suo quartiere. Diplomata all’Istituto Nazionale delle Arti (2007), frequenta il Conservatorio di Arti e Mestieri, Multimedia, Balla Fasseké Kouyaté di Bamako (CAMM), ottenendo il diploma in Studi Superiori Specializzati nella Danza. Continua a studiare danza tradizionale con Karim Togola e Kardjigué Laico Traoré, mentre si forma con coreografi internazionali, quali Opiyo Okach, Pierre Doussaint, Serge Aimé Coulibaly, Reggie Wilson, Herman Diephuis. Nel 2013 partecipa allo stage Empreintes (Dé)croisées all’École des Sables (Senegal) sotto la direzione di Germaine Acogny e Régine Chopinot. Nel 2015, durante il progetto Engagement Féminin, a Ouagadougou, condotto da Auguste Ouédraogo & Bienvenue Bazié, crea il suo primo solo Fatou t’as tout fait. Attualmente lavora alla nuova produzione Mes sueurs se sont transformées en larmes.

ore 20.00 – DAMSLab
Una cena con assaggi dal mondo e bevande preparate dalle donne di AMISS.
Free drink di benvenuto prima della festa This Must Be The Plece.

ore 21.30 – DAMSLab
This Must Be the Place
festa-performance-djset

This Must Be the Place è una serata tutta al femminile, dedicata alle nuove generazioni italiane: la performer afrotrap Mariam Rouass, che canta di integrazione e diritti delle donne, la graphic designer e handlettering artist, Ferdaous Harfi, sperimentatrice di intrecci tra calligrafia araba e italiana, la fashion blogger, Wissal Elloubab, interessata a estendere l’attenzione sulla tradizione del velo nella cultura musulmana, muovono i primi passi nella scena artistica incarnando il volto vitale di un’Italia nuova e interculturale. Presenta la giovanissima cantante afroitaliana ed ecofemminista Mary Martins.
Segue dj-set al femminile delle Hellviras a cura di Neu Radio.
In collaborazione con Next Generation Italy.







Sabato 9 marzo


ore 11.00 | DAMSLab
FATOUMATA BAGAYOKO (Mali)
workshop aperto
Malian Dances
La coreografa di Bamako Fatoumata Bagayoko, attenta alla storia delle cerimonie e ai balli tradizionali della sua terra, conduce una lezione di danza africana aperta alla cittadinanza, immaginandola come una pratica collettiva e gioiosa.

ore 15.00 – DAMSLab
Be Unbounded (Sii sconfinata)
dialoghi
a cura della Casa delle donne per non subire violenza Onlus

Le donne che attraversano il Mediterraneo combattono in prima linea contro ripetute forme di violenza nelle società di partenza, di transito e di potenziale arrivo. Be Unbounded è un momento discorsivo in cui dare spazio a una riflessione su migrazione femminile e violenza di genere. Martina Ciccioli dialoga con Annalisa Camilli (giornalista di Internazionale), Barbara Pinelli (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Alessandra Sciurba (attivista di Mediterranea), Farah Saleh (artista) e donne migranti. A inframmezzare gli interventi, parole poetiche selezionate tra i libri della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna.
In collaborazione con Biblioteca delle Donne e Istituto Aldini Valeriani.

ore 18.00 – DAMSLab, Bologna
LE CHEMIN DES FEMMES E LE CORE (Italia)
concerto
Burning Lexicon. Concerto per voci di donne
direzione Meike Clarelli
un progetto di Associazione Amigdala

Le Chemin des Femmes è un coro composto da donne di diversa provenienza geografica e culturale, unite dal desiderio di promuovere la ricerca musicale e la resistenza civile attraverso la voce. Le Core – voci indisciplinate è un giovane coro femminile nato a Bologna dal laboratorio vocale dell’associazione Jaya. Insieme danno vita a un concerto in cui quaranta voci presentano un programma originale che intreccia ritmi ghanesi e polifonie georgiane, frammenti pop con esperimenti contemporanei.

ore 18.00 – MET
LES PETITES BOÎTES (Francia)
spettacolo
Z’Oiseaux
regia Béatrice Baldys e Julie Garrigue
creazione sonora Greg Bruchet
carta ritagliata Béatrice Baldys e Elliot Compiègne
ritratti e paesaggi dipinti Julie Garrigue e Roman Compiègne
produzione 2018 Le Channel Scène Nationale de Calais, progetto “Atlas of Transitions”

per bambini dai 5 anni in su
prima nazionale
*posti limitati, prenotazione obbligatoria

Spostarsi è una questione di sopravvivenza per gli uccelli migratori. Con disegni, ombre, oggetti di carta ritagliata, Z’oiseaux abbraccia l’universo del viaggio degli animali, segue rotte aeree guidate da forme di orientamento magnetico. Attraverso un dispositivo sensoriale, la scena dà corpo al racconto di una grande epopea del volo in cerca di un nido-casa adatto ai piccoli. Una storia raccontata dal cielo, capace di proporre una prospettiva inedita della Terra.







Les Petites Boîtes
La compagnia teatrale, fondata nel 2014 da Béatrice Baldys e Julie Garrigue, ha sede a Herbinghen, un piccolo paese del Nord della Francia, a 30km da Calais, e lavora nelle zone rurali realizzando spettacoli, concerti, installazioni, performance e laboratori per un pubblico composto da piccoli e anziani. Interessati a indagare i temi dell’esilio, della migrazione e dell’ospitalità negli anni recenti hanno dato vita a diverse opere dedicate a questi temi con un tocco impalpabile e lirico, tra altre ricordiamo La solitude de l’escargot, spettacolo autobiografico per bambini dagli 8 anni in su; Le fils du desert, racconto sul viaggio dei migranti attraverso il deserto e il Mar Mediterranneo.

ore 19.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #9 Perù
Rizomi: itinerario alla scoperta delle tremila patate peruviane
Il Perù presenta una straordinaria varietà di patate. Suddivise tra bianche, gialle e native, se ne contano più di tremila distribuite per tutto il territorio andino. Il 30 maggio in Perù si festeggia il “Giorno della patata”, ricorrenza nata per celebrare e promuoverne il consumo e ricordare gli alti benefici nutrizionali. A guidarci in questo viaggio sarà Nadia Flores, seguita dall’esibizione Danza del coltivo, curata dalla coreografa Ivonne Rosia.
In collaborazione con Associazione Peruviani Uniti di Bologna.

ore 21.00 – Teatro San Martino
CANTIERI METICCI (Italia)
spettacolo
Il negro del Narciso
liberamente tratto dal racconto omonimo di Joseph Conrad
regia e drammaturgia Pietro Floridia
scenografie e opere artistiche Sara Pour
in scena Camillo Acanfora, Younes El Bouzari, Pietro Floridia, Hamed Fofana, Lamin Kijera, Nicola Gencarelli, Antar Mohammed Marincola, Matteo Miucci, Alessandro Vuozzo

prima nazionale
*posti limitati, prenotazione consigliata

Il negro del Narciso (1897) di Joseph Conrad è la storia di una nave sconvolta dall’ingresso a bordo di James Wait. È il nero di origini antillane che con la sua presenza scatena reazioni opposte nei membri dell’equipaggio. Proponendone una riscrittura contemporanea, Cantieri Meticci crea a un’opera a metà tra spettacolo e installazione, in cui il migrante, l'africano – bollato come il nemico originario ed eterno – è visto come una figura reale e fantasmatica. Gli spettatori, liberi di muoversi in uno spazio-labirinto composto dai cubi-cabina della Narciso, incontrano gli interpreti alle prese con storie e azioni capaci di connettere le pagine del racconto ai fantasmi dell’Occidente.

Cantieri Meticci
Collettivo nato con l’intento di mescolare le arti per mescolare le persone. Sono oltre venti i paesi di provenienza degli artisti della compagnia, che pratica linguaggi diversi, dal teatro alla musica alla videoarte. Cantieri Meticci nasce nel 2014, dalla volontà del direttore artistico Pietro Floridia di portare a un livello professionistico l’esperienza maturata in oltre dieci anni di lavoro con rifugiati e richiedenti asilo all’interno della Compagnia Teatro dell’Argine. Il collettivo promuove laboratori teatrali diffusi capillarmente sul territorio bolognese (e non solo) che coinvolgono centinaia di persone, e realizza spettacoli corali che aprono a una pluralità di prospettive e di letture. Fra questi Il Violino del Titanic (2014), Gli Acrobati (2015), Lost Generation (2017), Autostrada del Sud (2018).


Domenica 10 marzo

ore 11.30 – DAMSlab
NICHOLAS MIRZOEFF (Stati Uniti)
lecture in lingua inglese
Of Slingshots, Statues and Shacks: Mobility and the Infrastructures of Race
Lo studioso e attivista statunitense Nicholas Mirzoeff – interessato a indagare le intersezioni tra politica, razza e cultura visuale – affronta il tema della mobilità umana a partire da quello che Frantz Fanon definisce il mondo coloniale delle statue che rendono tangibili le infrastrutture della “razza” e i rapporti di potere a dominanza colonialista. Statue che reclamano il proprio diritto di muoversi dentro nuove cornici politiche che gli consentano di “apparire” – di essere visti come esseri umani – in quanto esseri umani.
In collaborazione con Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna e NYU – Steinhardt.

ore 17.00 – DAMSLab
FATOUMATA BAGAYOKO / COMPAGNIE JIRILADON (Mali)
performance
Fatou t’as tout fait
in lingua bambara sovratitolato in italiano
seconda replica (vedi giornata del 8 marzo)
a seguire incontro con Fatoumata Bagayoko condotto da Cristiana Natali, antropologa culturale (Università di Bologna) in collaborazione con Centro Studi “G. Donati”
*posti limitati, prenotazione consigliata

ore 18.00 – MET
LES PETITES BOÎTES (Francia)
spettacolo
Z’Oiseaux
per bambini dai 5 anni in su
seconda replica (vedi giornata del 9 marzo)
lo spettacolo sarà preceduto alle ore 16.00 da un laboratorio per un massimo di 30 partecipanti condotto dagli autori.
*Posti limitati, prenotazione obbligatoria

ore 18.00 – DAMSLab
School of Integration
Lezione #10 Iran
Viaggio musicale nel mondo persiano fra tradizione, improvvisazione e immaginazione
La musica è il mezzo per esplorare un mondo sonoro antico, magico, evocativo, e nel contempo attuale. Uno spazio speciale è rivolto alla conoscenza degli strumenti tradizionali: Tar e Setar (liuti a manico lungo), Ud (liuto a manico corto), Tombak e Daf (percussioni). Dopo l’esecuzione di alcuni brani si potranno apprendere i rudimenti di una tecnica estremamente raffinata che la tradizione persiana tramanda oralmente da secoli.
In collaborazione con Compagnia Teatrale Ma2ta a Teheran, Associazione Culturale Iraniana a Bologna e Associazione Musicale Lulian.

ore 20.00 – Cinema Lumière / Cineteca di Bologna
BRICK AND MIRROR (Iran)
film di Ebrahim Golestan
1964 | 130' | lingua originale con sott. italiano
Capolavoro moderno del cinema iraniano, Brick and Mirror esplora i temi della paura e della responsabilità all'indomani del colpo di stato. Primo film di finzione di Golestan, il cui titolo allude a una poesia di Farid al-Din Attar (Ciò che i vecchi vedono in un mattone/ i giovani vedono in uno specchio), mescola sogno e realtà reagendo al nuovo clima sociale, al fallimento degli intellettuali e all'onnipresente corruzione.
In collaborazione con Cineteca di Bologna.

ore 21.00 – Teatro San Martino, Bologna
CANTIERI METICCI (Italia)
Spettacolo
Il negro del Narciso
seconda replica (vedi giornata del 9 marzo)
*posti limitati, prenotazione consigliata



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SHARING PRACTICES

1-5 marzo | DAMSLab
Masterclass
Nanda Mohammad
Speaking from Damascus
Nanda Mohammad conduce una masterclass per attori professionisti. Indagando la polifonia insita in ogni voce, l’attrice siriana lavora sulle differenze tra italiano, inglese e arabo, e organizza livelli di studio associati alle tre lingue, per analizzare la relazione tra voce, corpo e linguaggio, istituire negoziazioni tra emozione, difesa e potere, con lo scopo di lasciare spazio alla produzione di voci inaspettate e suoni immaginati.

Nanda Mohammad
Attrice diplomata al Dipartimento di Recitazione dell’Istituto Superiore di Arti Drammatiche di Damasco (2001), lavora con i maggiori registi siriani, tra gli altri, Naila Al-Atrash, Amal Omran, Samer Omran, Jihad Saad and Omar Abu Saada, con il quale collabora dal 2008. È inoltre interprete in numerosi progetti internazionali diretti da Tim Supple (UK), Jean-Michel Pesenti (France), Nullo Facchini (Danmark), Khaled Al- Tarefi (Palestine), Catherine Schaub Abkarian (France), Laila Soliman (Egypt), Henri Jules Julien (France), Ahmed El Attar (Egypt). Ha lavorato nei maggiori festival e teatri del mondo, tra gli altri: Festival d'Avignon, Edinburgh International Festival, Festival d'Automne, LIFT Festival, Lincolin Center, World Theater Festival Shizuoka, Onassis Culture Center, Zurich Theater Spektakel, Theatre de Vidy, La Batie, Bozar, Ozasia Festival, Hong Kong Arts Festival, Singapore International Festival of Arts. Dal 2004 insegna recitazione e tecniche vocali in Siria, Giordania, Egitto e Svizzera. Ha inoltre preso parte a numerose serie Tv siriane ed egiziane.


6-8 marzo | MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna
Workshop
Farah Saleh
Archiviare i gesti
Farah Saleh – danzatrice e coreografa palestinese attiva tra Europa, Stati Uniti e Palestina –, da anni interessata al corpo come deposito vivente e veicolo di trasmissione di un archivio affettivo latente, propone a un gruppo di donne di diversa origine e provenienza un percorso corporeo condiviso. Esercizi fisici collettivi e tattiche ludiche permetteranno di estrarre e archiviare i gesti.
In collaborazione con MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna.

Farah Saleh
Danzatrice e coreografa palestinese. Ha studiato linguistica e mediazione culturale in Italia, continuando parallelamente la sua formazione in danza contemporanea. Dal 2010 ha preso parte a progetti internazionali con Sareyyet Ramallah Dance Company (Palestina), Royal Flemish Theatre, Le Mancopy Dance Company (Danimarca/Libano), Ballets C de la B (Belgio), Siljehom/Christophersen (Norvegia), Candoco Dance Company (Inghilterra). Saleh insegna danza, coordina e cura progetti per Palestinian Circus School, Sareyyet Ramallah and the Ramallah Contemporary Dance Festival. Nel 2016 fonda la Ramallah Dance Summer School. Nel 2014 vince il terzo premio del Young Artist of the Year Award (YAYA) organizzato da A.M. Qattan Foundation in Palestina per la sua installazione A Fidayee Son in Moscow e nel 2016 il premio Palest’In and Out Festival di Parigi per il duetto La Même. Attualmente è artista associata presso Dance Base di Edinburgh.


8 marzo, 9 e 10 marzo | Ateliersi
Workshop
Alicja Borkowska e Łukasz Wójcicki
Ricordi del corpo
Come ricorda il corpo? Come la memoria del corpo influenza le nostre azioni? Partendo da un lavoro corporeo basato sul movimento primitivo e animale, Alicja Borkowska, fondatrice della Strefa WolnoSłowa Fondation, insieme al performer Łukasz Wójcicki, propone l’attivazione di una scrittura creativa ispirata dai frammenti di diari, memorie e biografie di artisti e filosofi, spunti per dare vita a posture corporee non collaudate e a nuove narrazioni.
In collaborazione con Ateliersi.

Alicja Borkowska
Fondatrice della Strefa WolnoSłowa Fondation, coordinatrice di progetti, regista, animatrice culturale, laureata in Teatrologia all’Accademia Teatrale Aleksander Zelwerowicz di Varsavia. Da anni conduce laboratori per bambini, giovani e adulti nelle scuole e nei teatri in Polonia, Svezia, Belgio, Francia, Bolivia, Palestina e Uruguay. Promuove attività teatrali all’interno del centro di detenzione del quartiere Służewiec di Varsavia. Dal 2015 è responsabile della programmazione culturale e artistica della Strefa WolnoSłowa Fondation, in collaborazione con il Teatr Powszechny – Stół Powszechny. Coordina inoltre progetti locali e internazionali della Fondazione, tra gli altri: Azyl Warszawa, Migrating Theater, The City Ghettos of Today, History Atlas Under Construction, Beyond Theater.
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INTERIOR

CORNER – Tessitura a dieci mani
a cura di Irene Maria Olavìde e Roberta Pizzi
Il progetto coinvolge minori stranieri non accompagnati in residenza all’Hub Merlani e al Villaggio del Fanciullo di Bologna. Si chiamano Jurgen, Alket, Oleans, Demba, Emin, Xhezair, Argjend, Refet, Imad, Aziz e vengono da Gambia, Albania, Marocco, Kosovo e Algeria. Attraverso un percorso laboratoriale con i colori hanno creato un angolo accogliente negli spazi del DAMSLab.


PILLOW
Percorso di formazione e creazione condotto da Vicini d’Istanti: sarti dell'Africa Occidentale confezionano fodere per cuscini – presi in prestito dal MAMbo – con tessuti che evocano il tema della "casa”, dinamiche familiari e la centralità della donna. I colori sono scelti dai pagne famille (famiglia), l'oeil de ma rivale (l’occhio della mia rivale). Le sedute di Pillow saranno utilizzate negli spazi del DAMSLab.
In collaborazione con Associazione Vicini d'Istanti e MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna.


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Informazioni e prevendite Atlas of Transitions Biennale | HOME
Teatro Arena del Sole - Via Indipendenza 44, Bologna
tel. 051 2910910, martedì-sabato ore 11.00 – 14.00 e ore 16.30 – 19.00
[email protected]
Acquisto biglietti con carta di credito chiamando il numero 051.6568399 dal martedì al sabato (festivi esclusi) ore 10.00 – 13.00


Biglietti
Quartiers Libres, Il negro del Narciso € 9 intero, € 7 ridotto
Fatou t’as tout fait, Z’oiseaux € 5 biglietto unico
Samedi Détente € 15 intero, € 13 ridotto (convenzioni Teatri di Vita), € 9 under 30, € 1 con tessera OneForYou

Per i film presso Cinema Lumière / Cineteca di Bologna € 5 biglietto unico
Per tutti gli eventi a pagamento del festival HOME € 1 con tessera OneForYou

Promozioni speciali
€ 7 gruppi superiori a 6 persone
Presso le biglietterie del Teatro Arena del Sole, DAMSLab e Teatri di Vita gli spettatori potranno ricevere un voucher che, presentato la sera di spettacolo, dà diritto alla riduzione a € 9 salvo disponibilità di posti.

Tutti gli altri eventi sono a ingresso gratuito
Tutte le biglietterie apriranno un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.


Info prenotazioni
Z’oiseaux Viviana – cell. 345 8041386; Il negro del Narciso Alessia – cell. 328 5636392 [email protected]
Iscrizioni Laboratori e Seminario Arte Útil [email protected]


Promozione HOME/VIE FESTIVAL
Presentandosi con un biglietto di uno spettacolo di HOME si ha diritto a una riduzione del 30% su due spettacoli a scelta di VIE Festival.


www.atlasoftransitions.eu - www.emiliaromagnateatro.com
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
 RETERICERCA (Leggi tutti i comunicati)
47122 Forlì Italia
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