Trump: “Il Golan appartiene a Israele”

Gli Stati Uniti riconoscono la sovranità di Israele sulle Alture del Golan. L'annuncio, ventilato da Donald Trump negli scorsi giorni, è arrivato durante l'incontro a Washington con Benjamin Netanyahu, proprio mentre in Medio Oriente tornano a spirare venti di guerra, complice il razzo partito da Gaza e caduto in territorio israeliano. 

“Diritto a difendersi”

E infatti Trump ha anche riconosciuto “il diritto di Israele a difendersi“, proprio mentre l'esercito dello Stato ebraico sta bombardando “obiettivi terroristici di Hamas”.

La contesa

La guerra civile in Siria, e l'intervento in essa di Iran e Israele, ha fatto spesso riemergere in questi anni il tema delle Alture del Golan, spesso scenario di scaramucce provocatorie tra gli attori del conflitto. Proprio di recente la stampa israeliana ha riportato la preoccupazione dei vertici del governo di Tel Aviv per il tentativo con cui il braccio armato del gruppo sciita libanese Hezbollah, finanziato da Teheran e acerrimo nemico di Israele, cerca di reclutarvi miliziani.

Tappe storiche

La storia dello scontro sulle Alture del Golan ha inizio nel giugno del 1967, quando durante la guerra arabo-israeliana dei “sei giorni” i militari israeliani occupano le Alture, che dominano il lago di Tiberiade e quindi la più importante riserva idrica per Israele. Nell'ottobre 1973: la Siria tenta di riconquistare l'altopiano del Golan e infligge pesanti perdite alle truppe israeliane, e l'anno successivo i due Paesi firmano un armstizio. E' nel 1981 che, con un'iniziativa che suscita la condanna internazionale, Israele si annette le Alture e offre ai musulmani drusi la possibilità di diventare cittadini israeliani; la gran parte rifiuta l'offerta, che è accettata da 20.000 drusi che ancora vivono sugli altipiani.