Scuola: ora di religione cristiana verso l'abolizione

Nel 2014 la Gran Bretagna stabilì che l'ora di religione – facoltativa – dovesse essere incentrata, al 75 per cento, su una sola fede, quella cristiana. Ora, a tre anni di distanza, si preannuncia un cambio di rotta: non solo si intende togliere l'esclusività della fede cristiana, ma l'intento è di rimuovere proprio l'ora dedicata alla religione. Come riferisce Il Giornale, infatti, al fine di adeguare la realtà scolastica alla “costante trasformazione” della società britannica, Londra avrebbe l'intenzione di sostituire la materia “Religione cristiana” con un insegnamento obbligatorio nuovo di zecca: “Educazione alle visioni del mondo”. La nuova materia – si legge – non risulterà incentrata sulla storica fede nazionale, ma riserverà maggiore enfasi alle correnti di pensiero e alle filosofie rappresentative dell’attuale società “multiculturale”.

“Splendida disomogeneità”

La questione verrà presto posta sulla scrivania della premier Theresa May da parte del ministro dell'Istruzione, Damian Hinds, il quale avrebbe tratto ispirazione per tale progetto da uno studio pubblicato recentemente dalla Commission on Religious Education, agenzia indipendente con il compito di fornire pareri al governo riguardo all’“aggiornamento” dei corsi di studio. Ad avviso dell’agenzia, l’introduzione, nelle scuole primarie e secondarie, dell’“Educazione alle visioni del mondo” sarebbe una scelta idonea ad adeguare i programmi didattici nazionali alla “splendida disomogeneità” della società britannica contemporanea. La scelta sarebbe inoltre dettata dal fatto che sempre meno studenti scelgono di studiare la Religione cristiana.

Chiesa anglicana favorevole

L'ipotesi trova il plauso di associazioni atee, ma anche della Chiesa anglicana. Nigel Genders, responsabile della Chiesa d’Inghilterra per i temi legati all’educazione dei giovani, ha affermato: “L’uomo di oggi è sempre meno confinato in una dimensione religiosa nazionale, in quanto si apre costantemente a correnti di pensiero e a filosofie di vita provenienti dagli angoli più remoti del Creato. La riforma promossa dal Governo mira a conferire ai giovani un’idea della religione aderente al contesto sociale contemporaneo e a rendere l’insegnamento di quest’ultima meno distante dalle tradizionali materie umanistiche e scientifiche”. 

Chiesa cattolica contraria

Non dello stesso avviso la Chiesa cattolica, che si è schierata a difesa del tradizionale insegnamento della “Religione cristiana”. La Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, tramite il proprio portavoce, come riporta sempre Il Giornale, ha accusato le autorità di volere “annacquare” la rilevanza storica e lo spessore dottrinale del Cristianesimo: “La riforma sostenuta dal governo non ha come obiettivo migliorare la qualità dell’educazione religiosa, bensì stravolgere quest’ultima. Sottoporre all’attenzione dei giovani concetti generici e privi di retroterra storico-dottrinale rappresenta un tentativo velato di cancellare la sfera spirituale dalle scuole del Paese.”