Women's voices in Palermo

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Un progetto di Daria Di Bello, Charlotte Koch e Ségolène Bulot

WOMEN’S VOICES IN PALERMO

Tra fine settembre e fine dicembre 2022, il programma di residenza di KULTUR ENSEMBLE Palermo accompagna un progetto di ricerca italo-franco-tedesco, sviluppato da tre ricercatrici conosciutesi all’Università di Lipsia: Daria di Bello, Charlotte Koch e Ségolène Bulot. Durante i loro studi scoprono il podcast come strumento di ricerca etnografica e sociologica. Arricchite dalle tre culture europee nelle quali sono cresciute, le loro ricerche coinvolgono discipline diverse: antropologia, sociologia, letteratura, storia e filosofia. Le loro esperienze formative e professionali, così come le loro scelte di vita, orientano i loro interessi accademici verso tematiche interculturali, postcoloniali, femministe e territoriali.

Con il progetto Women’s voices in Palermo (la voce delle donne a Palermo), le ricercatrici osservano le pratiche culturali e le scale di valori delle donne migranti che vivono nel capoluogo siciliano. L’ipotesi formulata è che la migrazione e la religione, legata alle questioni di genere, definiscano modalità specifiche di vivere lo spazio urbano. A Palermo, le tre ricercatrici entrano in dialogo con diverse associazioni dedicate a varie comunità di donne e, attraverso interviste e l’ascolto delle esperienze vissute, mettono in discussione le strutture di potere attraverso un approccio intersezionale. I risultati del lavoro di Charlotte Koch, Daria di Bello e Ségolène Bulot saranno presentati sotto forma di podcast, dibattiti e discussioni, per dare voce ad alcune delle donne migranti nello spazio mediterraneo.

Questa residenza è resa possibile con il sostegno dell’Ufficio Franco-Tedesco per la Gioventù (OFAJ-DFJW).

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Il trio di ricercatrici in scienze umanistiche si è incontrato all’Università di Lipsia, dove scopre il podcast come strumento semplice e partecipativo di diffusione del loro lavoro.

Daria di Bello
Daria di Bello è originaria di Taranto, in Puglia. Si sposta a Lipsia dopo aver ottenuto una laura in filosofia all’Università di Bari. Parallelamente alla sua attività militante, Daria lavora come mediatrice linguistica e culturale, e insegna l’italiano. Si interessa alla migrazione nell’area mediterranea e alla sociologia dell’Islam. Nei suoi lavori, Daria fa dialogare i concetti di Black Atlantic e di Black Mediterranean, studiando la diaspora africana in una perspettiva storico-marittima.

Charlotte Koch
Charlotte Koch è cresciuta a Marburg e vive a Lipsia. Durante gli studi triennali in scienze sociali si concentra sugli studi dell’America latina, per poi interessarsi al femminismo islamico e alla sociologia dell’Islam. Approfondisce il tema del reflexive curanting (curatela riflessiva) e studia le molteplici rappresentazioni dell’Islam nell’arte contemporanea. Partendo dal travagliato passato coloniale all’origine dei musei etnografici europei, analizza i discorsi e le pratiche postcoloniali con le quali queste stesse istituzioni si confrontano al giorno d’oggi.

Ségolène Bulot
Ségolène Bulot viene dalla Normandia e vive a Lipsia. Ha studiato linguistica inglese, letteratura e scienze sociali a Caen, in Francia. Durante il suo master a Lipsia, Ségolène si dedica al lavoro educativo con i giovani. Si interessa in modo particolare allo sviluppo e alla messa in pratica di azioni non violente, prendendo come esempio il concetto indiano di Go Rurban, che mira a colmare il divario tra città e zone rurali attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni.