Si tratta di un’iniziativa che nei giorni scorsi ha visto impegnati oltre 50mila bambini in sette città siriane fortemente colpite dalla guerra: Aleppo, Damasco, Homs, Marmarita, Hassaké, Tartus a Latakia. I piccoli hanno dipinto disegni riguardanti la pace sui flambeaux delle loro candele.
Nel corso della presentazione, dopo i saluti dell’Ambasciatore polacco presso la Santa Sede, Janusz Kotański, e del segretario generale di ACS, Philipp Ozores, interverranno il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, monsignor Denys Antoine Chahda, arcivescovo siro-cattolico di Aleppo, Suor Annie Demerjian, religiosa siriana dell’Ordine delle Sorelle di Gesù e Maria, Suor Fida Chaya, religiosa siriana delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, Alfredo Mantovano, presidente di ACS-Italia.
Durante la conferenza vi sarà anche un collegamento via Skype con alcuni bambini che hanno preso parte all’iniziativa.
L’iniziativa si accompagna ad una campagna internazionale di raccolta fondi che Aiuto alla Chiesa che Soffre sosterrà attraverso le sue 23 sedi nazionali. Un piano di aiuti emergenziali, di ricostruzione e pastorali per un totale di 15 milioni di euro, in aggiunta agli oltre 29 milioni e 350mila euro donati da ACS dall’inizio del conflitto nel 2011.
La situazione in Siria è tuttora drammatica. Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, nel Paese oltre 13 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria, 6,6 milioni sono sfollati interni e 3 milioni vivono in aree inaccessibili o sotto assedio. In un così tragico scenario la comunità cristiana lotta per sopravvivere. Se prima della guerra i cristiani rappresentavano circa il 10% della popolazione, oggi si stima che ne siano rimasti non più di 700mila, ovvero circa il 3% della popolazione.