Mattarella ricorda Gandhi nel 70/mo della morte

Nel settantesimo anniversario dell'assassinio di Mohandas Karamchand Gandhi, per mano di un fanatico, desidero onorare una figura nobilissima la cui vita di pace e di fratellanza rimane un solenne insegnamento universale”. Lo ha scritto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo messaggi per onorare il grande uomo di pace, morto il 30 gennaio 1948.

Il messaggio

“Politico e filosofo indiano, asceta, appassionato studioso delle religioni in cui cercava una fede globale per l'umanità, il Mahatma, la Grande Anima, ha saputo interpretare lo spirito migliore della fraternità tra i popoli e la straordinaria forza delle sue battaglie ne hanno fatto un simbolo di integrità morale e di tenacia. Dall'impegno per i diritti in Sudafrica alla lotta per l'indipendenza dell'India, il suo grande esempio ha ispirato cause di liberazione dell'umanità nel mondo intero, con la pratica della disobbedienza civile e della non violenza. Il suo messaggio di incredibile forza – ha concluso Mattarella – risuona ancora oggi nei movimenti che si battono per gli stessi ideali”.

Il Mahatma

Il Mahatma era nato in India, a Porbandar, il 2 ottobre 1869. E' stato uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, la resistenza all'oppressione tramite la disobbedienza civile di massa – fondato sul doppio principio della verità e della nonviolenza – che ha portato l'India all'indipendenza avvenuta il 24 marzo 1947, poco prima della sua morte. Con le sue azioni Gandhi ha ispirato numerosi movimenti di difesa dei diritti civili e personalità quali Martin Luther King, Nelson Mandela, Aldo Capitini e Aung San Suu Kyi.