HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIColli a Volturno celebra padre Tito

Colli a Volturno celebra padre Tito

Previste celebrazioni religiose in onore del Passionista e artista recentemente scomparso


Colli a Volturno non dimentica il suo Padre Tito venuto a mancare il 31 Gennaio scorso. Un primo momento di preghiera e di ricordi domenica sera in quel Centro Comunitario San Michele Arcangelo, realizzato anche grazie al supporto di Padre Tito e che sorge a qualche centinaio di metri dalla sua casa natale, tutt’ora in piedi anche se disabitata. IL 25 pv sarà Mons. Camillo Cibotti Vescovo della diocesi a celebrare una Santa Messa per Padre Tito nella Chiesa di San Leonardo. Don Vincenzo Frino, da poco parroco della comunità collese ma già perfettamente integrato e ben voluto, ha invitato tutti alle due celebrazioni religiose. Il tempo ci dirà compiutamente come grande sia stato Padre Tito Artista e Frate. Peccato che la sua terra, quel Molise da lui tanto amato, ha osannato personaggi di altre Regioni non sempre di superiore valore. Ricordo con commozione le testimonianze di affetto e di stima di persone che nel giorno dell’ultimo addio a Padre Tito alla Scala Santa avevano gli occhi pieni di lacrime. Silvia Polizzi l’ultima a parlare artista e teologa, mi colpii in modo particolare e ed a lei ho chiesto di Padre Tito conosciuto quando, prima del suo matrimonio, frequentando la Comunità Passionista della Scala Santa, ed avendo fatto voto come laica della “grata memoria della passione del Signore, ” percepì subito “la grandezza spirituale di quel frate : piccolo di statura, come me, dice lei mi accolse con grande semplicità e benevolenza, il suo volto arguto e concentrato celava il sorriso di un cuore puro e sensibile. Rimasi affascinata dalle sue opere di pittura, disegni, e grandi sculture alle quali stava lavorando” La malattia dei genitori, la loro dipartita, il suo matrimoni, ed il trasferimento fuori Roma le impedirono di incontrare negli anni successivi Padre Tito. Nel maggio del 2004 in occasione della giornata Nazionale C.E.I per operatori Diocesani e consulenti nel settore liturgico artistico presso la Diocesi di Marola di Carpineti (RE) un nuovo incontro e sulle prime Padre Tito non ricordava di lei. Rimase però colpito dai lavori artistici da lei esposti tant’è che fu invitata a collaborare alla Scala Santa.

Ma chi è stato Tito Artista e Frate Passionista?

Tito artista è stato veramente un grande maestro e un grande lavoratore. Ha saputo trasmettere con poche parole, per chi sapeva farne tesoro, e senza riserve il linguaggio profondo e vero dell’arte. Le grandi opere alle quali ha lavorato senza risparmiarsi, e le sue importanti innumerevoli mostre nel mondo sono note a tutti. Ma quello che lo ha caratterizzato è la sua trasparenza, la sua sincerità, la sua forza, il suo amore per l’arte e per la bellezza, intrisi di spiritualità. Era profondamente umile perché era “un grande” e mi ricordo che, per ringraziarmi della prima collaborazione al mosaico di Nettuno volle scrivermi una testimonianza, dicendomi felice con un grande sorriso “Fanne ciò che vuoi!” e di cui riporto commossa alcune righe: “Ho avuto l’opportunità di conoscere ed apprezzare il talento e la abilità tecnica dell’artista Silvia Polizzi… Mi ritengo fortunato non solo perché si è raggiunta una intesa -artistica-, ma soprattutto per i risultati ottenuti che non avrei potuto immaginare migliori…”.

Tito diceva che l’Arte è sofferenza, ed è vero, ma i periodi in cui ho lavorato con lui sono stati per me i periodi più gioiosi della mia vita artistica, proprio grazie al suo modo di essere, al contempo serio e scherzoso, innamorato dell’arte e del Signore.

Nella sua umiltà aveva dimenticato di firmare il mosaico di Nettuno ed io glielo ricordai e scrissi da una parte con le pietre TITO, ma lui disse che allora la firma la metteva lui per tutti e tre e ha realizzato con le tessere di pietra tre persone in cordata: io che avanzavo con il vessillo e tiravo dietro di me p. Tito e ancora dietro Danilo Boschetti, giovane che ci aveva aiutato. Solo un Artista come Tito poteva pensare a una firma simile!

Come Frate passionista era perfettamente puntuale a tutti i suoi impegni comunitari, in coro e in chiesa. In refettorio mangiava pochissimo e in fretta per servire gli altri. Amava il Signore e lo si toccava con mano nel suo amore per l’arte, per i confratelli, per la spiritualità passionista da lui abbracciata, per gli amici, per tutti coloro che accoglieva, per i poveri che bussavano alla sua porta…

Che ci lascia questo “piccolo grande uomo” come lo hai definito in Chiesa al termine del funerale?

Le cose da dire e raccontare sarebbero tantissime… Tito ci lascia un grande vuoto, il vuoto di un grande maestro e amico e sacerdote. Ci lascia però anche la sua presenza fisica con le sue opere, e soprattutto la sua presenza spirituale con la sua vita vissuta, nella laboriosità, nella ricerca della verità e della bellezza nell’arte, nella fedeltà all’amore del Signore, alla Congregazione cui apparteneva e alla sua spiritualità… A me lascia nel cuore la memoria viva dei suoi insegnamenti e della sua profonda amicizia artistica e spirituale e il dono di avermi dato il grande onore e la grande gioia di esporre e realizzare con lui tante opere importanti, che rimangono nella storia dell’Arte e della Spiritualità. Grazie Tito, grazie con tutto il cuore.

Quanto a me, onestamente, credo di non avere né i requisiti e né la capacità di valutare un artista ed un religioso di cosi grande spessore; mi affido al sentimento ed al cuore: aver conosciuto ed aver avuto l’amicizia di padre Tito è stato ed è un regalo incommensurabile che la Provvidenza mi ha donato.    

Michele D’Alessio

                                                                                                                                        

                                                                      

Unisciti al nostro gruppo Whatsapp per restare aggiornato in tempo reale: manda ISCRIVIMI al numero 3288234063

Più letti

Lo sguardo di un inviato di guerra: a Campobasso arriva Giammarco...

Nuovo appuntamento con l’ottava edizione dell’art festival Poietika. A dialogare con l’ospite la giornalista Rai Maria Grazia Fascitelli CAMPOBASSO. Prosegue la programmazione di Poietika, l’art festival...
spot_img
spot_img
spot_img