“Come può un popolo reagire davanti al declino, a una crisi come quella che stiamo vivendo? I comportamenti di risposta li definì bene Hirschman nel titolo del suo celebre trattato: “Exit, Voice e Loyalty”. Tre termini che indicano precise reazioni. “Exit”: la scelta è lasciare il Paese; “Voice”: la protesta, la defezione. E infine “Lovalty”: il popolo resta nel proprio Paese e decide di non protestare ma di fermarsi per ricostruire. In Italia è già avvenuto e nemmeno troppo tempo fa, nel Dopoguerra. E’ possibile farlo ancora. Ed è possibile farlo se proviamo a risolvere alcune asimmetrie. Le tre asimmetrie più significative: c’è molto risparmio ma poco capitale; esistono tante piccole e medie imprese ma poche grandi industrie; c’è tanta offerta e poca domanda. Dietro a queste asimmetrie c’è molto, moltissimo lavoro potenziale”.
Lo ha detto Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia intervenendo il 9 aprile 2019 a Roma al Salone della Giustizia. Tre giorni di convegni e workshop hanno i riflettori sia sulla giustizia amministrata nei tribunali, sia su argomenti di rilevanza nazionale come la tutela della salute, della famiglia e dei minori, dell’ambiente, del credito e del risparmio, dei trasporti e informatica.
La tre giorni è stata caratterizzata da dibattiti pubblici i cui protagonisti saranno magistrati, avvocati, politici, professionisti della giustizia e relatori nazionali ed internazionali di alto profilo.
Nella giornata inaugurale di martedì 9 aprile, il giornalista Antonio Di Bella, direttore di Rainews24, ha moderato il convegno “Lavoro, redistribuzione e giustizia sociale”. Gli interventi sono stati introdotti da Barbara Pontecorvo, del Comitato scientifico del Salone e hanno visto la partecipazione di Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia, Franco Massi, segretario generale della Corte dei Conti, Marco Bentivogli, segretario generale FIM-CISL, Roberto Pessi, prorettore dell’Università Luiss-Guido Carli, Carlo Tamburi, direttore Enel Italia, Giuliano Cazzola, giuslavorista.
Nel corso del convegno si è parlato di redistribuzione della ricchezza, di reddito di cittadinanza, di evasione fiscale, di disoccupazione e di lavoro nero, del mondo della scuola e dell’università in relazione alla possibilità sempre declinante che i giovani hanno di potersi inserire nel mondo del lavoro.
Liberi professionisti, studenti laureati e laureandi, professori universitari, associazioni di categoria, privati cittadini sono stati invitati ad assistere gratuitamente ai dibattiti.
Tutti i convegni e i seminari della tre giorni saranno disponibili anche in diretta streaming sul sito http://www.ius101.it/