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‘Gay Pride’, domani l’onda arcobaleno a Campobasso. Luxuria risponde con l’ironia alle minacce

L’ultima, denunciata, quella di una bomba atomica sul percorso della sfilata. Il raduno alle 16 a piazza Cuoco, il corteo per le vie del centro cittadino fino a piazza della Repubblica, con la festa finale in Piazza Prefettura


CAMPOBASSO. ‘Gay Pride’ del Molise, domani l’onda arcobaleno sfilerà a Campobasso, per il primo Pride della regione, organizzato dall’Arcigay Molise. A guidare il corteo, che si radunerà alle 16 a piazza Cuoco, davanti alla stazione ferroviaria, Vladimir Luxuria, la più famosa transgender italiana, madrina della manifestazione. Lo slogan scelto ‘Il Molise rEsiste’, che fa il paio con il celebre tormentone ‘Il Molise non esiste’.

“Il Gay Pride sarà una grande festa – ha dichiarato Luxuria – Lo dico a chi ha timori o pregiudizi: venite a Campobasso. Non vedo l’ora di partecipare a questa manifestazione e di camminare mano nella mano con la presidente dell’Arcigay Molise Luce Visco. Io sono Lux, lei è Luce e insieme, con i nostri colori e con i colori di chi sfilerà a Campobasso, illumineremo la città e il Molise”.

Quindi l’ironia dopo l’ennesima minaccia, che ha seguito il messaggio con il cappio rivolto agli organizzatori: una bomba atomica pronta a cadere sul percorso della manifestazione, per la quale è stata presentata una denuncia. “Saremo a Campobasso – ha detto ancora Luxuria – per una Campobasso diversa da Teheran, che alcuni auspicano. Facciamoci una risata su questi omofobi fuori dalla storia e pieni di polvere. Con una risata li seppelliremo e la storia farà il suo corso”.

Un appello lanciato non solo a chi fa parte della comunità Lgbti, ma a tutta la cittadinanza, invitata a seguire il percorso, che si snoderà in via Veneto, corso Mazzini, Piazza Pepe, corso Vittorio Emanuele e piazza della Repubblica. Dalle ore 14 fino al termine della manifestazione, come previsto dal Comune per consentire il passaggio della sfilata, divieto di sosta in piazza della Vittoria, piazza Cuoco e via Veneto. Alle 19, in piazza Prefettura, ‘Live music & Campari Pride’. Ad animare la giornata Nadia Girardi, presidente dell’Arcigay Basilicata. 

‘Molise Pride’ che sfilerà con il vessillo del Comune di Campobasso, che ha concesso il patrocinio alla manifestazione. Mentre com’è noto, la Regione non ha lo attribuito, “per ragioni tecniche”, come hanno fatto sapere da Palazzo Vitale. Se l’amministrazione e il Consiglio di Palazzo San Giorgio saranno presenti all’evento con diversi rappresentanti (ma non sono mancati le voci contro il patrocinio anche all’interno della maggioranza), gli organizzatori sperano ancora di vedere il governatore Donato Toma. Al quale ha lanciato un appello a partecipare la senatrice Monica Cirinnà, la relatrice in Parlamento della legge sulle unioni civili, “perché i Pride sono richieste di pari dignità, di diritti e di uguaglianza”. Intanto, fanno sapere da Arcigay Molise, il presidente Toma ha mandato i saluti a tutti i partecipanti.

A dare l’adesione alla manifestazione Cgil Molise, Potere al Popolo, Laboratorio progressista e Rifondazione. In serata eè arrivata anche l’adesione del Pd Molise. Ci saranno inoltre alcune famiglie ‘arcobaleno’ e delegazioni di Arcigay Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio. Ma anche tanti molisani sensibili ai temi della parità dei diritti, contro ogni tipo di discriminazione. 

Ad annunciare la sua partecipazione anche il consigliere regionale del Pd Micaela Fanelli. “Ci sarò come donna e come rappresentante delle istituzioni – ha dichiarato – e dispiace dover sottolineare il mancato patrocinio della Regione, sulla scorta di improbabili motivazioni di carattere burocratico”.

“Così come fanno male alla Nazione le dichiarazioni del Ministro Fontana sul riconoscimento della genitorialità per i bambini nati all’estero da coppie di genitori dello stesso sesso. Anche per questo, la manifestazione di domani a Campobasso servirà a ribadire l’importanza della tutela dei bambini, anche quelli nati da genitori dello stesso sesso, che non sono cittadini di serie B”.

“Sarà un Pride di frontiera – ha scritto l’Arcigay Molise nel documento politico – e contro lo spopolamento della regione. Ma anche un Pride contro le stigma nei confronti delle persone sieropositive, verso i rifugiati Lgbt e un Pride per il futuro, per dare speranza a tanti giovani”.

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